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Tag Archives: Enrico Cecchetti

“La fille mal gardée” di Frédéric Olivieri debutta a Bologna

Porteranno a Bologna uno dei balletti più antichi del repertorio, “La fille mal gardée”, gli allievi della “Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala”, ospiti per la prima volta del Teatro Comunale di Bologna. Lo spettacolo, che ha debuttato nell’aprile 2023 al Piermarini con la coreografia del Direttore della Scuola scaligera Frédéric Olivieri, su musiche di Peter Ludwig Hertel, è in programma al “Comunale Nouveau” sabato 28 settembre alle ore 20:30, con replica domenica 29 settembre alle ore 16:30. Le scene e i costumi di Luisa Spinatelli sono rielaborati da Angelo Sala e da Maria Chiara Donato, e le luci sono a cura di Andrea Giretti. Il balletto, nato con la coreografia di Jean Bercher Dauberval e andato in scena per la prima volta a Bordeaux nel 1789 – quattordici giorni prima della presa della Bastiglia – con il titolo “Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien” (quello attuale appare per la prima volta a Londra nel 1791) ha conosciuto nel tempo molteplici edizioni e numerose modifiche anche nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura. Tra le due pagine musicali oggi esistenti Olivieri ha scelto per la sua coreografia quella di ...

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La sbarra, elemento cruciale per l’allenamento del corpo e della mente del danzatore

Molta della tecnica della danza classica e non solo si concentra sull’uso della sbarra, elemento chiave per un allenamento a tutto tondo. Lavorare alla sbarra infatti migliora la postura, permette ai muscoli di lavorare correttamente, aumenta flessibilità e resistenza, e coinvolge ogni gruppo muscolare. Il maestro di danza più famoso del XX secolo Enrico Cecchetti sosteneva che gli esercizi alla sbarra sono ‘per il ballerino ciò che le scale e gli arpeggi sono per il musicista’. Il grande coreografo ricordava ai suoi allievi che è ‘di gran lunga più importante eseguire dieci movimenti in modo corretto’ piuttosto che cento in maniera errata o approssimativa. La sbarra quindi insegna anche la precisione e l’attenzione. Costruisce disciplina e carattere, mette alla prova la forza fisica e mentale, permette di analizzare i fallimenti e i successi, e migliora non solo la tecnica, ma soprattutto la personalità del ballerino. Gli esercizi alla sbarra infatti coltivano un maggiore senso di consapevolezza di sé che si riversa nella vita di tutti i giorni, rendendo più attenti anche in altre attività. L’allenamento alla sbarra crea un’impareggiabile connessione mente-corpo. Il danzatore non si limita a eseguire i movimenti, ma è mentalmente coinvolto in ciò che il corpo sta ...

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Cenerentola: storia, personaggi, curiosità e trama

  Un racconto intramontabile di splendore e romanticismo, senza tempo. Il balletto “Cenerentola” in tre atti con musica di Sergej Prokof’ev, venne scritto tra il 1940 e il 1944. La coreografia originale era firmata da Rostislav Zakharov (coreografo russo, ballerino, direttore d’opera e professore all’Accademia delle Arti a Mosca); il libretto a cura di Nikolaj Volkov era ratto dalla celebre fiaba di Charles Perrault. La rappresentazione per problemi organizzativi del Teatro venne spostato all’anno successivo. Precisamente vide la luce il 22 novembre 1945 al Teatro Bol’šoj di Mosca con le scene di Pëtr Villjams e l’orchestra diretta da Yuri Fayer; interprete principale fu la grande prima ballerina Ol’ga Lepešinskaja che si alternò nel ruolo della protagonista con un’altra straordinaria interprete, Galina Ulanova. Il successo fu immediato. Nel 1946, il Teatro Kirov di San Pietroburgo portò in scena la versione di “Cenerentola” ideata da Konstantin Sergeyev (ballerino e coreografo sovietico) che si calò anche nel ruolo del Principe, con protagonista femminile la prodigiosa Natalija Dudinskaja che fu una delle più grandi danzatrici dell’epoca sovietica, altrettanto prestigiosa come insegnante. Prokofiev considerava la favola “essenzialmente come la cornice per una rappresentazione di autentici esseri umani con le loro passioni e le loro debolezze, ...

