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Tag Archives: Hannah O’Neill

Prosegue con successo all’Opéra di Parigi la “Bella” di Rudolf Nureyev

Dopo oltre dieci anni di assenza dalle scene parigine è tornata all’Opéra La Bella Addormentata nel Bosco di Rudolf Nureyev, con l’intramontabile partitura musicale firmata da Pyotr Ilyitch Tchaikovsky, le scenografie di Ezio Frigerio, i costumi di Franca Squarciapino e luci di Vinicio Chelli. Interpreti Les Étoiles, les Premières Danseuses, les Premiers Danseurs et le Corps de Ballet de l’Opéra diretti da José Martinez. In scena nei ruoli principali Bleuenn Battistoni e Guillaume Diop (13 marzo, 3, 7, 10 aprile); Sae Eun Park e Paul Marque (2, 5, 8, 11 aprile); Dorothée Gilbert e Guillaume Diop (18, 21, 23 aprile) e dal 27 giugno al 14 luglio con Léonore Baulac e Marc Moreau (27, 30 giugno, 4 luglio); Valentine Colasante e Guillaume Diop (29 giugno, 1, 3 luglio); Hannah O’Neill e Germain Louvet (6, 9, 12 luglio); Amandine Albisson e Guillaume Diop (7, 10, 14 luglio). Il balletto (tre atti e un prologo) tratto dalla storia di Charles Perrault, in questa ripresa datata 2025 è rappresentato per trenta volta sul palcoscenico dell’Opéra Bastille fino al 23 aprile, e nuovamente dal 27 giugno al 14 luglio con diversi cambi di cast e la direzione musicale di Vello Pähn (marzo-aprile) e Sora ...

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All’Opéra Bastille dopo 10 anni torna “La Bella Addormentata” di Nureyev

“La Bella Addormentata nel Bosco”, nella versione di Rudolf Nureyev, su musica di Pyotr Ilyitch Tchaikovsky, ritorna dopo più di dieci anni di assenza a Parigi in scena all’Opéra Bastille in due riprese (dal 8 marzo al 23 aprile e poi dal 27 giugno al 14 luglio) offrendo al pubblico l’opportunità di scoprire più di sette coppie diverse nei ruoli di Aurore e del Principe Désiré, con le scenografie di Ezio Frigerio e i costumi di Franca Squarciapino. Quando Rudolf Nureyev si recò a Parigi nel 1961 per la tournée con il Kirov, poco prima della sua richiesta di asilo politico, affascinò il pubblico dell’Opéra Garnier nel ruolo del Principe nella “Bella addormentata”. Trent’anni dopo, ha proposto con il “Balletto Nazionale dell’Opéra di Parigi” una nuova coreografia di quest’opera che considerava “il balletto dei balletti”. Pur conservando la magia spettacolare del balletto e della musica di Tchaikovsky dal fascino frizzante, riequilibra la coreografia originale di Marius Petipa concedendo maggiore spazio ai ruoli maschili, in particolare a quello del Principe. Per dieci anni assente dal palco dell’Opéra Nazionale di Parigi, non c’è dubbio che Aurore e Désiré, la Fata dei Lillà e l’Uccellino Azzurro, senza dimenticare la terribile Carabosse, sapranno affascinare ...

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Il ritorno coreografico di Sharon Eyal e Mats Ek all’Opéra di Parigi

Al Palais Garnier di Parigi per 17 rappresentazioni, dal 27 marzo al 18 aprile 2025, con una anteprima per i Giovani il 25 marzo 2025, sono di scena le coreografie Vers la mort di Sharon Eyal su musica di Ori Lichtik e Appartement di Mats Ek su musica del Fleshquartet con interpreti le Étoiles, Premières Danseuses, Premiers Danseurs e il Corpo di Ballo dell’Opéra diretti da José Martinez. Dopo Faunes, la coreografa israeliana Sharon Eyal ritorna con Vers la mort all’Opéra Nazionale di Parigi. L’ex ballerina e collaboratrice artistica della Batsheva Dance Company rielabora OCD Love del 2015 di cui propone una nuova versione per gli interpreti dell’Opéra. Ispirato da un testo dal poeta Neil Hilborn, un slammer americano affetto da disturbi ossessivo-compulsivi, l’opera mette in luce le difficoltà di amare. In Vers la mort danzeranno Naïs Duboscq, Caroline Osmont, Nine Seropian, Lydie Vareilhes, Marion Gautier de Charnacé et Mickaël Lafon, Yvon Demol, Maxime Thomas, Julien Guillemard, Loup Marcault-Derouard. Anche la complessità delle relazioni umane è uno dei temi di Appartment di Mats Ek. Non senza umorismo, si confrontano nei diversi quadri del balletto i personaggi alla loro solitudine attraverso gli oggetti del quotidiano come il bidet, la televisione o ...

