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Tag Archives: Gheorghe Iancu

Omaggio ad Amedeo Amodio tra docufilm e premio alla carriera

Il 2 luglio, alle ore 17 nella Sala del Refettorio, Biblioteca della Camera dei deputati “Nilde Iotti”, si terrà l’omaggio ad Amedeo Amodio con il saluto di Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati, e Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura. Saranno presenti personalità del mondo della danza e dello spettacolo. In tale occasione Amodio, fra i maggiori esponenti italiani dell’arte coreutica del nostro tempo, parlerà della sua vita e carriera con la giornalista Baba Richerme e verrà presentato in anteprima il docufilm Amedeo Amodio – Il segno in movimento della regista Antonella Giovampietro. Il film, una riflessione sulla creatività, raccoglie i ricordi del Maestro, il quale si è espresso attraverso diverse arti (tra cui disegno e pittura, e anche il cinema, dove lo ritroviamo attore nelle pellicole di Liliana Cavani). La danza lui la “disegna”, e non solo con schizzi e bozzetti su fogli e taccuini ma, prima ancora, in quella visione immaginativa che solo i grandi artisti hanno: la idea, ovvero, Il segno in movimento. Ascoltarlo, mentre nel film scartabella tra vecchie foto, sarà come ascoltare un libro di storia del teatro e dello spettacolo, illustrato da filmati di lavori interpretati o firmati da lui. Se alcuni balletti ...

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Nijinsky (balletti): storia, personaggi, curiosità e trama

Il più celebre balletto dedicato a Nijinsky, andato in scena nel 2017 presso l’Hamburg State Opera con la regia di Thomas Grimm porta la firma coreografica di John Neumeier. La sua danza è una lucida pennellata, le forme e l’uso dello spazio si sviluppano espressivamente in crescendo, trasformando pagine di vita in sculture viventi che poggiano sulla fragilità dell’animo. Un corpo vivido, un’architettura che ha definito i limiti della follia, i tormenti, la guerra, la pazzia, i silenzi, i fantasmi, le costrizioni umane. Le inquadrature, come in un film, tratteggiano nettamente il personaggio di Nijinsky dove il tormento viene rivissuto mediante flashback evocativi in cui i danzatori illuminano le zone oscure della mente, tamponando le sfumature del male oscuro. Il ballerino protagonista si fonde in totale simbiosi con Nijinsky descrivendo l’azione col pensiero, attento al gesto, al suo valore, ai suoi significati, ai suoi modi. Lo spettacolo, diventato negli anni un cult, rimane ad oggi opera magistrale nel racchiudere i sentimenti e i deliri di uno dei più grandi ballerini di tutti i tempi, il cuore e l’anima dei Ballets Russes, narrati da Neumeier con ritmo compulsivo e incalzante, a tratti poetico e malinconico, spingendo lo spettatore più empatico ad ...

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Addio alle scene per il grande primo ballerino Guillaume Côté

L’icona della danza canadese Guillaume Côté è pronto a dare l’addio alle scene il 5 giugno con la serata Adieu, dopo ventisei anni di danza. Grand Mirage è il suo nuovo lavoro creato appositamente per celebrare questa importante occasione e per onorare la sua eredità di principal e tra i primi coreografi associati nella storia del Ballet National of Canada. Il programma include anche il suo Boléro e le anteprime mondiali di Reverence e Kings Fall di Ethan Colangelo e Jennifer Archibald. Grand Mirage è una potente opera multimediale creata con il regista canadese Ben Shirinian. Un hotel chiamato Grand Mirage è la metafora calzante della transizione, in cui una figura centrale riflette sul passato e si affaccia su un futuro di nuove possibilità. Grand Mirage rende omaggio alla passione di Côté per la performance e la coreografia, catturando sia l’euforia di quest’ultimo momento sia la tristezza del dover dire addio. Un piccolo ensemble di uomini e una protagonista femminile definiscono il favoloso Bolero di Guillaume Côté, creato per il 60° anniversario del Diamond Gala del Balletto Nazionale nel 2012. Il pezzo si sviluppa sulla celebre musica di Maurice Ravel, partendo da un tema iniziale unico e sviluppando numerosi elementi che interagiscono ...

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Quattro anni fa Carla Fracci se ne andava in punta di piedi

  Carla Fracci (Milano, 20 agosto 1936 – Milano, 27 maggio 2021) è stata una delle più importanti ballerine della storia. Ha mosso i primi passi nel mondo della danza, sin da piccola, diplomandosi presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e da adolescente ha fatto le sue prime apparizioni su importanti palcoscenici. Ha interpretato ruoli sia drammatici che romantici, ha lavorato in televisione, in qualità di Étoile ha ballato nei più prestigiosi teatri al mondo con i più celebri coreografi al fianco di danzatori diventati leggendari. Ha diretto il Corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli. È stata Ambasciatrice di buona volontà della FAO, poi Assessore alla Cultura della Provincia di Firenze e Direttrice del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2013 è uscita, per Mondadori, la sua autobiografia Passo dopo passo. La mia storia a cura di Enrico Rotelli. Insieme al marito, il regista Beppe Menegatti (Firenze, 6 settembre 1929 – Roma, 17 settembre 2024), ha formato una coppia legata indissolubilmente alla danza e al teatro, quali ambasciatori culturali dell’Italia nel mondo. Bellezza tersicorea, grazia, magia, etereità hanno costellato la presenza artistica di Carla Fracci a coronamento di una straordinaria carriera ...

