Lo spettacolo si basa su una selezione di momenti iconici del romanzo di Cervantes e su un antico copione manoscritto, conservato negli archivi della Compagnia e mai rappresentato prima. Vittima di una follia visionaria, alimentata dall’ossessione per la letteratura cavalleresca, che gli mostra la realtà deformata dall’idealizzazione estrema dei valori della vita, dell’umanità e dell’amore, Alonso Quijano si autoproclama Don Chisciotte della Mancia. La fantasia prende il sopravvento sulla realtà, obbligandolo a battaglie e avventure, in un percorso “errante” in cui insegue anche la bella Dulcinea, dama inesistente, frutto della sua immaginazione. Sancio Panza, l’insostituibile scudiero – che nel manoscritto del 1879 era interpretato da Gerolamo, la marionetta simbolo di Milano – incarna il senso semplice delle cose, che spesso riconduce “l’eroe” alla realtà. Biblioteche polverose e paesaggi picareschi, cavalieri immaginari, mulini a vento scambiati per giganti, ma anche isole da governare e principesse da salvare, che altro non sono che marionette di una compagnia di cantastorie, fanno da sfondo alle avventure dei due personaggi, in un vorticoso viaggio tra fantasia e realtà. Liberamente tratta dal romanzo di Miguel de Cervantes e da un copione manoscritto del 1879 presente negli archivi della Compagnia Carlo Colla & Figli. musiche tratte dall’omonimo ...
Read More »