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Il Prix de Lausanne assegna il Premio alla Carriera a Sylvie Guillem

Il Prix de Lausanne è orgoglioso di annunciare che Sylvie Guillem riceverà il Premio alla Carriera 2026, in riconoscimento del suo straordinario contributo all’arte della danza e della sua duratura influenza su generazioni di artisti in tutto il mondo. Il premio verrà consegnato durante l’Interludio delle Finali, sabato 7 febbraio 2026, al Théâtre de Beaulieu di Losanna. L’intera cerimonia sarà trasmessa in diretta sulle piattaforme ufficiali del Prix de Lausanne. Icona internazionale della danza, Sylvie Guillem ha lasciato un segno indelebile nella storia del balletto grazie al suo virtuosismo tecnico e al suo spirito indipendente. Formatasi alla Scuola di Ballo dell’Opéra di Parigi, entrò a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi a 16 anni e fu promossa a Étoile a 19 da Rudolf Nureyev, diventando la più giovane stella nella storia della compagnia. Si affermò come una pioniera del balletto classico, coniugando maestria tecnica con libertà interpretativa e un audace approccio al repertorio contemporaneo. La sua carriera internazionale, che include collaborazioni con coreografi di spicco come Maurice Béjart, William Forsythe, Mats Ek e Akram Khan, ha avuto un profondo impatto sul panorama della danza mondiale. La sua interpretazione del Boléro di Béjart rimane uno dei momenti salienti del suo ...

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Akram Khan porta in scena a Perugia -Chotto Desh-

La Stagione della danza organizzata dal Teatro Stabile dell’Umbria nei diversi teatri della regione prende il via con uno straordinario spettacolo di danza internazionale: sabato 25 ottobre alle 18 e domenica 26 ottobre alle 17 al Teatro Morlacchi di Perugia, Chotto Desh di Akram Khan, una delle voci più autorevoli della danza mondiale che ha unito Oriente e Occidente, tradizione e futuro, creatore di una componente della Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Londra 2012. In scena un evento unico: la potenza del gesto che diventa un racconto incantevole, brillante e commovente tra danza, musica, parola e animazioni video che unisce spettatori di tutte le età. Adattato nel 2015 dalla direttrice del Theatre-Rites Sue Buckmaster, basandosi su DESH di Akram Khan, lo spettacolo è un commovente e brillante sogno a occhi aperti che tra danza, musica, parola e animazioni video, racconta le fasi più delicate della crescita di un individuo, la relazione con i propri genitori, la ricerca della propria identità. L’opera si avvale della qualità unica di Khan nel narrare storie interculturali, creando una narrazione avvincente e poetica sui sogni e ricordi di un ragazzo che desidera diventare un danzatore e si ribella alle aspettative del padre. Unendo ...

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Natalia Osipova: curiosità e retroscena “passo dopo passo”

In un mondo in cui la grazia spesso si confonde con la fragilità, Natalia Osipova ha riscritto il vocabolario del balletto. Nata a Mosca il 18 maggio 1986, il suo primo amore non è stato il palcoscenico, ma il tappeto elastico: da bambina, si allenava come ginnasta acrobatica. È stato un infortunio — paradossalmente — ad aprirle la porta del balletto, spingendola verso una carriera che avrebbe lasciato un segno indelebile sulla danza mondiale. La sua formazione si è svolta nel tempio del balletto russo: l’Accademia del Bolshoi. Qui ha affinato una tecnica impeccabile, scolpita da maestri come Marina Kotova e Marina Leonova. Ma già da studentessa, Osipova non era “solo” disciplinata — era diversa. Esplosiva! Nel 2004 entra ufficialmente nel corpo di ballo del Teatro Bolshoi. Ma ci resta poco come semplice interprete: nel giro di pochi anni, la sua energia travolgente la proietta al rango di solista. Il pubblico la scopre in Don Quixote, ma è in La Sylphide e Giselle che rivela l’anima poetica dietro la forza. Nel 2011, stupisce il mondo lasciando il Bolshoi in piena ascesa. Una scelta radicale. La sua visione artistica — più ampia, più libera — la porta in tournée tra i ...

