Natalie Portman è stata la grande protagonista della stagione dei premi a Hollywood facendo incetta di premi grazie a una interpretazione difficile, quella di una fragile ballerina che mira alla perfezione in The Black Swan, che le è valsa l’Oscar come migliore attrice protagonista. Una statuetta ricevuta da una donna ormai matura, incinta e raggiante, lontana anni luce dalla ragazzina di Leon di Luc Besson. Ancora piu’ di valore se si pensa che è unica statuetta vinta dal The Black Swan, film che la vede protagonista.
“Mi sembra vivere un sogno. Non so dove mi trovo in questo momento”, ha detto evidentemente emozionata la giovane attrice nata a Gerusalemme stringendo l’Oscar al pancione fasciato in un abito fucsia di Rodarte. Riguardo la creatura che porta in grembo dice: “Non so ancora come si chiamerà, sicuramente non Oscar e non so nemmeno che sesso avrà lo scopriremo quando sara’ il momento”‘. E ancora sul futuro figlio: “Non mi ricordo molto del momento della premiazione, ma sono certo che il piccolo ballerino o la piccola ballerina che porto in grembo stesse scalciando parecchio. Ora non vedo l’ora di non dovermi preoccupare del make up, dell’acconciatura, buttarmi su un letto, indossare un maglione, una tuta e riposarmi un po”.
Un pensiero della Portman è andato anche ai militari americani impegnati nei vari teatri di guerra: ‘Spero che presto scoppi la pace e possano tornare a casa sani e salvi dalle loro famiglie”. Un personaggio complicato, non limpido, quello di Nina, la ballerina protagonista di Black Swan: “Ammirarla o compatirla? Probabilmente entrambe le cose: e’ da ammirare per la sua passione, ma il suo stato mentale, fragile, le conferisce un’identità da compatire”.
Il film che racconta il percorso di una ragazza che diventa donna spiega la Portman: “Poteva essere interpretato in tanti modi diversi. Io l’ho interpretata come un’evoluzione da ragazza a donna alla ricerca di una sua dimensione artistica”.
“Una delle cose più belle dell’essere incinta – ha concluso l’attrice – è che ho imparato ad accettare l’ignoto. Quindi non so come andrà nel mio futuro , nemmeno per quanto riguarda le scelte dei ruoli. Non ho idea di cosa accadrà che e’ un po’ come viviamo tutti i giorni”.
Sara Zuccari
Direttore del www.giornaledelladanza.com