Si è spenta ieri, all’età di 74 anni, la danzatrice tedesca Konstanze Vernon, una delle più importanti personalità internazionali del balletto classico. Aveva iniziato la sua carriera all’età di sei anni, con la famosa insegnante russa Tatjana Gsovsky e all’età di 14 anni era già al Berlin Ballet, dove divenne solista a soli 17 anni. Fu la prima ballerina tedesca a ricevere il Premio Serge Lifar dall’Accademia di Danza di Parigi nel 1962.
Nel 1963 fu ingaggiata da Heinz Rosen, Direttore Artistico del Bavarian State Opera, a Monaco di Baviera, compagnia con la quale collaborò per ben diciotto anni, interptretando con grande successo tutti i ruoli principali del repertorio classico e moderno, con il suo partner Heinz Bosl. La coppia artistica in breve divenne un riferimento e Konstanze creò degli standard per nuove generazioni di danzatori con la sua interpretazione del ruolo di Giselle e del personaggio di Tatjana in Onegin di Cranko.
Nella sua intensa carriera artistica ella ha prestato sempre molta attenzione all’eccellenza nell’educazione di danza e, dopo la sua carriera di ballerina, si è dedicata con grande passione all’insegnamento, ottenendo anche una cattedra all’Università di Monaco.
Dopo la perdita del suo partner Heinz Bosl, nel 1978, Konstanze Vernon creò una fondazione in suo onore, ponendo le basi per un nuovo sviluppo dell’insegnamento di danza in Bavaria, apportando significativi cambiamenti, quali l’introduzione del metodo Vaganova e l’apporto di molti maestri russi.
Nel 1988, il Governo bavarese le affidò l’importante compito di istituire il Bavarian State Ballet, compagnia che ha diretto con grandissimi successi fino al 1998, anno un cui è diventata membro onorario del Bavarian State Opera.
Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto numerosissimi riconoscimenti: Bavarian Order of Merit (1982), the Cultural Honorary Award of Munich (1990), the German Dance Award (1991), the Order of Maximilian by the State of Bavaria (1993), the Constitutional Medal of Bavaria (1997), the Bavarian medal of accomplishments “Pro Meritis” (1998) and the Culture Award of the Bavarian State Foundation (2006).
Lorena Coppola