Andrà in scena lunedì 28 maggio, presso il Teatro Le Maschere, una nuova versione de La Sindrome di Stendhal, a cura del Teatro Laboratorio V.I.D., regia e drammaturgia di Francesco Visone, coreografie di Melania Visone, con la partecipazione di Enrico Benedetti.
L’opera punta ad un trinomio indissolubile: Pazzia, Morte ed Arte. Attraverso il tema della follia si prova a sincerare il pubblico che i veri “pazzi” – se può mai avere un senso questa parola – sono i “non pazzi”. Nel tema della morte si fa luce su un delicatissimo pensiero innato nell’essere umano, un’idea che si conserva nella mente ma che strutturalmente non si può elaborare: comprendere ed accettare la morte è logicamente impossibile per un cervello vivo. Infine l’Arte, interpretata come una finestra necessaria nelle gabbie, ovvero i corpi viventi in scena, attraverso la quale è possibile scorgersi e concepire l’inconcepibile.
La Sindrome di Stendhal è un lavoro orgogliosamente “laboratoriale”, una ricerca innovativa di linguaggi sullo sfondo della drammaturgia classica; è un aggrovigliarsi dell’essere su se stesso, un labirinto di idee che si intrecciano e si mescolano alla medesima velocità nel tentativo vano di una verità che cambia se cambiano gli occhi che la osservano.
Un’analisi costante dell’anima che si perde nel tentativo di cercarsi; la voglia di accogliere in sé la molteplicità di “io”, anziché mortificarsi in un’unica essenza e rischiare di non lasciare tracce tangibili di sé nemmeno nel cerchio più intimo della propria quotidianità. Una metafora costante, un intreccio vivo di immagini ed idee che si assentano dalla logica del tempo: un lavoro che non osa generare risposte ma si apre a mille domande.
ORARI & INFO
Lunedì 28 maggio 2012, ore 20:45
Teatro Le Maschere
Lorena Coppola
Foto di Bruno Raia