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Don Chisciotte: storia, personaggi, curiosità e trama

  Balletto amato per i suoi ricchi virtuosismi e per la tecnica accademica, il “Don Chisciotte”, prende spunto dal romanzo di Miguel de Cervantes “El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha”. È stato il primo dei “Grand ballets” di Marius Petipa a tema spagnolo (prima di questo titolo il celebre coreografo aveva creato altri balletti di matrice spagnola, ma il “Don Chisciotte” è risultato sicuramente il maggiore in termini di successo). Il soggiorno in Spagna del “più grande di tutti i maestri” come lo definì George Balanchine risale al periodo che lo vide ricoprire la posizione di primo ballerino al Teatro del Circo di Madrid. Questa carica gli aprì le porte dei salotti del XIX secolo e il suo approccio alla cultura ispanica che influenzerà alcune sue coreografie. La prima del balletto a Mosca diede inizio ad una lunga collaborazione tra Petipa e il compositore Aloisius Ludwig Minkus che sarebbe durata fino al 1886. Tuttavia, fu la ripresa del 1902 di Alexander Gorsky a costituire la base per tutte le produzioni moderne del “Don Chisciotte”.   “Don Chisciotte” è un toccante esempio di come la Spagna venga ritratta nei balletti con il suo turbine di danza d’insieme, nacchere, ventagli, ...

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Il lago dei cigni: storia, personaggi, curiosità e trama

  Balletto fantastico in tre atti e quattro scene, nel 1877 per la prima volta in assoluto venne portato in scena al Teatro Imperiale Bolshoi di Mosca con le coreografie firmate da Julius Wenzel Reisinger, il libretto di Vladimir Petrovic Begicev insieme a Vasil Fedorovich Geltzer (basato su una fiaba tedesca dal titolo “Der geraubte Schleier” di Jophann Karl August Musäus), con protagonisti Polina Karpakova, Vittore Gillert, Sergej Sokolov, Sergej Nikitin, Wilhelm Wanner, Olga Nikolayeva e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij senza ottenere successo tanto da essere ritirato dalle scene.   Nel 1894, al “Memorial Matinée” in omaggio a Čajkovskij da poco scomparso, venne riproposto solamente il secondo atto, riallestito per volere del direttore del Teatro Imperiale Mariinskij, che ne affidò la coreografia a Marius Petipa il quale lo diffuse al suo assistente Lev Ivanov. In seguito il tutto venne rielaborato dalla coppia Petipa/Ivanov, che per l’occasione superarono le loro rivalità e si divisero la stesura della coreografia: Lev Ivanov curò gli “atti bianchi” (II e IV atto) e Marius Petipa si occupò del I e del III atto, gli “atti neri”. Si divisero anche i divertissement del secondo atto: Petipa coreografò la danza spagnola e la mazurka, mentre ...

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Raymonda (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Uno degli ultimi grandi titoli del glorioso periodo dei “Balletti Imperiali” ha visto la luce in tre atti e quattro scene, su musica di Aleksandr Konstantinovič Glazunov con la coreografia originale di Marius Petipa. Il libretto fu scritto dallo stesso Petipa insieme alla contessa Lydia Pashkova; le scene furono allestite da Oreste Allegri, Pyotr Lambin e Konstantin Ivanov. Rappresentato a San Pietroburgo per la prima volta dal “Balletto Imperiale” al Teatro Mariinskij il 19 gennaio 1898 con la direzione orchestrale di Riccardo Drigo vide interpreti d’eccezione Pierina Legnani (Raymonda), Sergej Legat (Jean de Brienne), Olga Preobrazhenskaya (Henriette), Claudia Kulichevskaya (Clemence), Nikolaj Legat (Béranger), Pavel Gerdt (Abderakhman), Georgy Kyaksht (Bernard) e Giuseppina Cecchetti (Contessa Sibilla). Il successo al debutto fu eccezionale, in gran parte a favore della Legnani (che nel secondo atto eseguì una straordinaria sequenza di “entrechats quatre done sur la pointe”), della coreografia di Petipa (l’argomento semplice servì a creare numerosi numeri di danza per mettere in luce le abilità e le capacità dei ballerini solisti) e della partitura di Glazunov (la cui affabile musica su temi aggraziati riecheggiò l’arte di Čajkovskij). Apoteosi dello stile di Marius Petipa, il balletto è una commistione di generi che non risente di ...

