Balletto fantastico in tre atti e quattro scene, nel 1877 per la prima volta in assoluto venne portato in scena al Teatro Imperiale Bolshoi di Mosca con le coreografie firmate da Julius Wenzel Reisinger, il libretto di Vladimir Petrovic Begicev insieme a Vasil Fedorovich Geltzer (basato su una fiaba tedesca dal titolo “Der geraubte Schleier” di Jophann Karl August Musäus), con protagonisti Polina Karpakova, Vittore Gillert, Sergej Sokolov, Sergej Nikitin, Wilhelm Wanner, Olga Nikolayeva e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij senza ottenere successo tanto da essere ritirato dalle scene. Nel 1894, al “Memorial Matinée” in omaggio a Čajkovskij da poco scomparso, venne riproposto solamente il secondo atto, riallestito per volere del direttore del Teatro Imperiale Mariinskij, che ne affidò la coreografia a Marius Petipa il quale lo diffuse al suo assistente Lev Ivanov. In seguito il tutto venne rielaborato dalla coppia Petipa/Ivanov, che per l’occasione superarono le loro rivalità e si divisero la stesura della coreografia: Lev Ivanov curò gli “atti bianchi” (II e IV atto) e Marius Petipa si occupò del I e del III atto, gli “atti neri”. Si divisero anche i divertissement del secondo atto: Petipa coreografò la danza spagnola e la mazurka, mentre ...
Read More »Tag Archives: Ana Laguna
E’ ufficiale. Mats Ek, addio alle scene e ritira tutte le sue coreografie!
Un momento forte per tutta la danza internazionale, noi del giornaledelladanza.com l’avevamo annunciato già dai primi giorni dell’anno, la notizia è stata ricevuta tramite le pagine di uno dei giornali più autorevoli della Francia Le Figaro: A settant’anni, dopo cinquanta di carriera, Mats Ek ha dato il suo addio alle scene. E’ successo a Parigi, il 6 gennaio, con tre dei suoi lavori (She was black, 1994; Solo for 2, 1996; Hâche, 2015), con la moglie Ana Laguna ed i ballerini più amati. Ma la vera notizia che lascia di sasso il mondo della danza è un’altra: il coreografo svedese ha deciso che le sue creazioni non potranno più essere riprodotte da altri dopo di lui. Si tratta di una decisione spiazzante, e il mondo del web impazza , “Non permettiamo a Mats Ek di ritirare le sue coreografie” è il nome della pagina Facebook appena nata per far arrivare al maestro il disappunto e il dispiacere derivato dalle sue disposizioni. “Di sicuro la libertà di scelta, soprattutto per un genio come lui, gli deve essere riconosciuta, ma credo umilmente che lui debba sentire e sapere che tutti uniti non siamo d’accordo con la sua scelta, perché lui ha fatto la storia della ...
Read More »Quartetto imperdibile al Teatro Argentina di Roma: in scena Ek, Laguna, Linke, Mercy
Due serate da non perdere quelle del 24 e 25 giugno al Teatro Argentina di Roma, dove andrà in scena il Quartet Gala, che vedrà esibirsi quattro grandissimi nomi della danza: Mats Ek con Ana Laguna, Susanne Linke e Dominique Mercy. Quattro nomi over 60, ma che hanno dato vita a coreografie senza tempo, alcune delle quali in programma proprio per le due serate. Di Mats Ek, ad esempio, saranno portati in scena dallo stesso coreografo insieme alla sua musa ispiratrice, la ballerina Ana Laguna, i due brani Potato e Memory. Il primo è un dialogo a due, tra ironia e affetto, l’altro l’osservazione della vita quotidiana di una coppia, che ci ricorda che il repertorio dell’attuale danza non deve essere per forza così atletica da richiedere solo giovani ballerini, ma che può essere di altissimo livello tecnico e interpretativo a ogni età. Una sorta di autobiografia artistica e quotidiana dei due interpreti, l’una splendida ballerina, l’altro coreografo in rarissime occasioni anche interprete. Tra gli interpreti della serata anche Susanne Linke, una delle protagoniste del tanztheater tedesco, che porta in scena l’assolo A lost solo, with greeting to dore tratto dalla sua Sacre di Stravinskji. Quella dell’Eletta è una danza ...
Read More »Consegnato a Mosca l’ambito premio “Benois de la Danse”
Al Teatro Bolshoi di Mosca si è tenuto l’appuntamento annuale con i Benois de la danse, prestigiosi premi assegnati non solo a ballerini e coreografi, ma anche a compositori e scenografi allo scopo di riflettere la grandiosa concezione che Diaghilev aveva del balletto come connubio di tutte le arti. Non a caso il nome del Premio è in onore dello scenografo dei Ballets Russes Alexandre Benois, e non a caso la statuetta è una creazione dello scultore Igor Ustinov, figlio dello scomparso attore inglese Peter Ustinov e discendente della famiglia Benois. Quest’anno i Premi Benois sono stati assegnati a: Svetlana Zakharova (migliore ballerina), Edward Watson (migliore ballerino), Christopher Wheeldon (migliore coreografo), Joby Talbot (migliore compositore). Ma nel grande teatro moscovita era presente anche l’Italia (candidata al Premio anche la Prima ballerina del Balletto della Scala Nicoletta Manni) e la città di Positano poiché il Benois è gemellato con il Premio che la cittadina della costiera dedica a un altro personaggio cardine dell’esperienza dei Ballets Russes: Léonide Massine. Dal matrimonio tra i due Premi è nato il Prix Benois-Massine Moscow-Positano (altra creazione originale di Ustinov) che il direttore artistico del Premio Massine, Daniele Cipriani, ha consegnato a Mosca alla danzatrice spagnola Ana Laguna, ...
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