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Reportage dal “Prix de Lausanne” 2025

La 53a edizione del concorso internazionale di danza iniziata lunedì 3 febbraio al Beaulieu Lausanne, ha visto quest’anno 85 giovani ballerini di 23 nazionalità diverse prendere parte alla celebre competizione svizzera che nel tempo ha lanciato nel firmamento mondiale tanti giovani divenuti grandi stelle, basti pensare ad Alessandra Ferri, Carlos Acosta, Friedemann Vogel, Michel Gascard, Jean-Christophe Maillot, Miyako Yoshida, José Carlos Martinez, Benjamin Millepied, Miyako Yoshida, Marcelo Gomes, Sergej Polunin, Alina Cojocaru, Maria Kochetkova, Steven McRae, Madoka Sugai, Shale Wagman, Marco Masciari, Darcey Bussell, Matthew Golding, Hannah O’Neill, Sae Eun Park e moltissimi altri. La finale di sabato 8 febbraio 2025 ha incoronato nove vincitori tra cui in primis la medaglia d’oro assegnata meritatamente al sedicenne sud-coreano Youn Jae Park, in particolare per la sua sorprendente esibizione nella variazione classica tratta da “Flammes de Paris” (mentre per il contemporaneo ha presentato “Rain”). Youn Jae Park ha ottenuto inoltre una borsa di studio per “il miglior talento” dalla “Fondazione Rudolf Nureyev” da sempre al fianco dei giovani attraverso la partnership con il “Prix de Lausanne”. Le borse di studio sono state così distribuite dalla giuria: “Fondation Caris” a Youn Jae Park; “Jeune Espoir” ad Eric Poor (variazione classica “Delibes Suite”, esibizione contemporanea ...

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Recensione live di Mayerling dall’Opéra di Parigi  

France TV (co-produzione Opéra national de Paris e Bel Air Média, regia di Julien Condemine) ha trasmesso in diretta “Mayerling” dall’Opéra di Parigi. Lo “storico” balletto dal 2022 è entrato a far parte nel repertorio del Palais Garnier. Venne ideato nel lontano 1978 a Londra per la “Royal Opera House” da Kenneth MacMillan. “Mayerling” è una storia di intrighi, intrecci complicati, oscura ma al contempo autentica, ricca di profondità emotiva ed estetica, senza tralasciare l’esaltante bellezza coreografica sulle musiche di Franz Liszt arrangiate con cura da John Lanchbery e nello splendido allestimento scenografico e costumistico di Nicholas Georgiadis (qui con la consulenza artistica e tecnica per le scenografie di Cinza Lo Fazio) su libretto di Gillian Freeman e consone luci di Jacopo Pantani che restituiscono un’ambientazione toccata da temi decadenti. Il balletto fu ispirato a MacMillan dalla lettura del libro “The Eagles Die: Franz Joseph, Elisabeth, And Their Austria” di George R. Marek che narra del lento tramonto dell’Imperatore Francesco Giuseppe mentre Bruckner, Brahms e Mahler scrivevano alcune delle più eccelse pagine musicali della storia, e Johann Strauss alcune delle più allegre. Il giovane Kafka sfornava storie tristemente profetiche a Praga e il giovane Freud elaborava le sue teorie di ...

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2024 un anno di danza e balletto

Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...

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Gala di apertura all’Opéra di Parigi per la stagione di danza

Il sempre atteso “Gala d’ouverture de l’Opéra national de Paris” inaugura la stagione di Balletto 2024-2025 ed è uno degli eventi preminenti della storica istituzione francese, in scena al Palais Garnier martedì 1° ottobre alle ore 19,30. Sul palcoscenico in apertura della decima edizione il tradizionale “Défilé” sulla marcia tratta dal primo atto de “Les Troyens” di Hector Berlioz (con la direzione musicale di Mojca Lavrenčič) che riunisce gli allievi della Scuola di Ballo diretti da Élisabeth Platel, tutti i ballerini della Compagnia (Étoiles, Premières Danseuses, Premiers Danseurs e il Corpo di Ballo sotto la direzione di José Martinez) e, per la prima volta, i danzatori del neonato “Junior Ballet” composto da Ève Belguet, Grace Boyd, Angélique Brosse, Typhaine Gervais, Yoon Seo Lee, Shani Obadia, Laure Ravera, India Shackel, Natalie Vikner, Jaime Almaraz Baizán, Davide Alphandery, Junsu Lee, Mei Matsunaga, Sergio Napodano, Isaac Petit, Emryck Sanchez-Raffy, Santiago Sales Manzanera, Jackson Smith-Leishman, sempre diretti da José Martinez. Seguiranno due lavori di William Forsythe: “Rearray” creato nel 2011 per Sylvie Guillem e Nicolas Le Riche al Sadler’s Wells di Londra, entra oggi nel repertorio parigino debuttando in una nuova versione con interpreti Roxane Stojanov, Takeru Coste, Loup Marcault-Derouard su musica di David ...