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Storici balletti ad oggi scomparsi dalle scene

 LA PÉRI: è da considerare in quel genere definito “ballo fantastico”. Fu creato in due atti e tre scene da Jean Coralli sulla partitura musicale di Johann Friedrich Franz Burgmüller e libretto di Théophile Gautier e Jean Coralli. La prima andò in scena nel 1843 al Théâtre de l’Opéra (Salle Le Peletier) di Parigi con Carlotta Grisi (1819-1899) al fianco di Marius Petipa nel ruolo di Achmet, dello stesso Coralli nel ruolo del Marchand d’Esclaves, di J.B. Barret (Roucem) e Delphine Marquet (Nourmanhal). Il debutto al Palais Garnier dell’Opéra vide la luce nel 1931, in occasione di un gala benefico con la coreografia di Léo Staats, interpreti C. Bos e Serge Peretti. La trama racconta del principe Iskender, a cui era stata predetta una fine molto vicina, stanco della sua esistenza e desideroso di vivere con rinnovato spirito, va alla ricerca del Fiore dell’eterna giovinezza; arrivato ai confini della Terra incontra una Péri addormentata e si accorge che il Fiore è fra le sue mani. Il principe ruba il Fiore, ma si lascia incantare dalla bellezza della Péri. Quando si risveglia la fata inizia a danzare in modo voluttuoso con l’intento di sedurre Iskender e riprendere il Fiore, senza il ...

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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata

“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...

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Enrico Cecchetti: un italiano nella San Pietroburgo di fine Ottocento di Flavia Pappacena                                        

                                        Nadine Nikolaeva-Legat, moglie del maestro russo Nikolaj Legat (1869-1937), nel suo libro Ballet Education pubblicato a Londra nel 1947, offre un quadro tecnico e stilistico del balletto russo, soffermandosi anche sul profilo delle danzatrici e dei danzatori italiani presenti a Mosca e a San Pietroburgo alla fine del secolo XIX. A tal riguardo, Nikolaeva-Legat rimarca come l’atteggiamento degli Italiani nei confronti della Russia e dell’arte russa fosse molto diverso da quello degli Svedesi (Christian Johansson, ad esempio) e dei Francesi (quali Marius Petipa). Mentre questi ultimi si lasciarono assorbire dalla vita e dall’arte russa, gli Italiani rimasero radicati nella cultura e nella dimensione artistica del loro Paese. Cecchetti, sottolinea Nikolaeva-Legat, dopo esser vissuto oltre vent’anni in Russia (con i prestigiosi incarichi di primo ballerino, primo mimo, maître de ballet en seconde e maestro della Scuola imperiale del Mariinskij), riusciva a stento ad esprimersi nella lingua locale. Una testimonianza molto interessante dell’attaccamento degli Italiani – e in particolare di Cecchetti – alle loro tradizioni sono le riproduzioni in Italia del balletto di Jules Perrot Catarina ou la Fille du bandit, che seguirono la prima scaligera del 1847.  Riportiamo qui di seguito un estratto dal nostro libro Linguaggio della danza classica. ...

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L’Accademia scaligera nello “Schiaccianoci” allo Strehler di Milano

Dal 14 al 22 dicembre 2017 gli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala tornano come ogni anno al Teatro Strehler di Milano, per interpretare per dieci recite la fiaba natalizia per eccellenza, Lo Schiaccianoci, su musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij nell’allestimento del Teatro alla Scala firmato da Roberta Guidi di Bagno, con la coreografia di Frédéric Olivieri. L’edizione proposta da Frédéric Olivieri, all’epoca dell’ideazione (2011) Direttore della Scuola, oggi Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, rispecchia l’atmosfera fantastica e onirica del balletto originale di Lev Ivanov, che aveva debuttato al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel 1892. Ivanov, sostituendo Marius Petipa, aveva realizzato la coreografia per i Teatri Imperiali Russi seguendo la versione edulcorata di Dumas padre del cupo racconto di Ernst Hoffmann Schiaccianoci e il re dei topi. Fra gli interpreti Olga Preobrajenska che diresse poi la Scuola di Ballo tra il 1921 e il 1925, su sollecitazione di Arturo Toscanini. In scena si alterneranno due cast con oltre cento ballerini. Nei ruoli principali debutteranno allievi fra il 6° e l’8° corso, che incanteranno il pubblico esibendosi in alcuni fra i più celebri brani del repertorio romantico russo, dal Valzer dei fiocchi di ...

