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Tag Archives: Frederick Ashton

“Rhapsody”, “Tetractys” e “Gloria”: l’omaggio del Royal Ballet ai suoi tre grandi coreografi

Dal 7 al 15 febbraio il palcoscenico della Royal Opera House presenterà tre opere ideate dai grandi coreografi Frederick Ashton, Kenneth MacMillan e Wayne McGregor: uno spettacolo in omaggio ad illustri personalità della danza, complici del clamoroso successo delle produzioni londinesi. Creata nel 1980 per celebrare l’ineguagliabile tecnica di Mikhail Baryshnikov e Lesley Collier, Rhapsody è uno degli ultimi lavori di Frederick Ashton: una conclusione virtuosa alla sua serie di balletti non-narrativi. La musica di Sergej Rachmaninov, Rhapsody on a Theme of Paganini, racchiude ogni passo, completa la coreografia incentrandola sulle linee morbide ed i movimenti decisi dei due protagonisti, evolvendosi da burrascosi passaggi in motivi armoniosi. Con Tetractys-The Art of Fugue, Wayne McGregor continua ad esplorare sulle musiche di J.S. Bach la connessione che esiste fra le diverse arti, avvalendosi dell’aiuto della scenografa Tauba Auerbach e del disegno luci di Lucy Carter. La prima mondiale andrà in scena il 7 febbraio come parte dello spettacolo celebrativo. L’evento si concluderò con Gloria, omaggio toccante di MacMillan ai caduti della prima guerra mondiale, sulle sublimi musiche corali di Francis Poulenc. Come soldati barcollanti attraverso un paesaggio arido, i danzatori incontrano figure spettrali vestite di grigio, angeli che li confortano ma che ...

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Stile performance e coreografia: un libro sull’evoluzione della danza da Frederick Ashton al xx secolo

Movimento, stile, corpo e mente si fondono in un’unica parola: danza. Ma cosa succede quando le componenti della performance vengono scandite per essere analizzate una per una? Si può attribuire loro una definizione che non includa necessariamente un riferimento alla danse d’école? Nel suo nuovo libro, Frederick Ashton’s ballets: style, performance, coreography, Geraldine Morris avvia un’analisi partendo proprio da queste domande, per poi concentrarsi maggiormente sul concetto di stile e sulla relazione che quest’ultimo ha con l’intera coreografia. Consapevole di quale sia, nel xx secolo, la natura dello stile e da quale sottile relazione danza e stile siano uniti, la Morris prende in esame sei balletti, A Wedding Bouquet, Illuminations, Birthday Offering, Jazz Calendar, Daphnis and Chloe and A Month in the Country, realizzati dal grande danzatore e coreografo Frederick Ashton (1904-1988). Così facendo, l’autrice non solo specifica il ruolo che lo stile ha nel mondo del balletto di metà 900, ma anticipa quanto questo abbia influito in epoca moderna. Il risultato finale non può essere che una preziosa testimonianza del grande contributo che Frederick Ashton ha dato per lo sviluppo del balletto. Un contributo con cui Geraldine Morris definisce il concetto di stile, riuscendo nel suo intento. Frederick Ashton’s ballets: ...

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A maggio il dittico “Marguerite and Armand” – “Concerto DSCH” al Teatro alla Scala

Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano nel mese di maggio sarà impegnato in un dittico che segna un incontro tra storia e novità, tra tradizione inglese e creatività contemporanea russa: Marguerite and Armand di Frederick Ashton e Concerto DSCH di Alexei Ratmansky, in scena dal 3 al 23 maggio. Marguerite and Armand fu ideato dal coreografo inglese Ashton, allievo negli anni ’20 di Léonide Massine e Marie Rambert, nel 1963 per la celebre coppia di ballerini Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev su musica di Franz Liszt (Piano Sonata in B minor) che lo interpretarono riscuotendo grandi successi tra il 1963 e il 1977. Ashton si ispirò per questo balletto al romanzo ottocentesco di Alexandre Dumas fils La Dame aux Camelias portando in scena, con la preziosa collaborazione del fotografo Cecil Beaton che si occupò di scene, proiezioni e costumi, la storia dell’infelice amore tra Marguerite, donna “mantenuta” e abituata al lusso, e Armand, giovane di buona famiglia,  ostacolato in nome delle buone regole piccolo-borghesi e segnato dalla distanza morale e sociale dei due innamorati. Il Corpo di Ballo della Scala si misurerà, dunque, a maggio in Marguerite and Armand (produzione del Teatro Musicale Accademico “Stanislavskij e ...

