Edito dalla Palombi Editori, il volume Viaggio nella danza popolare in Italia. Itinerari di ricerca del Centro Nord è il secondo di una trilogia pensata da un gruppo di studiosi come un viaggio attraverso le culture coreutiche e musicali dell’Italia. Pubblicato nel giugno 2014 e preceduto da un primo manuale introduttivo, Introduzione allo studio della funzione e della forma, che aveva lo scopo di fornire strumenti e metodi per avviare lo studio della danza popolare, Itinerari di ricerca del Centro Nord raccoglie invece i contributi etnografici relativi all’area centro – settentrionale dell’Italia e sarà seguito da Intenerari di ricerca del Centro Sud, a conclusione di questo ambizioso progetto di ricerca e di studio.
Il volume, imponente per numero di pagine, riunisce i saggi ideati da un gruppo di studiosi: Attilio Baccarin, Romana Barbui, Gianpiero Boschero, Modesto Brian, Michele Cavenago, Marisa Dogliotti, Ilaria Demori, Claudio Gnoli, Roberto Lucanero, Marco Magistrali, Filippo Marranci, Dario Mimmo, Domenico Zamboni, Placida Staro, Domenico Torta, Maria Renata Zaramella, tutti attivi da molti anni in diverse aree del territorio italiano, per approfondire lo studio di danze e rituali autoctoni, attraverso un repertorio di metodologie, basato sull’antropologia condivisa e sulla condivisione dell’esperienza e tutti coordinati da Placida Staro, tra le più grandi figure dell’antropologia della danza e dell’etnocoreologia non solo italiana ma anche internazionale.
Impreziosita da un copioso apparato di immagini, raccolte dai diversi studiosi nel corso delle loro ricerche, da un dvd contenente interessanti documenti video e da una serie incessante di trascrizioni coreutiche e musicali in Labanotation che accompagnano gli excursus storici, filologici ed etnografici, la raccolta è il risultato di un progetto editoriale fortemente voluto dalla curatrice Noretta Nori che utilizza un tono partecipato per presentare questo testo che ha l’aspetto di un vero e proprio viaggio attraverso le danze popolari italiane:
“Narrare nel segno del ricordo e della riflessione su un oggetto di studio tanto amato. Scrivere per consegnare agli altri questo amore. Da sempre ho avuto un interesse per le danze popolari. Non lo chiamerei solo interesse ma passione costante, coltivata lungo il procedere della mia vita, nata da un’attenzione continua al ballo quale componente espressiva attraverso cui sin dall’infanzia si realizzava una delle modalità, quella più autentica, del mio essere al mondo”.
Leonilde Zuccari
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