Il 28 maggio 2015 in prima nazionale al Teatro Comunale di Modena, la compagnia Opus Ballet presenta Belles de Sommeil, coreografia e regia di Philippe Talard, su musiche originali Armand Amar, in coproduzione internazionale con Les Théâtres de la Ville de Luxembourg Grand Théâtre e Théâtre des Capucins. La compagnia, riconosciuta e sostenuta della Regione Toscana, nasce nel 1999 sotto la direzione artistica della coreografa Rosanna Brocanello e propone una molteplicità di stili diversi che unendosi danno vita ad un linguaggio di forte impatto espressivo, accompagnato da un elevatissimo profilo tecnico. In Belles De Sommeil, Talard, coreografo francese che ha collaborato con i più grandi interpreti della danza modniale come Rudolf Nureyev, Mikhail Barychnikov, Maurice Bejart e Pina Bausch, si allontana dallo stile del celebre balletto di Marius Petipa e prende spunto dagli scritti originali del racconto di Charles Perrault e da studi condotti su concetti antitetici che si attraggono e si respingono: sonno e risveglio, giorno e notte, vita e morte. In scena dunque sogni, paure, pensieri e desideri non solo di una principessa, interpretata dalla bravissima attrice italiana Laura Bandelloni, ma di tutte le persone che si ritrovano per un lungo periodo in uno stato di isolamento e ...
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Belles de Sommeil: la parte di sogno in ognuno di noi
Sabato 20 e Domenica 21 settembre, al Grand Théâtre de la Ville de Luxembourg debutterà in prima assoluta Belles de Sommeil, coproduzione internazionale tra la Compagnia Opus Ballet e Les Théâtres de la Ville de Luxembourg Grand Théâtre/Théâtre des Capucins, coreografie e regia di Philippe Talard, direzione artistica di Rosanna Brocanello, con la partecipazione dell’attrice Laura Bandelloni. L’opera prende spunto dalle letture degli scritti originali dei racconti de La bella addormentata nel bosco e dalle metafore, allegorie, poemi, studi e analisi che hanno indagato il sonno e il risveglio, il giorno e la notte, la vita e la morte, alla ricerca degli spazi e dei periodi transitori dentro e durante i quali l’essere è totalmente il “se stesso perfetto”, intangibile, intoccabile, irrazionale, surreale, visionario, irreale, metafisico. Attraverso la danza, la musica, la parola, la scenografia, le proiezioni video, la creazione mette in scena i sogni, gli incubi, le allucinazioni, i pensieri e i desideri non solo di una principessa, ma di tutti gli esseri che sprofondano per un lungo periodo in uno stato di sonnolenza e isolamento. Condizione che appartiene a noi tutti, tutte le notti, ma di cui non percepiamo la ricchezza spirituale e la bellezza assoluta che questi “distacchi” rivelano: ...
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