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FIND 43: a Cagliari i “Fili invisibili” della Nuova Danza

Ritorna il FIND 43 – Festival Internazionale Nuova Danza, fondato da Paola Leoni, e lo fa con un’edizione intitolata Fili invisibili che promette di essere un potente spazio di incontro, resistenza e poesia del movimento. Dall’11 ottobre al 29 novembre, Cagliari e Selargius diventano il palcoscenico di una danza contemporanea che parla lingue universali, riflettendo sulle sfide più urgenti del nostro tempo: la ricerca di radici e identità, la libertà e la forza delle donne, la fragilità e la potenza del corpo, il dialogo tra presenza e assenza, caduta e rinascita. Il festival non è solo una rassegna di spettacoli, ma una vera e propria mappa emotiva, un viaggio tra vuoti e incontri, crolli e trasformazioni, isolamento e risveglio. Come afferma la direttrice artistica Cristiana Camba «abitare il nostro corpo insieme significa percepire quei fili invisibili, lasciarsi attraversare e riconoscere che nessuno è davvero solo, e che ogni movimento condiviso è dono intimo e necessario». Gli appuntamenti avranno il loro palcoscenico per Cagliari a Sa Manifattura, al Teatro Massimo, al Teatro Carmen Melis e al Terrapieno; per Selargius alla Sala delle Arti Musicali e al Teatro Si’ e’ Boi. Il FIND 43 porta in scena nomi di rilievo internazionale e ...

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Si aprono le danze al Visavì Gorizia Dance Festival

Il 9 ottobre si inaugura il Visavì Gorizia Dance Festival, l’unico festival transfrontaliero del mondo. Si svolge, infatti, nelle due città gemelle di Gorizia (Italia) e Nova Gorizia (Slovenia), non più divise da un confine ma che oggi possono guardarsi visavì (come si dice in dialetto goriziano) e dove, fino al 19 ottobre, si parlerà una lingua universale: quella della danza che unisce ciò che la storia aveva diviso. Ideato dal Direttore Artistico Walter Mramor e ArtistiAssociati Centro di Produzione Teatrale, in partnership con il Teatro Nazionale Sloveno SNG di Nova Gorica e con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia e Fondazione CaRiGo, il Festival fa parte del programma ufficiale di Capitale Europea della Cultura 2025, GO! 2025. Saranno presenti al Visavì Gorizia Dance Festival artisti e compagnie di svariate nazionalità. Molte le prime assolute o nazionali. Il ricco programma, che include anche molti workshop, può essere consultato sul sito. Diamo un cenno agli spettacoli in scena nei prossimi giorni, seguiranno notizie sulla seconda parte del Festival. Il sipario si alza il 9 ottobre (ore 19) all’SNG Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica nel segno del Giappone: di scena The Song of Marebito ...

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Festival transfrontaliero di danza a Gorizia e Nova Gorica

Gorizia (Italia) e Nova Gorizia (Slovenia): due città con un unico cuore, Piazza Transalpina, dove passa un confine che le ha a lungo divise ma che oggi, invisibile, le unisce come simbolo di un’Europa ricca di contaminazioni culturali. Un cuore che batte al ritmo di danza per queste città che vis-à-vis, l’una di fronte all’altra, si guardano e si sorridono. Poiché è proprio qui, nel centro dell’Europa, che dal 2020 si tiene un festival transfrontaliero unico al mondo, che “parla” una lingua universale, i cui spettacoli di danza contemporanea varcano con naturalezza i confini. Stiamo parlando di Visavì Gorizia Dance Festival (6-19 ottobre 2025), ideato da ArtistiAssociati Centro di Produzione Teatrale in partnership con il Teatro Nazionale Sloveno SNG di Nova Gorica e con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia e Fondazione CaRiGo. Il Festival fa parte del programma ufficiale di GO! 2025 Nova Gorica e Gorizia Capitale Europea della Cultura. Il Visavì Gorizia Dance Festival e il suo Direttore Artistico Walter Mramor si prefiggono di mostrare al mondo intero che un muro o un filo spinato, una frontiera, può trasformarsi in una piazza aperta e attraversabile. Al Festival, la frontiera storica tra ...

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Lali-Ayguadé

Lali Ayguadé – “Unreal”: alla ricerca di una direzione

Lali Ayguadé è una delle personalità più originali e riconoscibili della danza contemporanea europea. Nata a Barcellona e formata tra il prestigioso Institut del Teatre e il London Contemporary Dance School, ha attraversato scenari coreografici e culturali eterogenei, collaborando con alcuni dei nomi più influenti della scena internazionale, tra cui Akram Khan, Hofesh Shechter, Marcos Morau e Roberto Olivan. Con una cifra stilistica potente, fisica e profondamente poetica, Ayguadé ha saputo coniugare rigore tecnico e ricerca espressiva, portando avanti un lavoro coreografico che esplora il corpo come strumento di verità, fragilità e trasformazione. Parallelamente alla danza, si è affermata anche nel mondo del cinema, ricevendo riconoscimenti per le sue interpretazioni in cortometraggi e film. Oggi, a capo della propria compagnia, Lali Ayguadé continua a interrogare il presente attraverso creazioni che mettono in discussione le apparenze, le identità e le relazioni umane. Attraverso un linguaggio coreografico che coniuga precisione tecnica e introspezione poetica, Ayguadé esplora le complesse dinamiche del corpo in relazione alle identità mutevoli e alle realtà contemporanee. La sua ultima creazione, Unreal, presentata al Festival Nutida 2025, indaga il confine tra ciò che appare e ciò che è, interrogando il ruolo della danza in un mondo segnato da instabilità ...

