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Sara Zuccari, direttore del giornaledelladanza.com, premiata al Premio Anita Bucchi 2011

 

Parata di stelle lunedì 12 Dicembre al Teatro Quirino di Roma per la VII Edizione del Premio Anita Bucchi per l’eccellenza e l’attività di formazione dei giovani nell’arte della danza: una serata dedicata alla figura di Anita Bucchi, eccellente danzatrice, insegnante ma soprattutto testimone e portatrice della danza vera, genuina ma soprattutto autentica. Tante personalità, tanto spazio dedicato al balletto ma soprattutto a chi lo fa, molto spesso in silenzio, senza mai tralasciare nemmeno un briciolo della propria passione e dedizione.

Nadia Bengala e Roberto Ciufoli i presentatori della serata che ha visto, tra gli altri, protagonista anche il direttore della nostra testata: Sara Zuccari, infatti, ha ricevuto il Premio speciale alla migliore rivista per la danza assegnatole “per aver saputo utilizzare nell’ambito degli strumenti della comunicazione quello rivolto all’innovazione e al futuro, cogliendo la grande opportunità offerta dalla rete per la diffusione e la conoscenza della danza presso i giovani e per il loro importante coinvolgimento”.

Il Direttore ha ricevuto la prestigiosa targa dalle mani di Lia Calizza, che ha voluto ringraziare per l’importantissimo riconoscimento all’attento lavoro costantemente fatto da tutta la redazione. Tantissime le personalità premiate: Alessandra Amato, danzatrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera che ha portato sul palco del teatro di via delle Vergini la Variazione del Cigno Bianco-Odette, ha ricevuto il premio come Migliore interprete femminile “per aver dimostrato grande carattere, capacità tecniche e maturità artistica”. Alessio Rezza, talentuoso danzatore della compagnia del Teatro capitolino si è invece aggiudicato la targa per Miglior interprete maschile per la magnifica interpretazione dell’Idolo d’oro, tratto dal balletto La Bayadère.

Dopo aver danzato, per l’incanto della platea, Fiamme di Parigi, il danzatore ha ricevuto dal coreografo Franco Miseria il premio. Tanta soddisfazione per il ventiduenne, ottimo baluardo della danza italiana in fieri. Giorgio Madia, coreografo noto per la sua personalità eclettica e anticonvenzionale, è stato insignito del Premio Bucchi per il migliore disegno luci dello spettacolo Cinderella. L’artista, già direttore del balletto del Volkopen di Vienna, è stato in grado di fondere le sue esperienze artistiche in un progetto e disegno luci molto particolare e soprattutto fuori dai soliti schemi.

Un plauso a Madia, “corpo e cervello in fuga” della danza italiana. Una standing ovation è stata rivolta a Oriella Dorella, Premio alla carriera: prima dei ringraziamenti, l’étoile del Teatro alla Scala di Milano ha voluto ricordare il coreografo Mario Pistoni, che l’ha eletta sua musa,  autore e creatore di uno dei balletti più belli della sua carriera, La strada. Un premio per la sua forte personalità artistica ed interpretativa, apprezzata da tantissimi coreografi. Il Teatro San Carlo di Napoli, nella persona della direttrice del Corpo di Ballo Alessandra Panzavolta, ha ricevuto il Premio Speciale alla migliore riproduzione di una coreografia del repertorio contemporaneo: visibilmente emozionata, la Direttrice ha voluto sottolineare come sia stato un atto quasi “doveroso” far riprodurre Il Mandarino meraviglioso, “creatura” da Mario Pistoni che non veniva rappresentata dal lontano 1969, proprio perché speciale ma soprattutto bellissimo.

Maurizio Varamo, noto coreografo italiano, ha ricevuto il Premio Anita Bucchi per la Migliore Scenografia per il balletto Cenerentola del Teatro Massimo di Palermo: l’artista ha sbaragliato la concorrenza per la sua genialità e creatività dimostrate all’ambientazione scenografica per opere e balletti ma anche alla ricerca attenta di nuovi materiali per la realizzazione dei lavori. Per la stessa pièce Roberta Guidi Di Bagno ha ricevuto il riconoscimento per i migliori costumi di scena, che ha curato nei minimi dettagli.

