La danza è un’attività psico-artistica che forgia la personalità e il comportamento. Permette un migliore adattamento alla società e di raggiungere migliori risultati nelle attività professionali. Danzare infatti tiene a bada nervosismo, pressione, frustrazione e stress lavorativo e scolastico, ed è l’antidoto al sovraffaticamento tipico degli adolescenti e a tutti quei fattori di disturbo che esercitano una cattiva influenza sul corpo in crescita. I ragazzi che danzano imparano la cooperazione attiva con i compagni, si inseriscono in un gruppo omogeneo e armonizzato, in cui viene valorizzata la creatività personale e l’individualità. La danza quindi ha un potente effetto educativo, fornisce un importante contributo allo sviluppo della personalità ed è un fenomeno in continua evoluzione. É l’espressione dell’attività umana, ed è un mezzo di comunicazione non verbale efficace, adatto a ogni tipo di psicologia e personalità. Danzare ci riporta alla nostra natura più profonda, perché è un’attività naturale, i movimenti ritmici del corpo sono istintivi. Attraverso la danza esprimiamo l’intera gamma degli stati d’animo e dei sentimenti, tristezza, gioia, passione, forza. Emergono così lati della personalità di cui non si è consapevoli, perché il movimento tradisce i tratti intimi dell’indole del danzatore, del suo temperamento e del suo modo di ...
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La propriocezione: il sesto senso del ballerino
I ballerini sanno perfettamente come sistemare le braccia o i piedi in quinta posizione, anche a occhi chiusi. Sanno come muoversi armoniosamente e precisamente durante un ensemble senza urtare o scontrarsi con gli altri ballerini. Questo innata consapevolezza del corpo e del movimento nello spazio è comunemente chiamata propriocezione, e indica la percezione fisica del corpo in movimento. Se i ballerini non la possedessero, dovrebbero rimanere costantemente all’erta, con serie limitazioni alla capacità espressiva ed emotiva richiesta dalla danza. La propriocezione è metaforicamente chiamata sesto senso del corpo. É più di una semplice sensazione di movimento, ma è intimamente legata alla nostra percezione del tono muscolare, dello sforzo e dell’equilibrio. Le terminazioni nervose dedicate al movimento hanno origine nei muscoli, nelle fasce muscolari, nei tendini, nei legamenti, nelle articolazioni e perfino nella pelle. Questi recettori afferenti o sensoriali percepiscono quindi l’allungamento o il posizionamento dell’arto, la velocità con cui il movimento si attua, i cambiamenti di ritmo e di direzione, e, in caso di infortunio, il dolore. L’input propriocettivo passa dai nervi sensoriali presenti nei muscoli e nelle articolazioni al midollo spinale (corno dorsale) e raggiunge le parti sottocorticali e corticali del cervello. Integrando tutte queste informazioni, essi forniscono la ...
Read More »Danza e motivazione: come si sviluppa la consapevolezza nel danzatore
La danza è un’arte antica che si esprime attraverso una pluralità di gesti codificati e prende forma nel momento stesso in cui nasce e viene messa in scena. Il linguaggio della danza è fatto di simboli che il corpo coglie ed esprime attraverso un continuo processo di apprendimento. I danzatori dunque eseguono movimenti consapevoli, generati da una cognizione corporea e mentale. La ricerca di miglioramento apre le porte a una maggiore consapevolezza di sé, dei propri limiti e delle proprie potenzialità. Ciò accade perché la danza non è una forma d’arte passiva, il danzatore immagina e proietta il suo movimento nello spazio prima di agire, ossia anticipa mentalmente un progetto di azione, attivando tutti i canali propriocettivi, non solo quelli fisici di cui parlavamo nel precedente articolo. Il corpo e l’esplorazione del suo linguaggio dunque generano intenzionalità. Stimolano quella curiosità che spinge a riconoscere e sfruttare le infinite possibilità d’azione, e a scoprire nuovi spazi, gesti, possibilità e prospettive. La danza, infatti, insegna a prendersi cura del corpo, ad ascoltarlo e a valorizzarne la dimensione corporea che comprende fisico, emozioni e cervello. Ballando si impara a essere presenti a se stessi, a guadarsi con occhi esterni, quelli della danza. Per ottenere tutto ...
Read More »Ballerini e floor work: energia, armonia e consapevolezza corporea
‘Usare il pavimento’ nella danza assume significati diversi a seconda dello stile. I ballerini di danza classica sono spesso incoraggiati a respingere o allontanarsi dal pavimento, mentre quelli che studiano danza moderna e contemporanea tendono ad abbracciarlo, a diventare un tutt’uno. Qualunque sia il tipo di approccio, la relazione di un ballerino con il pavimento di solito inizia con i piedi, e richiede consapevolezza dell’appoggio e della distribuzione del peso del corpo. David Zambrano, danzatore, performer e coreografo venezuelano, ha dato vita a una tecnica innovativa che indaga proprio il rapporto tra il danzatore e il pavimento chiamata Flying Low. Attraverso semplici schemi di movimento che coinvolgono respiro, velocità e rilassamento, il danzatore sperimenta come l’energia del corpo riattivi la relazione tra il centro e le articolazioni, in una costante connessione con il suolo e il proprio centro di gravità. Zambrano sfrutta la velocità della discesa e l’energia di caduta che prevedono una transizione consapevole dal movimento in piedi al floor work, in una fluttuazione dinamica e armonica che continua a generare energia. Nella danza, come nella vita, va tenuta presente una considerazione: ogni azione produce una reazione. Quindi, eseguendo un relevè o un salto, se qualcosa sale, qualcosa deve ...
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