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A Bolzano Danza il secondo lavoro firmato da Cherish Menzo

La 41ª edizione del Festival Bolzano Danza diretta da Anouk Aspisi & Olivier Dubois, lunedì 21 luglio, alle ore 20:30, presenta presso il Teatro Comunale (Studio) di Bolzano Cherish Menzo con DARKMATTER. Due danzatori vestiti con maschere riflettenti ricoprono con fare cerimoniale i propri corpi con un liquido scuro. Un lungo blackout segna il cambio di scena, interrotto da una pausa glitch: il volto di un performer viene rivelato e subito dopo spento, secondo un ritmo di stop-and-start che preme contro il tempo lineare e sfuma l’identificazione. Riprendendo un concetto chiave dell’astronomia – dove con “materia oscura” si intende tutto ciò che non emette radiazione elettromagnetica, o ne emette in quantità non rilevabile – il secondo lavoro firmato dalla performer e coreografa Cherish Menzo prosegue nella sua personalissima indagine sulla trasformazione del corpo in scena e sulla sua rappresentazione: in che modo i corpi neri sono ritratti nella nostra cultura visiva, e più specificamente in che modo viene inquadrata in essa il corpo scuro/nero attraverso particolari processi narrativi e stereotipi? Ispirato ad un particolare stile di mixaggio detto chopped and screwed, nato negli anni ’90 dallo studio di DJ Screw a Houston, nel quale il tempo è forzatamente rallentato, DARKMATTER utilizza ...

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“Turning of Bones” di Akram Khan: un rito di memoria e riconciliazione

La Orsolina28 Art Foundation conferma la sua vocazione di laboratorio di eccellenza per la danza contemporanea internazionale, accogliendo la residenza creativa e l’anteprima italiana di Turning of Bones, nuovo e ambizioso progetto del coreografo anglo-bengalese Akram Khan, tra le figure più autorevoli e innovative della scena globale, che presenta al pubblico un’opera che si configura come una meditazione profonda sul rapporto tra memoria, identità e temporalità, temi di stringente attualità in un’epoca segnata da dislocamenti culturali, crisi ambientali e tensioni spirituali. La Gauthier Dance Company, sotto la direzione artistica di Éric Gauthier, curerà l’esecuzione di questo progetto nell’Open Air Stage di Orsolina28, uno spazio scenico immerso nella natura, la cui dimensione architettonica e paesaggistica dialoga con la natura rituale e contemplativa del lavoro di Khan. La doppia rappresentazione del 14 e 15 giugno 2025 inaugura un itinerario che proseguirà con la prima mondiale al Colours International Dance Festival di Stoccarda il 26 giugno 2025. Il rituale come matrice simbolica e struttura coreografica Il titolo Turning of Bones prende forma dalla tradizione ancestrale del Famadihana malgascio, un rito di riscoperta e rinnovamento delle relazioni con gli antenati, attraverso la risistemazione fisica e simbolica dei loro resti ossei. Lungi dall’essere un gesto ...

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La Stagione Danza 25/26 del Teatro Morlacchi di Perugia

25-26 ottobre CHOTTO DESH regia e adattamento Sue Buckmaster (Theatre-Rites) composizione musicale Jocelyn Pook disegno luci Guy Hoare storie immaginate da Karthika Naïr e Akram Khan La favola della nonna in Chotto Desh è tratta dal libro Il cacciatore di miele” scritto da Karthika Naïr, Sue Buckmaster e Akram Khan ballerini Jasper Narvaez o Nicolas Ricchini progettazione visiva originale Tim Yip animazione visiva originale YeastCulture produzione Akram Khan Company coprodotto da MAC, Belfast La Akram Khan Company arriva per la prima volta a Perugia con la sua amatissima produzione per famiglie Chotto Desh (Piccola Patria). Adattato nel 2015 dalla direttrice del Theatre-Rites Sue Buckmaster, basandosi su DESH del coreografo e danzatore anglo-bengalese Akram Khan – uno dei più celebri artisti nel mondo della danza di oggi –, lo spettacolo è un commovente e brillante sogno a occhi aperti che tra danza, musica, parola e animazioni video, racconta le fasi più delicate della crescita di un individuo, la relazione con i propri genitori, la ricerca della propria identità, celebrando la resilienza dell’animo umano nel mondo moderno. L’opera si avvale della qualità unica di Khan nel narrare storie interculturali, creando una narrazione avvincente e poetica sui sogni e ricordi di un ragazzo ...

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