Ritorna l’atteso spettacolo istituzionale della Scuola di Ballo Accademia alla Scala. Tra gli allievi quest’anno emerge un gruppo di giovani talenti degni di nota per tecnica e ambizione. Il futuro della danza si presenta sul palcoscenico del Piccolo Teatro di Milano. Il Maestro Frédéric Olivieri, direttore del Dipartimento Danza, propone una selezione di coreografie sugli Etudes di Carl Czerny, al fine di presentare i diversi livelli accademici degli allievi: dai giovanissimi che affrontano coreografie più semplici, ai più grandi che eseguono variazioni di alto livello. Serenade: uno dei balletti più noti di George Balanchine: creato nel 1934, si ispira alla Serenata in do maggiore per orchestra d’archi di Čajkovskij. Il coreografo russo inverte l’ordine dei movimenti per restituire un’atmosfera delicata e una vena malinconica. Uno degli esempi più alti del neoclassicismo di Balachine. Sono semplicemente danzatori in movimento su un bel pezzo di musica – ha detto Balanchine – una serenata, una danza al chiaro di luna: questo è Serenade. The Unsung: creazione di José Limón del 1971, il balletto vede otto danzatori impegnati in una serie di movimenti che si ispirano alle danze dei Nativi americani. Nessun accompagnamento musicale, solo i passi ritmici dei ballerini, che alternano situazioni ...
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