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Balletti nell’arte coreografica: La morte del cigno

  In origine chiamato “Il cigno” o “Il cigno morente” è un assolo di Michel Fokine su un brano musicale firmato da Camille Saint–Saëns, tratto da “Il carnevale degli animali” (assolo per violoncello “Il Cigno”). Venne ideato e coreografato nel 1901 espressamente da Fokine per la grandiosa artista e prima ballerina Anna Pavlova che fu subito d’accordo. Per la sua interiorizzazione si ispirò ai cigni che aveva visto nei parchi pubblici e alla poesia di Alfred Lord Tennyson “The Dying Swan” scritta nel 1830. L’assolo con il titolo “Il Cigno” lo portò in scena al debutto in un Gala a Pietroburgo presso un circolo privato e in seguito il 22 dicembre 1907 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo con il titolo definitivo “La morte del cigno”. Riscosse enorme successo grazie ai suoi celebri “pas de bourrèe suivi” e ai “ports de bras” che restituivano appieno il batter d’ali (in circa quattro minuti di esecuzione). La miniatura rappresenta la trasfigurazione esistenziale nell’ambito delle esperienze spirituali e ha trasmesso fin da subito empatia ed emotività allo spettatore. Una leggenda segnala che i cigni all’avvicinarsi della morte anziché spegnersi mestamente, emettano la felicità con canti maggiormente melodiosi e straordinari di quelli della loro ...

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Il lago” di Nureyev chiude la stagione all’Opéra di Parigi

Un balletto magico scandito dalla musica di Čajkovskij, creato nel 1877 per il Teatro Bolshoi di Mosca e successivamente messo in scena da Marius Petipa e Lev Ivanov. Quasi cento anni dopo, Rudolf Nureyev diede la sua lettura nel 1984 all’Opéra di Parigi. Questo titolo iconico continua oggi ad affascinare per l’eleganza della coreografia e la poesia dell’allestimento. Attraverso una sorprendente lettura psicologica, Rudolf Nureyev esalta la storia d’amore tra Siegfried e Odette, il cigno bianco, maltrattato da Rothbart e Odile, il cigno nero. Progettato da Ezio Frigerio, le scenografie appaiono come un luogo chiuso, uno spazio mentale all’interno del quale il principe dà libero sfogo alle sue fantasie, con i costumi firmati da Franca Squarciapino. Lo spettacolo chiude la corrente stagione del Palais Garnier all’Opéra Bastille dal 21 giugno al 14 luglio 2024 con in scena étoile, primi ballerini e Corpo di Ballo diretti da José Martínez con l’Orchestra dell’Opéra diretta da Vello Pähn. Nei ruoli principali di Odette/Odile si alternano Valentine Colasante, Sae Eun Park, Bleuenn Battistoni, Hannah O’Neill, Dorothée Gilbert, Héloïse Bourdon, in quelli di Siegfried troviamo Marc Moreau, Paul Marque, Mathyas Heymann, Germain Louvet, Hugo Marchand, Jérémy-Loup Quer, mentre in quelli di Rothbart Jérémy-Loup Quer, Pablo ...

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17 Étoile al “Gran Gala di Danza” benefico per “Still I Rise”

Un evento più unico che raro si terrà il prossimo 17 giugno alle ore 20.30, presso il Teatro Carcano di Milano. Il “Gran Gala di Danza” per “Still I Rise”, con la Direzione Artistica di Alessio Carbone, vedrà susseguirsi in scena 17 Étoiles delle più importanti compagnie d’Europa, unite in uno spettacolo eccezionale per sostenere l’organizzazione non profit “Still I Rise” e il suo impegno quotidiano per portare istruzione di eccellenza ai bambini più vulnerabili. I proventi andranno a sostenere l’apertura di una nuova Scuola Internazionale gratuita a Mumbai, in India. “È raro vedere tutte queste Stelle della Danza insieme sullo stesso palco. Appena ho proposto a ognuna di loro questa iniziativa, nessuna ha esitato un istante ad accettare e contribuire con il proprio talento a questo grande evento di solidarietà. Sono orgoglioso di organizzare uno spettacolo di questo livello e vedere la Danza in prima linea per una causa così nobile ”, dichiara Alessio Carbone. Dalla Francia alla Danimarca, dall’Ungheria alla Spagna, dall’Austria fino all’Italia, si esibiranno sul palcoscenico del Teatro Carcano di Milano: Hannah O’Neill e Germain Louvet (Opéra National de Paris), Wilma Giglio e Alban Lendorf (Royal Danish Ballet), Anna Muromtseva e Louis Scrivener (Hungarian Ballet), Mario ...

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