Appuntamento newyorkese nella capitale l’8 marzo, alla sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica: alle 21 andrà in scena il New York City Ballet con il Tributo a Jerome Robbins e ovviamente a George Balanchine, del cui repertorio la compagnia è custode. In scena i principals e i ballerini (tra gli annunciati: Ashley Bouder, Joaquin De Luz, Gonzalo Garcia, Emilie Gerrity, Joseph Gordon, Georgina Pazcoguin, Amar Ramasar, Andrew Veyette, Sebastiani Villarini-Velez, Indiana Woodward e Tiler Peck) di una delle maggiori compagnie internazionali, nota per la tecnica perfetta, la musicalità precisa e la raffinatezza delle interpretazioni; qualità, tecniche e interpretative, messe in risalto dalla scelta dei pezzi, che insieme ai grandi classici balanchiniani combinano le atmosfere moderne e cinematografiche di Robbins. Noto al grande pubblico per West Side Story, ma attivo anche per i palcoscenici di Broadway, Robbins ha creato numerose coreografie per il New York City Ballet, che diresse dopo Balanchine e del quale continuò l’opera, iniziata attraverso un neoclassicismo dettato anche dalla musica, e che prosegue seguendo le atmosfere jazz (come già fatto da Balanchine) e inserendo atmosfere più dinamiche tipiche della città che non dorme mai, senza dimenticare il romanticismo e le atmosfere notturne più classiche. E non ...
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Gonzalo Garcia, dal New York City Ballet in Italia per la Rassegna “Tersicore. Nuovi spazi per la Danza”
Gonzalo Garcia, principal dancer del New York City Ballet sarà in Italia il prossimo 22 e 23 ottobre per la Rassegna “Tersicore. Nuovi Spazi per la Danza”. Sei nato a Saragozza and hai iniziato i tuoi studi di danza all’età di otto anni presso la scuola di Maria De Avila. I ricordi della tua infanzia… Ho dei ricordi fantastici della mia infanzia. È stato un momento della mia vita davvero speciale in cui mi sono innamorato della danza e della musica e di tutta la magia che c’era in sala con gli altri giovani danzatori pieni di entusiasmo come me. La mia insegnante Maria De Avila era così dedita alla danza ed era nello stesso tempo severa ma molto generosa. Ero circondato dai migliori insegnanti in Spagna… mi ritengo molto fortunato per l’interesse che lei ha avuto verso me come allievo. Nel 1995 hai partecipato al Prix de Lausanne e sei stato il più giovane danzatore ad aver vinto una medaglia d’oro. Il successo ha cambiato la tua vita? Sì, senza dubbio, me l’ha cambiata perché si sono aperte altre porte ed ho avuto opportunità migliori di sviluppare i miei studi e la mia carriera, ma non mi ha reso ...
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