Al Teatro Verdi di Pisa nei giorni 1-2-3- Marzo l’Aterballetto presenta un percorso rivolto agli allievi delle scuole di danza, dai 14 anni in su. Space nasce da uno studio per realizzare una performance, tre incontri laboratori di tre ore ciascuno: il primo esplora il gesto, il movimento e la personalità dei partecipanti, nel secondo il materiale gesto/movimento prende forma nel contenitore spazio-musica, nell’ultimo l’idea performativa prende forma e prosegue con il lavoro di messa in scena e di studio del costume. Space, spazio come luogo di incontro, di scontro, di modifica dei sentimenti. Un percorso che offre a un gruppo di giovani un approccio all’arte della coreografia fornendo strumenti di lavoro sulle alchimie creative e sulle scelte tecniche che spesso influiscono sul processo creativo. Il progetto si sviluppa in tre giorni consecutivi con un gruppo dai 15 massimo 20 persone alla presenza di Arturo Cannistrà, la finalità è quella di promuovere la cultura e l’arte della Danza e di creare nuove sinergie che permettano il dialogo tra più arti (musica-teatro-arti visive). Arturo Cannistrà formatosi all’ Accademia Nazionale di Danza, dal 1980 all’84 fa parte del corpo di ballo del Teatro Comunale di Firenze. Dal 2003 si occupa dei ...
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Arturo Cannistrà, un nome, un coreografo, una carriera
Il tuo percorso da allievo dell’Accademia Nazionale a danzatore del Teatro Comunale di Firenze fino ad arrivare all’Aterballetto, in qualità anche di coreografo. Le tappe che hanno segnato le fasi più importanti di questo cammino? Sono nato a Messina e mi sono avvicinato alla danza nel 1976 aReggio Calabria, provenendo da un campo totalmente diverso: lo sport e il mondo della moda. Al Sud era raro che un uomo studiasse danza e il mio incontro con quest’arte avvenne casualmente. Nel vedere in TV la Maratona di Danza condotta da Vittoria Ottolenghi, ed in particolare le puntata dedicate ai Ballets Russes e a Rudolf Nureyev, fui investito da un forte desiderio di esprimermi attraverso il corpo; così iniziai i miei studi con due maestri molto diversi tra loro: Antonio Piccolo, di grande vocazione teatrale, e Lino Vacca, primo ballerino del Teatro San Carlo, grande esempio della danza nobile. Nel 1980 superai l’esame d’ammissione all’Accademia Nazionale di Danza diretta da Giuliana Pensi e nel solo anno di permanenza ebbi la fortuna di studiare con maestri che mi hanno saputo far capire come la qualità di ogni artista si formi attraverso un percorso di studio e di esplorazione delle tecniche. ...
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