Prima di parlare della tua carriera, ci puoi raccontare il tuo primissimo ricordo legato alla danza? È stato amore a prima vista? A dir la verità, non ho un vero e proprio ricordo legato alla danza. Sono nata in una famiglia di danzatori ed è tutto nato molto naturalmente in me. Ricordo, però, di aver visto un video che mi impressionò positivamente…forse è quello il primo momento in cui ho pensato alla danza e al fatto di potermi avvicinare ad essa! La tua carriera di ballerina è iniziata all’accademia Nazionale di Danza: come hai vissuto gli anni che ti hanno poi portato al diploma? Sono stati anni molto impegnativi: ho lavorato duramente, seguivo molte lezioni di danza e al contempo dovevo anche andare a scuola. È stata un’esperienza che sicuramente mi ha fatto crescere: vivevo lontana dalla mia famiglia, non avevo una vita privata, fondamentalmente vivevo in accademia. Sono stati otto anni molto intensi, ho imparato molto e, anche grazie al mio Maestro Zarko Prebil, che mi ha seguita negli anni, ho avuto la possibilità di andare a San Pietroburgo. Sono tantissimi i giovani danzatori che, dopo un periodo di formazione all’estero, decidono di non rientrare più in Italia. ...
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