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“Cinderella” di Frederick Ashton al Royal Opera House

Il Royal Opera House giunge a uno degli appuntamenti imperdibili della stagione 2010/2011, quello con la Cinderella di Ashton creata appositamente nel 1948 per il Royal Ballet, e che ha visto avvicendarsi nel ruolo della povera fanciulla riscattata dalla sorte stelle della danza come Moira Shearer (1948), Margot Fonteyn (1965) e Antoinette Sibley (1969). Nell’allestimento che andrà in scena al teatro di Covent Garden dal 7 aprile al 6 maggio non mancheranno gli ingredienti tradizionali che l’ideatore di quello che è stato definito uno dei più grandi capolavori del balletto del ventesimo secolo aveva reso caratteristici della rappresentazione: elementi delle tradizioni coreografiche russa e francese, con l’aggiunta di richiami alla danza popolare inglese, dalla pantomima al ballo da sala; un avvicendarsi di scene liriche, come il pas de deux del Valzer delle Stelle, con momenti comici e caricaturali, come quelli di cui sono protagoniste le goffe sorellastre. Le musiche di Prokofiev, ora affidate al Royal Ballet Music Director Barry Wordsworth, con la capacità evocativa delle melodie, con la ricchezza di temi e colori, contribuiscono a completare la scena e a renderla magica come solo una storia come Cinderella in cui tutto è possibile, interpretata da un corpo di ballo superbo ...

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“Rhapsody”, “Sensorium” e “Still Life at the Pinguin Café”: tre pezzi d’autore al Royal Opera House

Un programma in cui si incontrano e si miscelano brillantezza, complessità ed energia è quello previsto per le prossime settimane presso il Royal Opera House. Nelle sarete del 16, 17,19, 23 e 24 marzo, il Royal Ballet proporrà tre allettanti coreografie nel segno della combinazione di virtuosismo, atmosfere contrastanti e bellissime immagini. Rhapsody, di Frederick Ashton, è una prova importante per il Royal Ballet, che interpreterà i lirici pas de deux alternati agli sbalorditivi assoli, ideati per due star mondiali quali erano Mikhail Baryshnikov e Lesley Collier per i quali la coreografia era stata creata. Sensorium, sulla note di Debussy, trova nella versione che ne offrirà il corpo di ballo del Covent Garden una nuova vita da quando Alastair Marriott la ideò; è una risposta all’evolversi delle atmosfere dei Préludes del compositore francese e il loro tradursi in una progettazione coreografica calda e spaziosa, con un sottofondo di intimismo. Torna, infine, a far parte del repertorio del Royal Ballet dopo venti anni di assenza Still Life at the Penguin Café, di David Bintley, che porta in scena l’attuale tema della protezione del mondo naturale: animali in via d’estinzione si trasformano in brillanti ballerini che travolgeranno il pubblico esibendosi in ogni ...

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“Who’s who in dancing 1932”, un libro che ripercorre la carriera dei grandi artisti del 1932

Era il 1932 quando artisti come Frederick Ashton, Ninette De Valois, Anton Dolin , Alicia Markova e molti altri, erano  in cerca di importanti occasioni lavorative nel mondo della danza per raggiungere quella  fama di grandi ballerini, che oggi possiedono. Nel libro intitolato “Who’s  who in dancing 1932” , pubblicato per The Noverre Press, Hakell, L. Arnold, P. Richardson J.  ripercorrono la loro straordinaria carriera. Analizzando il duro percorso seguito nel corso degli anni che li ha portati alla svolta decisiva nel mondo della danza, viene ricreata quell’atmosfera competitiva e propensa al successo che faceva da sfondo ai nostri artisti. Tra i numerosi artisti che caratterizzarono la scena artistica del 1932, spicca , come già detto, la figura di Frederick Ashton (1904-1988). Ballerino e coreografo inglese, lavorò presso compagnie di prestigio come il Royal Ballet. Inoltre, insieme a Ninette de Valois (fondatrice del Royal Ballet), si adoperò per la nascita e lo sviluppo del balletto britannico. Un altro importante personaggio del 1932 fu Anton Dolin(1904-1983), primo ballerino dell’American Ballet Theatre. Riformò una nuova compagnia, denominata “London’s festival ballet” ,che in seguito prese il nome di “English National Ballet”, insieme a Alicia Markova(1910-2004). Anche quest’ultima, la cui nobiltà nel ballare aveva ...

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Una grande mostra a Salford per celebrare il Royal Ballet al The Lowry fino al 6 marzo 2011

La Royal Opera House in collaborazione con il Lowry presenta la mostra: “Invito al Balletto: Ninette de Valois e la storia del Royal Ballet” – che racconta a nudo l’operato della prestigiosa compagnia dal 1920 fino ad oggi. Attualmente ha due sedi autonome a Londra il Covent Garden e a Birmingham Hippodrome. La mostra dedica un ampio spazio alla fondatrice e direttrice del Royal Ballet Dame Ninette de Valois, icona del balletto britannico che ha fatto parte anche dei “Ballets Russes” di Serge Diaghilev. Nel corso degli anni, la compagnia a prodotto ballerine e ballerini apprezzati nel mondo intero come: Margot Fonteyn, David Blair, Lynn Seymour, Christopher Glabe, Antoinette Sibley, Anthony Dowell e moltissimi altri, nutrendo anche grandi talenti coreografici di Frederick Ashton e Kenneth MacMillan. Questa è la più grande mostra su Il Royal Ballet che si terrà a Salford. L’esposizione include una selezione di abiti da scena di Dame Ninette de Valois: “Checkmate”, “Rake’s Progress” e “Don Chisciotte” – un allestimento dello storico camerino della stella lucente del R.B. Dame Margot Fonteyn, con i suoi celebri oggetti personali: come il suo make-up, la valigetta delle sue scarpine con tutto il kit, foto,  il tutu di “Odette” del “Lago ...

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