Il 24 agosto si conclude la quindicesima edizione del festival itinerante dedicato al recupero e alla valorizzazione della pizzica salentina.
La Notte della Taranta ultima serata a Melpignano sotto la direzione del nuovo Maestro Concertatore Giovanni Sollima, musicista di formazione classica che studia i madrigali di Gesualdo da Venosa e il repertorio barocco, autore e interprete di tanta musica contemporanea.
Il giorno seguente l’inizio delle prove con l’Orchestra Popolare il direttore dichiarava: è iniziato, tra partiture e carte varie, il viaggio tra terra, mare e cielo. Questa musica mi suona lunare… Un sodalizio che si è stretto, approfondendo la conoscenza e la stima via via che ci si avvicina all’atteso appuntamento del Concertone di Melpignano del 24 agosto, coniugandosi in un affascinante e innovativo incontro fra la tradizione popolare salentina e l’esperienza colta del violoncellista e compositore siciliano.
L’Orchestra Popolare nata nel 2004 e cresciuta quale eclettico testimone culturale attivo tutto l’anno in Italia e nel mondo è oggi composta da una trentina fra musicisti e danzatori di pizzica e musica popolare di tutto il Salento.
Il fenomeno del Tarantismo è quindi scomparso nella sua veste originaria di manifestazione del malessere sociale, per rinascere come tradizione culturale ed etnica dalle forti valenze simboliche, che dell’antico rito trae la forza liberatoria della musica e la capacità rigeneratrice della danza.
Un frammento di passato è ridiventato vivo, ha assunto significati che prima non aveva; è diventato creatore di cultura, di arte, di identità per centinaia di migliaia di persone, per un’intera regione, per un pezzo di paese.
La Pizzica Tarantata discende le sue origini dall’antica danza terapeutica del Tarantismo, quando le donne salentine, morse dalla taranta nel periodo estivo della mietitura, erano in balia di uno stato di malessere che comprendeva dolori addominali, palpitazioni e sudorazioni, il tutto accompagnato da uno stato di catalessi che le faceva contorcere su se stesse e le faceva strisciare per terra in modo assurdo.
Per farle guarire le famiglie chiamavano i suonatori di pizziche che suonavano ininterrottamente per giorni per scacciare la taranta dal corpo della donna. Le tarantate, infatti, appena sentivano le prime note trasformavano le loro torsioni in passi di danza, ballando senza tregua per ore fino a cadere a terra sfinite, ma appena riprendevano le forze ecco che si alzavano e riprendevano la loro danza frenetica.
Da questa danza frenetica deriva la Pizzica Tarantata fatta di passi velocissimi e di giravolte senza sosta che seguono l’incalzante ritmo dei tamburelli, in un ballo che porta le danzatrici fino allo stremo delle loro forze, fino a che le gambe reggono per ballare senza tregua fino all’alba.
Attraverso la danza e la musica, due espressioni universali dell’uomo il Salento riesce a parlare di se e coinvolgere gente vicina e lontana.
ORARI & INFO
24 Agosto ore 19.30
La Notte della Taranta
Piazzale ex Convento degli Agostiniani
Melpignano (LE)
www.lanottedellataranta.it
Loredana Adinolfi