Nel precedente articolo abbiamo parlato della danza come arte del corpo in movimento, una forma d’arte primaria ed essenziale. L’arte del movimento possiede una precisa caratteristica che la distingue da tutte le altre: è indipendente e non ha bisogno di nessun’altra arte per essere completa. La danza pura, infatti, esiste anche senza musica, senza parole, senza testo cantato, senza scenografie e costumi sontuosi che la arricchiscono certamente, ma non le sono indispensabili per esprimersi. Ciò che serve alla danza per germogliare sono un corpo, l’energia e la passione. Il movimento è un linguaggio non verbale atavico, comune a ogni cultura. Tutti gli esseri viventi comunicano tramite il gesto. Mentre le parole esprimono pensieri e idee, il movimento comunica sentimenti e sensazioni, senza che ce ne rendiamo conto razionalmente. Il corpo parla, comunica, sente, ricorda, crea. Il movimento è un’esperienza sensoriale vissuta dal corpo e dal cervello. Le emozioni collegate a un determinato gesto imprimono al movimento una determinata direzione. In questo modo il danzatore è coinvolto completamente nella danza che diventa totale espressione del danzatore stesso. Il ballerino dunque può essere considerato un artigiano, perché possiede l’abilità di forgiare con il suo movimento qualcosa di nuovo, creativo e originale. L’artigianalità ...
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La danza: “la più effimera delle arti, la più preziosa”
Il momento in cui si esegue un passo è unico e irripetibile. Quando finisce una pirouette o un grand jetè, il ballerino sa che mai o quasi mai riuscirà a riprodurre il passo in maniera identica, con la medesima elevazione, il medesimo controllo o la medesima precisione. Per quanto un passo e una routine vengano allenati e ripetuti all’infinito, non saranno mai a uguali a se stessi, ed è proprio questa fugacità a rendere la danza un’arte affascinante e straordinaria. La danza è composta di numerosi fattori, vari e concomitanti, che giocano un ruolo importante nel renderla una disciplina diversa da tutte le altre attività fisiche o artistiche. I passi cambiano spesso ritmo, direzione e dinamica. Il ballerino si sposta continuamente sul palco o in sala, e si ritrova a dover gestire tempestivamente imprevisti e contrattempi mantenendo il suo aplomb, senza interrompere la magia che sta creando. Il danzatore usa tutto il suo corpo in modi sempre diversi, sia a livello stilistico-interpretativo sia di velocità e intensità. La musica, i suoi compagni e l’arte che il suo movimento crea, incidono anche sulla sua emozionalità. A seconda del mood, della giornata appena trascorsa, delle persone che ha accanto mentre balla e ...
Read More »Stimolare creatività, potenzialità e consapevolezza attraverso l’improvvisazione
Quando viene insegnata in un contesto interdisciplinare, l’improvvisazione può aiutare gli studenti a crescere nella tecnica, nell’abilità artistica e nel benessere generale. Sono, infatti, molteplici i benefici ottenuti nell’incorporare l’improvvisazione nella formazione didattica, indipendentemente dall’età del danzatore o dallo stile che viene insegnato. L’improvvisazione aiuta i ballerini ad applicare i concetti tecnici in maniera originale e innovativa, e a interiorizzare e comprendere più profondamente la tecnica. Li aiuta anche a sviluppare maggiore autoconsapevolezza mentre esplorano il movimento in modi che meglio esprimono le loro potenzialità. L’improvvisazione permette quindi di raggiungere maggiore consapevolezza attraverso la scelta di movimento, sviluppando maggiori livelli di conoscenza del corpo e di fiducia nelle proprie capacità fisiche e mentali. Sperimentando una significativa espressione di sé e un rilascio di tensione emotiva, l’allievo migliora il proprio benessere dentro e fuori la sala. Viene liberato dall’aspettativa di perfezione così diffusa nella formazione nella danza e trova gioia nel ballare e un maggiore senso di sé attraverso il movimento. Nonostante tutti questi benefici, l’improvvisazione può essere ardua per molti studenti. Alcuni provano disagio nel muoversi spontaneamente, specialmente se osservati dall’insegnante o dai compagni. Molti ballerini finiscono per copiare movimenti già visti o per assemblare passi con cui hanno familiarità, ...
Read More »Gli elementi dell’improvvisazione nella danza: creatività, ascolto e coraggio
La danza è libera espressione, ma quando viene codificata nella tecnica diventa pura forma d’arte che evoca forti emozioni in chi la pratica e in chi assiste alla sua esecuzione. Nel corso degli anni si sono sviluppate ed evolute diverse forme di danza che hanno fatto ricorso a un differente uso del linguaggio del corpo, sia dal punto di vista espressivo che tecnico. Indipendentemente dallo stile di danza, l’improvvisazione rappresenta un elemento fondamentale per la creazione coreografica e la libera manifestazione delle emozioni. L’attuazione di movimenti spontanei, infatti, permette di creare dal nulla un movimento nuovo e spesso inconscio, svincolando corpo e cervello dai movimenti abituali e dagli schemi. Già nel XV secolo i ballerini ricorrevano all’improvvisazione per modificare passi e sequenze di movimento sul palcoscenico, al fine di presentare al pubblico gesti sempre nuovi. Nei secoli successivi si è verificato un calo nell’uso dell’improvvisazione, impiegata unicamente per arricchire coreografie già impostate, oppure rimediare a errori e contrattempi durante una performance. Con l’avvento della danza moderna e la sua affermazione come disciplina accademica, si assiste a una rivoluzione della concezione della danza stessa. Il corpo si trasforma in un mezzo per dar voce ai sentimenti e al periodo sociale e ...
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