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La Fura dels Baus

La Fura dels Baus torna in Italia con “SONS: Ser o No Ser”

La compagnia più radicale e visionaria del teatro contemporaneo torna in Italia. Dopo il successo straordinario riscosso a Buenos Aires e Málaga, La Fura dels Baus approda alla Fabbrica del Vapore di Milano con SONS: Ser o No Ser, nuova creazione immersiva ispirata all’Amleto di Shakespeare e presentata da Show Bees, in collaborazione con Fabbrica del Vapore – Comune di Milano. Lo spettacolo debutta il 28 novembre 2025, in esclusiva nazionale, e promette di trasformare il modo stesso di vivere la scena. Sotto la direzione artistica di Carlus Padrissa, storico regista e co-fondatore della compagnia catalana, SONS è un’esperienza immersiva che unisce teatro fisico, video a 360°, scenografie digitali, suono surround e un impianto drammaturgico che scardina ogni convenzione. L’installazione è site-specific: gli spazi monumentali della Fabbrica del Vapore vengono completamente ripensati, trasformandosi in un ambiente fluido in cui il pubblico ‒ in piedi, libero di muoversi ‒ diventa parte integrante dell’azione scenica. Il nostro è un teatro che provoca e fa secernere adrenalina ‒ afferma Padrissa ‒ Vogliamo creare un cortocircuito sensoriale, una riflessione fisica e collettiva sul nostro tempo attraverso uno dei testi più iconici del teatro. La drammaturgia non riproduce l’Amleto in senso classico: lo de-costruisce, lo ...

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“Landless”

“Landless”: Il corpo come territorio da reinventare

Il 30 ottobre 2025, al Kinneksbond – Centre Culturel Mamer di Lussemburgo, andrà in scena Landless, il nuovo lavoro del coreografo greco Christos Papadopoulos, interpretato da Georgios Kotsifakis. Figura di spicco della danza contemporanea europea, Papadopoulos continua a stupire per la precisione e la profondità della sua ricerca sul movimento. In questo nuovo lavoro, il coreografo esplora l’origine stessa del gesto, trattando il corpo come un’architettura vivente: uno spazio da costruire e da decostruire, dove ogni micro-movimento diventa un atto poetico e una rivelazione. Ispirandosi all’architettura (post)moderna, Landless indaga il legame tra struttura e libertà, organicità e artificio, presenza e smarrimento. Il titolo, Landless, letteralmente “senza terra”, evoca una condizione di sradicamento e ricerca. Papadopoulos guarda al corpo come a uno spazio architettonico: un luogo da plasmare, ordinare, attraversare, in cerca di un luogo, di un’identità, di un nuovo equilibrio. L’ispirazione all’architettura (post)moderna si traduce in una danza che indaga i principi di costruzione, equilibrio e frammentazione. Come un architetto che organizza lo spazio urbano, il coreografo modella il corpo del danzatore, esplorandone la struttura, le tensioni interne, le simmetrie e le rotture. Ne nasce una gestualità ibrida, a metà strada tra l’organico e l’artificiale, tra il moto naturale e ...

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D.OFF in Art: “Danza celata, danza trovata”: un viaggio tra visibile e invisibile

Il 31 agosto 2025, alle ore 17:00, nella cornice di Piazza Garibaldi, a Matelica, andrà in scena  Danza celata, danza trovata, ultimo lavoro della Compagnia degli Istanti, ideato da Simona Bucci, coreografia di Roberto Lori, organizzazione Marika Errigo. La performance si inserisce all’interno della rassegna D.OFF in Art, che da anni indaga le possibilità della danza contemporanea nello spazio urbano e nei luoghi non convenzionali. Il progetto, affidato a un cast di interpreti eterogeneo – Fabio Bacaloni, Benedetta Balducci, Giorgia Bruno, Alba Maestrelli e Simona Rando – sviluppa un’indagine sulla dialettica tra rivelazione e occultamento del gesto. La “danza celata” non si configura soltanto come sottrazione del movimento allo sguardo, ma come sospensione del significato immediato; la “danza trovata” è invece l’atto della riemersione, del disvelamento di una traccia che riporta il corpo alla sua evidenza scenica. In questa dinamica di emersione e sparizione, la coreografia lavora per contrasto, alternando sequenze di forte densità cinetica a momenti rarefatti, quasi meditativi, dove la relazione tra i corpi si riflette e si moltiplica nello spazio pubblico. Il lavoro indaga la tensione tra visibile e invisibile, tra gesto che si cela e gesto che si rivela, in una coreografia che alterna sequenze di ...

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