Nell’anno del Giubileo universale della Chiesa cattolica, il Teatro dell’Opera di Roma affida il suo Festival estivo a Damiano Michieletto. “Carta bianca” dunque a uno dei più apprezzati registi di oggi, per costruire un cartellone tanto innovativo quanto capace di dialogare con l’enorme eterogeneità di pubblico che un anno come quello giubilare porta nella capitale. Tante le novità in programma, a partire dalle sedi del Festival: alle tradizionali Terme di Caracalla infatti, per la prima volta viene affiancata la Basilica di Massenzio. La più grande basilica civile del centro monumentale di Roma, costruita all’inizio del IV secolo, è quindi per la prima volta sede di messinscene operistiche. Dal 29 giugno al 7 agosto si snoda la proposta del Caracalla Festival 2025, intitolato “Tra sacro e umano”, che comprende opera, musica sacra, musical, danza, concerti e incontri. Quattro le nuove produzioni: La Resurrezione di Händel, La traviata di Verdi, Don Giovanni di Mozart e West Side Story di Bernstein, tutte affidate a nomi della “nuovelle vague” della regia operistica internazionale come Ilaria Lanzino, Sláva Daubnerová, Vasily Barkhatov e lo stesso Damiano Michieletto. Per West Side Story poi, sale sul podio il Direttore musicale dell’Opera di Roma Michele Mariotti. La danza vede il Corpo di Ballo del Teatro, diretto da Eleonora Abbagnato, impegnato in una ...
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