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La “Coppélia” di Sergej Vikharev ritorna al Bolshoi

La “Coppélia” di Sergej Vikharev ritorna al Bolshoi

  Per l’annunciata nuova stagione di Balletto al Teatro Bolshoi di Mosca, il direttore del Corpo di Ballo Makhar Vaziev, ha inserito una creazione del compianto Sergei Vikharev, dando ancora visibilità alla sua versione rivista di “Coppélia” (dall’originale di Marius Petipa ed Enrico Cecchetti) su musica di Léo Delibes, prevista a Gennaio 2018 con in scena i Principal, Solisti e i danzatori del Corpo di Ballo. Versione di Coppélia che, a detta di critici e pubblico, fin da subito è apparsa come un piccolo gioiello prezioso. Nel corso della stagione del Bolshoi è inoltre previsto un programma speciale di celebrazioni per Petipa che coinvolgerà nuovamente il lavoro di Vikharev nel luglio del 2018. La fama di Sergei Vikhraev è dovuta agli importanti progetti di ricostruzione filologica dei balletti dell’epoca classico/romantica sulla base di alcune notazioni conservate. Un lavoro che ha attinto dai documenti del passato per essere fedele, quanto più possibile, all’intento e allo stile di Marius Petipa con una visione rispettosa ed autentica. Sergei Vikhraev scomparso prematuramente all’età di 55 anni, il 2 giugno 2017 per un arresto cardiaco (era nato a San Pietroburgo il 15 febbraio del 1962), dopo la veglia svoltasi presso il Teatro Mariinsky l’8 giugno ...

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Liliana Marino Belz: un gala in nome della danza

Liliana Marino Belz: un gala in nome della danza

Il 29 giugno 2017 l’ex ballerina Liliana Marino Belz (Arena di Verona, San Carlo, Bellini di Catania, RAI), già allieva ed assistente di Pierluigi Marzoni Sacconaghi, a sua volta danzatore e coreografo scaligero nonché ultimo erede del grande maestro Enrico Cecchetti, sarà protagonista di un gala al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere. Il ricco programma della serata spazia dalla danza classica al repertorio contemporaneo, passando per la musica, il flamenco, una mostra fotografica ed un museo dei ricordi allestito per l’occasione. Una festa nella festa, insomma, realizzata senza lesinare energie e risorse da Fiammetta Belz, figlia d’arte e coordinatrice organizzativa dell’ensemble Danzarte, che celebra i suoi 40 anni di attività, la quale racconta: Ho trovato fotografie, video, rassegne stampa e costumi di svariati anni addietro che raccontano benissimo questi lunghi quarant’anni. Del resto ballare nei teatri maggiori di Napoli, Verona e Catania significa conoscere squarci di storia non indifferenti e, per questa ragione, abbiamo voluto mettere a posto tutti i cocci di un mosaico davvero ingombrante, rinunciando purtroppo a tante altre pagine che non c’entravano nel nostro canovaccio. Ma senz’altro non abbiamo rinunciato al fuori -programma con la presenza di eccellenti pianiste concertiste quali Silvana De Cato e  Maria ...

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Il Giornaledelladanza.com consiglia 10 libri di danza da leggere e regalare a Natale

Il Giornaledelladanza.com quest’anno offre ai suoi lettori un’idea semplice e colta per facilitarli nella loro impegnativa e frenetica corsa ai regali, oppure lo spunto per un piacevole intrattenimento durante le vacanze natalizie. Perché non regalare un libro? Se poi il fortunato destinatario del bellissimo tomo impacchettato ed infiocchettato di rosso è un adepto di Tersicore perché non regalare lui un bel volume di danza? Nasce così questa iniziativa del Giornaledelladanza di proporvi una lista di 10 scelte di lettura tutte riguardanti l’ambito della danza e del balletto e tutte pubblicate di recente. La selezione è stata fatta in base ad un criterio eclettico piuttosto che omogeneo, per rispondere all’intento fondamentale di offrirvi il meglio di tutto ciò che è uscito nel corso degli ultimi tempi. È la tipologia di scrittura che rende quindi varia questa lista: monografie, autobiografie, volumi di storia, manuali pratici, carteggi… La seguente top ten diventa così al tempo stesso dispensatrice di consigli utili per azzeccare l’acquisto e una panoramica complessiva della storiografia coreutica di questo periodo, confermando pienamente quanto detto dal maestro Alberto Testa sul fatto che la danza vive in questo momento una fortunata pioggia benefica di libri. Enrico Cecchetti. Lettere 1922-1928 di Enrico Cecchetti (Edizioni Joker) ...

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