L’idea di questo libro nasce da una grande passione dell’autrice Deborah D’Orta per la Danza che per rendere omaggio a questa disciplina ha intervistato dieci ballerine di fama internazionale: Mariafrancesca Garritano, Sabrina Brazzo, Petra Conti, Letizia Giuliani, Anbeta Toromani, Virna Toppi, Beatrice Carbone, Mara Galeazzi, Luisa Ieluzzi e Pompea Santoro. Tutte si sono raccontate, senza riserve, ciascuna con la propria storia e con le proprie particolarità; la loro bellezza, la loro dolcezza, la loro forza, determinazione e coraggio, traspaiono da ogni singola parola di questo libro che accompagna il lettore in un viaggio nel mondo della Danza, capace di regalare quelle stesse emozioni che si provano quando, da spettatore, si assiste ad un loro spettacolo. Introduzione e prefazione Sanda Pandza. Ogni intervista è accompagnata da una splendida fotografia dell’artista in scena e da una breve descrizione deiruoli e dei balletti da questa interpretati. I lettori avranno modo così di conoscere ogni aspetto della vita privata e professionale delle artiste. Iproventi derivati dalla vendita di #Dancer saranno devoluti in beneficenza. L’autrice desidera, infatti, sostenere associazioni, compagnie e progetti legati allo spettacolo dal vivo e che sono messi a dura prova dal fermo imposto dall’emergenza sanitaria. Redazione www.giornaledelladanza.com Ph. Petra Conti. Brescia-Amisano
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Arriva in Italia Sergei Polunin, “l’enfant terrible della danza”, con il suo Project Polunin
In Emilia Romagna va in scena Sergei Polunin, ballerino icona, bello e dannato, che approda il 3 febbraio 2018 al Teatro Regio di Parma e martedì 6 febbraio 2018 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena con Project Polunin, uno spettacolo che porta sul palco anche l’étoile Natalia Osipova. Attesissima anche la proiezione di Dancer, prima dello spettacolo, il film documentario di Steven Cantour sulla vita dell’enfent terrible della danza. Sergei Polunin, classe 1989, è stato definito dal New York Times come “il ballerino più dotato della sua generazione” e dai media inglesi come “il James Dean, il Bad Boy della danza”; nato a Cherson, in Ucraina, Polunin si distinse sin da subito come vero fenomeno del balletto; nel 2010, a soli 19 anni diventa il principal dancer della Royal Ballet School di Londra e approda in Italia con uno spettacolo tutto suo assieme alla compagna, l’étoile Natalia Osipova. Il 2 febbraio, a Modena, è in programma inoltre il film documentario di Steven Cantor che ha cercato di disegnare nel profondo l’animo di Sergei attreverso interviste e filmati inediti che ripercorrono la brillante carriera del danzatore (il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra) tra i più geniali e discussi ballerini contemporanei. Dal docu film ...
Read More »“Dancer”, il nuovo film su Sergej Polunin al LVIII Festival dei Popoli
L’anteprima italiana di Dancer, il film – documentario di Steven Cantor sulla vita e l’arte dell’enfant terrible della danza Sergei Polunin, definito dal New York Times “il ballerino più dotato della sua generazione”, inaugurerà la 58/ma edizione del Festival dei Popoli, il festival internazionale del film documentario, martedì 10 ottobre alle ore 21.30, presso il cinema La Compagnia di Firenze. La pellicola, che sarà successivamente distribuita nelle sale cinematografiche da Wanted, attraverso interviste e filmati d’archivio, segue passo passo la straordinaria storia di un brillante e prodigioso danzatore divenuto, a soli 19 anni, il più giovane primo ballerino del Royal Ballet di Londra e considerato uno dei più geniali e controversi ballerini contemporanei. “Il James Dean, il Bad Boy della danza”, come lo hanno battezzato i media inglesi, in riferimento alla sua attrazione per gli eccessi autodistruttivi, emerge come un personaggio romantico e tormentato, che ha saputo rendere popolare il balletto classico grazie a un talento naturale, divenuto ancora più famoso e conosciuto grazie ad un efficacissimo video virale, diretto da David LaChapelle, che lo vede esibirsi in una coreografia mozzafiato sulle note di Take Me to Church di Hozier. Ribelle, iconoclasta, una vera e propria star, Sergei Polunin è uno dei tanti figli della povertà nell’Ucraina ...
Read More »“Dancer”: Sergei Polunin si racconta in un documentario
Il “Cattivo ragazzo” della danza, Sergei Polunin, è tornato sotto i riflettori. Questa volta, però, sotto le luci del cinema: il danzatore, infatti, è il soggetto di un documentario, Dancer. La musica è affidata a Hozier, il cantante di Take me to Church che aveva scelto il ballerino proprio per il video di questa canzone, ottenendo un successo strepitoso. In questo breve film, si può comprendere meglio la storia di Sergei, dai primi passi fatti da piccolo fino ai salti stupendi portati in scena nei migliori teatri del mondo. La storia racconta anche le sue difficoltà, i suoi dubbi che l’hanno portato a lasciare una carriera assai importante al Royal Ballet. Un racconto da ascoltare, soprattutto con il cuore. www.giornaledelladanza.com
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