“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive.
Il 4 ottobre 2014, al Teatro Lendi, andrà in scena La Legge di Murphy, l’ultimo lavoro della Vid Teatro Laboratorio, regia e drammaturgia di Francesco Visone, coreografie di Melania Visone. Un’opera che prova a dare forma alla fisionomia del destino: una fusione continua di voce corpo e luci che disegna storie, emozioni, direzioni della mente; strade o più propriamente storie diverse eppure intrecciate dalla vita.
Il linguaggio teatrale disconosce il valore autonomo delle singole discipline e si trasforma in linguaggio di comunicazione. La legge di Murphy, prima ancora di dire ci parla “del dire”, prima ancora di fare ci racconta “del fare”. Il corpo diventa mente, la voce assume le sembianze del corpo e le luci di scena – come un orologio biologico – determinano volutamente un ritmo innaturale della visione dello spettacolo: rallentano, accelerano, ingigantiscono le idee; disegnano geometrie prospettiche che raccontano un sotto-testo evidente delle emozioni in conflitto.
La tecnica Cunningham dei danzatori si mescola al pedissequo lavoro stanislavskiano di memorie emotive e ricerca di verità in scena. La parola – spesso usata come arma – si propone audacie nella struttura ed attraente nel suono: nasconde la verità eppure la contiene; invita senza sosta alla ricerca individuale di senso. Il pubblico – obiettivo esclusivo ed unico interlocutore diretto degli attuanti in scena – non è esortato con facilità a capire bensì è richiesta una collaborazione personale alla costruzione dell’opera, è richiesta una ricerca grotoskiana mirata a svelare l’arte con desiderio e dedizione, è richiesta la volontà di guardare se stessi specchiandosi negli “inviti a riflettere” che a raffica dal palco fiondano in sala. Il Tema centrale della Legge di Murphy è il destino, il tentativo vano di comprendere le sue mosse, ma soprattutto di fotografare le sue sembianze attraverso le storie della vita che scorre.
<<Il destino: le strade della vita che si intrecciano, si sfiorano talvolta mai si toccano, si osservano, si scontrano o si confondono, si disperdono poi compaiono, si frantumano e poi a pezzettini sparsi – lentamente – si compattano, si spalancano o si chiudono dinanzi agli occhi. La sorte, gli eventi finanche i desideri e le aspettative: un calderone bollente che agita l’esistenza e fa sperare. Tutto ciò che può accadere accadrà, tutto ciò che è possibile può realizzarsi. La Legge di Murphy è un canto dell’attesa, un’onda travolgente che impatta senza esitazione sulla terra ferma e la frantuma, un’equazione matematica dei sogni, uno spiraglio di luce per guardare avanti e credere in se stessi, un atto di coraggio, uno stimolo a respirare, stringere i pugni, pensare ed iniziare a correre…>> (Francesco Visone).
ORARI&INFO
Sabato 4 ottobre 2014, ore 21:00
Teatro Lendi
Via Alessandro Volta, 144
Sant’Arpino (Caserta)
Infoline: 3771568024
Lorena Coppola
www.giornaledelladanza.com