Una vita spezzata, un sogno infranto e un giovane angelo che vola in cielo all’età di 16 anni. La città di Genova è in lutto per la morte di Martina Bozzano avvenuta in modo prematuro in seguito ad un malore che ha colpito la giovane mentre svolgeva le prove di uno spettacolo di danza in previsione del saggio di natale. Ha improvvisamente perso i sensi, è caduta in terra ed ha sbattuto la testa. L’insegnate che l’ha immediatamente soccorsa ha chiesto subito aiuto e sul posto sono arrivati l’ambulanza e un’automedica ma la ragazza è morta per arresto cardiaco durante il tragitto verso l’Ospedale San Martino.
I medici del 118 prima in ambulanza e poi al pronto soccorso del San Martino hanno tentato per più di un’ora di farle riprendere il battito. Il decesso è stato constatato intorno alle 22 del 17 novembre. Dell’accaduto sono stati informati i carabinieri e il magistrato di turno Massimo Terrile che ha disposto il trasferimento della salma all’istituto di medicina legale del San Martino. È scontata l’apertura da parte della Procura di un’indagine per capire le cause del decesso, probabilmente già domani mattina il pm darà l’incarico al medico legale per eseguire l’esame autoptico.
Martina sognava di diventare una ballerina professionista, aveva iniziato a studiare danza classica all’età di 4 anni e col tempo ha deciso di rendere completa la sua formazione impegnandosi anche in danza moderna e contemporanea. Nonostante fosse giovanissima aveva già partecipato ad alcuni tour nazionali e trasmissioni televisive, aveva preso parte allo spettacolo Jesus Christ Superstar della T&M Live Liguria Art Show con cui aveva girato l’Italia recitando nel ruolo di ballerina. La direttrice artistica del tour Susy Tagliapietra la ricorda così: “Era una ragazza piena di energia, molto propositiva, amava la danza al di sopra di ogni cosa. Era stata con noi da ottobre a giugno in diverse tappe in tutto il Paese, esibendosi a Ferrara, Alessandria, Lugano e Brescia. Siamo sconvolti per quello che le è accaduto”. Le amiche la ricordano come la più brava di tutte.
Alessandro Di Giacomo