Mario Incudine, giovane musicista siciliano alla ribalta, è stato insignito della targa per la migliore musica originale, per lo spettacolo La Taranta della Luna Nuova, colonna sonora per le movenze dei ballerini della Compagnia I’Mperfect Dancers – Balletto 90. Incudine, che con due altri musicisti, ha cantato e trasmesso energia pura durante la serata, ha ringraziato Paola Catalani per la meravigliosa esperienza e soprattutto per aver conosciuto il mondo della danza, così bello ma al contempo un po’ criptico. Without words, invece, è stata la pièce danzata da Alessandra Veronetti e Alessandro Macario: un omaggio a Nacho Duato, vincitore del Premio Migliore Coreografo proprio per lo spettacolo di cui sopra.

Pathos e dedizione, dolcezza e precisione: l’artista spagnolo, rappresentato da Alessandra Panzavolta, ha ottenuto il Premio Bucchi per la sua creazione realizzata per la prima volta in Italia per la Compagnia del San Carlo di Napoli.  La targa al miglior spettacolo è stata assegnata alla compagnia Igor Moiseev Ballet per Omaggio a Igor Moiseev: l’ensemble russa ha avuto modo di dare un assaggio di qualità eurasiane con due brevi danze portate in scena dai solisti del gruppo. Durante la serata, però, deliziata dalle musiche di Mario Incudine, dalle note soul di Eddie Floyd  e dalla lettura di poesie di Anita Bucchi da parte dell’attrice Patrizia Bettini, si sono esibite molte compagnie di danza, vincitrici a loro volta della competizione dedicata all’artista scomparsa.

Le scuole di danza, gli insegnanti e le coreografie che hanno vinto la VII edizione del Premio Anita Bucchi per l’attività di formazione dei giovani sono: l’Associazione Le Pleiadi Danza e Musica di Monterotondo con la coreografia Scherzo di Annamaria Camarda, Formazione Bartomei Danza Teatro Musica di Roma con la coreografia Wobble beat di Michele Pogliani, Apollon Musagete di Perugia con la coreografia Discutibilmente assente di Manuela Giulietti, Il Balletto da Roma con Tchaikovsky pas de deux di Marius Petipa, Spazio Danza di San Gennaro Vesuviano con Three go di Francesco Imperatore, Opificio in Movimento di Roma con Tea Party di Diana Florindi, Ritmosfera di Massa Carrara con That’s Fever di Chiara e Serena Bianchini, Da.Re.C Academy di Roma con Indiani di Serena Guzzon, Accademia dello Spettacolo di Portici (Na) con Infinite attese di Irma Cardano, Theatre Dance Division di Morena con Perfection di Evelin Facchini.

Altissimo il livello di soddisfazione dei membri della giuria che hanno personalmente scelto tutti i vincitori: Paola Catalani ha sottolineato come il Premio sia un omaggio alla figura di Anita, alla sua persona, alle sue qualità e soprattutto alla sua umanità. Guido Pistoni ci ha raccontato di essere molto soddisfatto dell’esito della serata. La scelta dei vincitori non è stata difficile: durante le riunioni e le consultazioni, infatti, sembrava quasi Anita vegliasse le scelte e volesse donare serenità ai giurati. Lo spettacolo è stato quindi, un ringraziamento e un saluto alla coreografa, di cui tutti sentono molto la mancanza. Sulla stessa linea anche Mimmo Del Prete, che ci ricorda come l’anima di Anita sia stato sempre con tutti per tutta la serata. Una lunga notte ricca di danza, dedicata ad una delle artiste che tutti, assolutamente, vorremmo ancora qui con noi.

 

 

 

Valentina Clemente

Foto di Manuela Giusto

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