Ogni 31 dicembre, mentre il mondo si prepara a salutare l’anno trascorso, c’è un’antica tradizione che continua a brillare con la stessa eleganza di sempre: il valzer. Più che un semplice ballo, è un simbolo di rinascita, un invito a entrare nel nuovo anno con passo leggero e spirito gioioso. Nato tra le comunità rurali dell’Europa centrale e poi adottato dall’aristocrazia viennese, il valzer è riuscito a trasformare un ballo popolare in una delle forme più raffinate della danza da sala. Il suo ritmo in tre quarti avvolge i ballerini in un movimento circolare che sembra sospendere il tempo, rendendolo il protagonista ideale delle notti dedicate alla festa. Vienna, con le sue sale sfarzose e la tradizione degli Strauss, ha contribuito a rendere questa danza un’icona della notte di San Silvestro, esportandone il fascino in tutto il mondo. Il valzer è spesso associato alla fortuna e alla prosperità. In molti paesi europei si ritiene che iniziare l’anno “girando” su una pista porti equilibrio e serenità nei mesi futuri. Non sorprende quindi che, allo scoccare della mezzanotte, le prime note a risuonare siano spesso quelle di Sul bel Danubio blu, un vero e proprio inno al nuovo inizio. La danza diventa ...
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