Dall’8 al 20 novembre il Trittico Balanchine/Robbins conclude con un nuovo programma la Stagione di Balletti omaggiando due giganti del Ventesimo secolo: George Balanchine, con “Theme and Variations”, che torna in scena con una nuova veste firmata da Luisa Spinatelli, e Jerome Robbins, con due dei suoi più noti balletti, “Dances at a Gathering” e “The Concert”, entrambi su musiche di Chopin, ed entrambi per la prima volta in scena alla Scala. Capolavoro del più puro stile balanchiniano, sul quarto movimento dalla “Suite n. 3 in sol maggiore op. 55” di Čajkovskij “Theme and Variations” nacque dall’intento – come scrisse lo stesso autore – “di evocare il grandioso periodo del balletto classico, che fiorì in Russia con l’aiuto della musica di Čajkovskij”. Per la prima volta alla Scala “Dances at a Gathering”, gioiello di pura danza, ispirata dal tessuto musicale e dalle sue nuances e “The Concert”, unico nel suo genere, ironico e brillante spaccato delle umane fantasticherie e stravaganze, di una serie di personaggi che assistono a un recital di pianoforte. generazione di artisti si confronta per la prima volta con questi tre balletti; la Scala rinnova la lunga e storica consuetudine con lo stile di Balanchine e arricchisce il ...
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Entusiastica approvazione per l’Onegin scaligero
Citando Dostoevskij possiamo affermare che la “danza salverà il mondo”! Ne abbiamo avuto prova nella riproposizione di Onegin in programmazione al Teatro alla Scala di Milano nella serata di giovedì 28 settembre 2017. Un allestimento votato alla ricerca della bellezza dove preponderante è stata l’evidente artisticità del Corpo di Ballo della Scala diretto dal M° Frédéric Olivieri. Compagine che vive un momento di assoluta freschezza e vitalità. La musica di P.I. Cajkovskij nell’arrangiamento e orchestrazione di Kurt-Heinz Stolze ha fatto vibrare il teatro del Piermarini tra chiaroscuri di efficacia beltà. Nella sua totalità l’allestimento ha incontrato con soddisfazione i favori degli spettatori verso il balletto e l’arte in generale. La presenza di Roberto Bolle e di Marianela Nuñez ha favorito ancor di più l’attrazione che per molti, alla loro prima volta in teatro, è stata rivelazione! La coreografia di John Cranko, a tratti ardua regala momenti in cui la disciplina classica viene eseguita soddisfando le esigenze fisiche di ogni singolo danzatore, infondendo una profonda sensazione di “poesia”. Dinamiche attive che in forma combinata con quelle mentali risultano efficaci soprattutto nei passi a due. Bolle e la Nuñez insieme rendono speciale l’evento con tale naturalezza, all’unisono, rivelando costantemente una eccellente preparazione coordinativa e ...
Read More »Una nuova tournée scaligera attende “Giselle”
Dal 28 al 30 luglio, per quattro recite, il Balletto scaligero, diretto dal maestro Frédéric Olivieri, sarà ospite sul palcoscenico del Segerstrom Center for the Arts in Costa Mesa – California, con “Giselle”, di Coralli-Perrot (creazione in due atti di Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges da Théophile Gautier) nella ripresa coreografica di Yvette Chauviré, protagonista delle stagioni scaligere e delle più recenti tournée internazionali (dall’Oman al Brasile, da Hong Kong a Parigi fino alla Cina visitata nell’autunno 2016 con recite a Tianjin, Shanghai e Canton), in scena ora anche come omaggio a Yvette Chauviré, recentemente scomparsa, che proprio con la cura e la raffinatezza di ruoli come “Giselle” ha esaltato la tradizione classica in tutta la sua purezza e consegnato la sua fama al mondo. Risale al 2001 l’ultima trasferta americana della Compagnia: le precedenti presenze del Balletto scaligero negli Stati Uniti risalgono al 1981 e 1986, per un totale fino ad ora di cinquantaquattro rappresentazioni. Per questo atteso ritorno, gli artisti della compagnia, l’étoile Roberto Bolle e importanti guest si alterneranno in scena: la recita di apertura del 28 luglio sarà infatti affidata a Misty Copeland e Roberto Bolle, a rinnovare la straordinaria liaison che li ha visti acclamati ...
Read More »Una visione soavemente onirica
In questa produzione a cavallo tra Shakespeare e Balanchine emerge ben chiara la convivenza degli elementi comici e tragici e la presenza di figure immaginarie, che grazie all’arte letteraria trasposta in quella coreica, sviluppa una rappresentazione dove la somma di tutti gli elementi irreali appaiono conformi al vero. Un balletto che può vantare sull’indiscusso valore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto sapientemente da Frédéric Olivieri: tutti, anche quelli che interpretano ruoli minori, sono pienamente meritevoli di ammirazione e plauso secondo la propria attitudine. Gli incantevoli costumi e l’evocativa ambientazione scenografica, a firma di Luisa Spinatelli, contribuiscono ad infondere all’allestimento un sentore di assoluta qualità. L’adattamento della favola per antonomasia, quel “Sogno di una notte di mezza estate” popolato da folletti e fate, trasformazioni e bisticci tra innamorati, farfalle, incantesimi ed equivoci si dosa con una tale perfezione al genio artistico del maestro Balanchine, al suo neoclassicismo, alla velocità, ai giri, alla bellezza dei movimenti che convergono elegantemente in garbati sentimenti. Nella recita di martedì 12 luglio 2017 sul palcoscenico del Teatro alla Scala, Marta Romagna è Titania, regina delle fate. Timofej Andrijashenko il suo sposo Oberon, geloso e dispettoso. Federico Fresi è l’azzeccatissimo folletto Puck. Matthew ...
Read More »“Amore corre verso amore”: Romeo e Giulietta di MacMillan
Perdita, sensualità e dolore sono gli ingredienti di successo che firmano, con efficacia, l’allestimento di questo balletto visto nella replica di Domenica 15 gennaio 2017 al Teatro alla Scala di Milano prima della messa in onda su Rai 5 a beneficio del vasto pubblico televisivo. Pur essendo annoverato tra i balletti di tradizione, il suo debutto assoluto risale al Mahen Theatre, in Cecoslovacchia, il 30 dicembre 1938, l’azione si conferma ben presente e ricca di rimandi all’attualità. Il capolavoro sovrano di Shakespeare, la più celebre storia d’amore mai scritta, racchiude in sé la poesia struggente di un sentimento impossibile, l’affettuosità e i sogni della giovinezza, la voglia di credere in un mondo diverso pur essendo intriso di impulsività, aggressività, adolescenza. La versione del raffinato coreografo Kenneth MacMillan, nell’attenta ripresa di Julie Lincoln, codifica e narra questa tragedia, senza tempo, presentandola in tutta la sua maestosità punteggiata dalla mancanza di compiutezza verso un amore tarpato. MacMillan infonde ampia delicatezza alle situazioni d’amore sulla musica di Sergej Prokof’ev, diretta con fedeltà e rituale classico dal maestro Patrick Fournillier, esprimendo i sentimenti di disperazione e solitudine dando vita, al contempo, ad un’atmosfera satura di solitudine e di sventura, perfetta dal punto di vista ...
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