Il 23 e 24 settembre 2016, all’interno di Torino Danza Festival 2016, il Teatro Fonderie Limone di Torino ospita il coreografo belga Alain Platel che presenta in prima nazionale Nicht schlafen – Non dormire, di cui cura concept, regia e coreografia. Dotato di uno stile originalissimo, una sorta di melange di diverse discipline, dal teatro alla danza, dalla musica alle arti circensi e al mimo, Platel fonda nel 1984 a Gand Les Ballets Contemporaines de la Belgique, compagnia di danza contemporanea di fama internazionale che, più che una compagnia, in realtà si configura da subito come un collettivo di coreografi, di cui fanno parte svariati e importanti nomi della coreografia contemporanea internazionale. Le creazioni di Platel mettono grande attenzione su determinati aspetti formali, che le distinguono dai lavori di altri coreografi, come la tridimensionalità della scena, che si evidenzia con grandi strutture che si sviluppano per tutta l’ampiezza del palco, l’utilizzo di musica dal vivo e la multidisciplinarità ed eterogeneità dei performer coinvolti nei suoi lavori. Per Nicht schlafen, il coreografo si è circondato infatti di numerosi collaboratori, come Steven Prengels a cui è affidata la direzione musicale dell’opera (un mix tra l’opera di Gustav Mahler e le tradizioni polifoniche ...
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“Nicht schlafen” di Alain Platel: le memorie di Mahler, le emozioni di oggi
Sempre più spesso la danza contemporanea tende a varcare i confini della propria dinamicità scenica per abbracciare nuovi stili performativi in grado di “narrare” con un linguaggio composto dalle emozioni più intime dell’essere umano, dimodoché il pubblico si senta coinvolto al massimo nella visione dello spettacolo. È di certo questo il caso del genio creativo di Alain Platel e dei suoi Ballets C de la B (Belgio), che i prossimi 23 (ore 20:45) e 24 settembre (ore 19:30), nell’ambito di Torinodanza Festival 2016, salgono sul palcoscenico delle Fonderie Limone di Moncalieri (TO) per presentare in prima italiana il proprio ultimo lavoro, Nicht schlafen. In un mix di eclettismo, anarchia e profondità artistica, il progetto di Platel si ispira fortemente a Gustav Mahler – ne dà conferma la partitura musicale interamente dedicatagli – ponendone l’accento soprattutto sul periodo viennese a cavallo tra il XIX e il XX secolo, poco prima dell’avvento dei totalitarismi e dello scoppio delle Guerre Mondiali. Ci sono intensi parallelismi fra quel periodo di incertezze all’inizio del secolo scorso e il momento presente. Mahler è riuscito, con la sua musica e la sua sensibilità, ad esprimere un momento storico di emozioni violente e contraddittorie, ansie e perplessità, ...
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