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Zorba il greco per celebrare il centenario di Theodorakis

Un continuo crescendo. Dopo la singola serata sold-out del 2023 e la doppia data del 2024, il balletto “Zorba il greco” tornerà al Teatro Romano di Verona anche nel 2025, con tre imperdibili repliche, grazie alla collaborazione con il Comune di Verona. Per i 100 anni dalla nascita del compositore Theodorakis, il capolavoro creato da Lorca Massine sarà in scena il 26, 27 e 31 agosto per il 102° Arena di Verona Opera Festival.   Un successo che si rinnova di anno in anno, iniziato nell’agosto 1988, con la prima mondiale, all’Arena di Verona. “Zorba il greco”, allora al suo debutto con le coreografie di Lorca Massine e le musiche di Mikis Theodorakis, infiammò l’Anfiteatro con le sue danze e il suo inno alla vita. Il compositore stesso era sul podio a dirigere Orchestra e Coro areniani, mentre il ballo era impegnato con solisti del calibro di Vladimir Vasiliev e Gheorghe Iancu, sullo sfondo di assolate miniere e villaggi greci di un bianco abbagliante.   Il successo fu travolgente e replicato nel 1990, immortalato dalle telecamere. Da allora, “Zorba” ha intrapreso un cammino internazionale, raggiungendo 35 paesi diversi e milioni di spettatori dal vivo, tornando a Verona nel 2002 per ...

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I Balletti Russi dell’Opéra di Parigi arrivano al cinema

Balletti nell’arte coreografica: L’Après-midi d’un faune

Comunemente tradotto nella nostra lingua con Il pomeriggio di un fauno nasce dall’idea di Vaclav Fomič Nijinsky (con l’aiuto di sua sorella Bronislava Nijinska) a beneficio dei Ballets Russes di Sergej Diaghilev, con interprete lo stesso Nijinsky nel ruolo del fauno e Lydia Nelidova nel ruolo della Ninfa principale, con le ninfe secondarie Leokadia Klementowicz, Henryka Majcherska, Kazimiera Kopycinska, Lubov Tchernicheva, Helena Staszko e Bronislava Nijinska. Andato in scena al Théâtre du Chatelet di Parigi nel maggio 1912 su partitura musicale di Claude Debussy (Prélude à l’après-midi d’un faune) con la direzione d’orchestra di Pierre Monteux, e le scenografie a cura di Léon Bakst, il quale riuscì a riprodurre quell’idea di simbolismo e modernità. Per il balletto Nijinsky prese spunto dalla poesia di Stéphane Mallarmé che racconta le esperienze sensuali ed erotiche di un fauno (metà uomo e metà animale) come fosse un sogno in una visione mitologica. Infatti Nijinsky si lasciò influenzare dai bassorilievi della Grecia arcaica con figurazioni frontali o di profilo segnatamente spigolose ed angolari, con l’aggiunta mimica di un amplesso sessuale. Il balletto di dodici minuti richiese una novantina di prove perché i movimenti erano del tutto innaturali ed inusuali per le estetiche della danza applicate fino a ...

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“La Musa della danza, Auguri Carla!”: Il Teatro San Carlo di Napoli omaggia Carla Fracci

“Ricordiamo Carlina” in omaggio a Carla Fracci

Giovedì 27 giugno dalle ore 17,30 presso l’Auditorium della Mole Vanvitelliana ad Ancona verrà reso omaggio alla grande étoile Carla Fracci, a cura di Fidapa Ancona-Riviera del Conero in collaborazione con il Comune del capoluogo marchigiano. Il programma ad ingresso libero sarà così articolato, saluti e introduzione con Anna Maria Bertini (Assessore alla Cultura del Comune di Ancona), Cristina Gorajski Visconti (Presidente Fidapa Ancona- Riviera del Conero), Patrizia Bianchi modererà l’incontro (Past Presidente Fidapa Ancona- Riviera del Conero). In collegamento interverranno il Maestro Beppe Menegatti che parlerà sul “nostro progetto di una compagna nazionale italiana di danza”, a seguire Luisa Signorelli tratterà il tema “non solo danzatrice ma mente e anima della compagnia Ex-Ballet”, ed Elena D’Aguanno converserà su “Danza parità di genere? Ruoli, competenze e opportunità”. Dopo la presentazione storico-tecnica sarà la volta della visione del balletto “Giselle” con Carla Fracci al fianco di Erik Bruhn. Carla Fracci (Milano, 20 agosto 1936 – Milano, 27 maggio 2021) è stata una delle più importanti ballerine della Storia. Muove i primi passi nel mondo tersicoreo con le maestre Edda Martignoni, Vera Volkova, Paolina Giussani, Esmée Bulnes, diplomandosi nel 1954 presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Nel 1955 partecipa ...

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