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Intervista esclusiva a Larrio Ekson: leggenda della danza

Nato ad Harlem, da padre indonesiano e madre di origine messicana con radici indiane (Apache e Seminole), Larrio Ekson inizia a ballare contro il consiglio del padre. Ottiene una borsa di studio per studiare danza grazie ad un mecenate. Nel 1970, arriva a Parigi come turista e prende lezioni da Nina Vyroubova, già étoile del balletto dell’Opéra e del “Balletto del Marchese de Cuevas”. Accompagna sul palco cantanti come Dalida o Nicole Croisille. Dal 1975 al 1980 ha fatto parte del gruppo di ricerca per il “Balletto dell’Opéra” guidato da Carolyn Carlson. Seguendo la grande coreografa danza alla Fenice di Venezia dove viene nominato étoile, poi crea le proprie coreografie. Larrio Ekson ha partecipato a numerosi film pubblicitari, tra cui uno in Giappone; ha partecipato a sfilate. Interprete dei più grandi coreografi (Robert Cohan, Louis Falco, Paul Taylor, Frederick Ashton, May O’Donnell, James Warring e Jiří Kylián), è stato in particolare il brillante interprete di “King Lear-Prospero” di Maurice Béjart nel 1994. Bartabas gli ha chiesto di interpretare il ruolo di Macbeth per lo spettacolo al Bassin de Neptune a Versailles dal titolo “Les Juments de la nuit”, liberamente ispirato al film di Akira Kurosawa. Insegnante di fama internazionale, richiesto ...

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Una vita per la danza Éric Vu-An: stella tra le stelle

Molteplici personalità del mondo culturale e dello spettacolo, figure internazionali della danza, gente comune, istituzioni, fondazioni, enti lirici, compagnie di danza, tra cui “Ballet Nice Méditerranée”, “Teatro alla Scala”, “Opéra National de Paris”, “Les Ballets de Monte-Carlo”, “Fondation Maurice Béjart” e “Béjart Ballet Lausanne”, hanno ricordato in questi giorni la straordinaria levatura artistica di Éric Vu-An scomparso prematuramente l’8 giugno 2024. Era nato il 3 gennaio 1964 a Parigi con origini vietnamite da parte del padre adottivo (quello naturale era di Guadalupa). Da sempre aveva voluto danzare, era il suo desiderio più grande. Infatti a soli cinque anni entra nello Studio di Rue de Tournon a Parigi e prende la sua prima lezione di classica da Madame Edith George (maestra di danza di origini italiane, il cui vero nome era Adèle Marie Romana Lazzarotto che fu in precedenza ballerina, cantante e attrice anche nel celebre film musicale “Folies-Bergère” diretto da Henri Decoin con Eddie Constantine e Zizi Jeanmaire). Nel 1974 Éric Vu-An prende parte al Concorso per l’ammissione alla “Ecole de Danse de l’Opéra National de Paris” sostenendo l’audizione da solo senza accompagnamento di un insegnante, convinto che l’arte di Tersicore fosse la sua unica e insostituibile guida. La Scuola ...

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La danza al Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale 2024/2025

La danza sarà ancora più presente nella Stagione 2024/2025, oltrepassando i consueti confini del cartellone di “Torinodanza Festival”, la cui direzione rimarrà ad Anna Cremonini fino al 2027, con quattro appuntamenti all’interno della programmazione di prosa: un percorso intitolato “Torinodanza EXTRA”, che arricchisce la proposta internazionale dello Stabile e contribuisce a rafforzare il suo posizionamento in Europa. “Torinodanza EXTRA” comincerà il 28 novembre con la prima nazionale di “Taverna Miresia” di Mario Banushi, per proseguire il 13 marzo con “Coup Fatal” di Alain Platel, il 17 maggio con “Suspended Chorus” di Silvia Gribaudi, il 3 giugno con “Works and Days” del collettivo belga FC Bergman. “Suspended Chorus”, nuovo lavoro di Silvia Gribaudi, è un assolo, un tempo performativo nato dal bisogno di rinnovare il proprio dialogo con il pubblico e riflettere sul modo in cui guardiamo il corpo altrui e su come possiamo rivoluzionare il nostro sguardo. Attraverso immagini e movimento, la coreografa e performer porta al limite dello sforzo il suo corpo cinquantenne per rivelare un flusso dinamico che va oltre il cambiamento legato all’età. Il progetto nasce dallo studio di pioniere della danza come Isadora Duncan, Anna Pavlova e Pina Baush ed esplora i desideri che muovono i ...

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La Danza di Isadora Duncan rivive all’Auditorium del Vittoriale

Il palcoscenico dell’Auditorium del Vittoriale degli Italiani ospiterà il prossimo 8 giugno la grande danza in arrivo da New York: “Gabriele d’Annunzio & Isadora Duncan: il fuoco della vita”. Lo spettacolo – che vuole rievocare le atmosfere proprie dell’epoca in cui lo stesso Gabriele d’Annunzio, l’attrice Eleonora Duse e la ballerina Isadora Duncan rinnovarono radicalmente le rispettive arti con originalità e creatività – vedrà protagonisti i ballerini dell’Istituto Internazionale Isadora Duncan – IDII Jeanne Bresciani – direttore artistico dell’Istituto e oggi riconosciuta internazionalmente come danzatrice solista, coreografa, didatta della teoria, maestra d’assoluta autorità nelle esecuzioni del repertorio artistico Duncan – e gli artisti dell’IDII porteranno in scena autentiche coreografie di Isadora Duncan e altre ideate dalla Bresciani, nel peculiare stile ispirato alla grande danzatrice statunitense Lo spettacolo si svilupperà sugli accordi sonori di Gluck, Chopin, Wagner, Brahms, Scriabin, Saint-Saëns e Vangelis. Lo spettacolo è gratuito su invito, fino ad esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni si prega di scrivere a sophieoeustache@gmail.com Isadora Duncan (1877-1927), ispirandosi alla plasticità dell’arte greca, alla potenza della natura, all’intensità sentimentale della musica, ha influito in modo sostanziale e potente nell’innovare l’arte della danza creando una concezione teatrale improntata da un fluire dei movimenti corporei in base a tecniche nuove, ...

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Il ritmo della danza: armonia, completezza e qualità di movimento

Musica e teatro hanno svolto un ruolo importante nell’evoluzione della danza, diventandone parte integrante. La parola greca mousikē, per esempio, si riferisce alla musica, alla poesia e alla danza come a un’unica forma, riflesso della relazione indissolubile tra queste tre arti. Anche dove la danza è percepita come una forma d’arte indipendente, la maggior parte della coreografia è ancora accompagnata da uno o più di questi elementi. Gli effetti sonori possono chiarire e acuire l’effetto drammatico di un movimento, e possono aiutare lo spettatore a percepire pienamente le qualità estetiche del gesto. La stretta correlazione tra danza e musica nasce dal fatto che entrambe sono organizzate secondo schemi ritmici. Quindi, il ritmo musicale può essere utilizzato per enfatizzare i passi, l’armonia dei movimenti, per aiutare i ballerini a danzare in sincrono e stimolare le emozioni in chi danza e nel pubblico. Alcuni coreografi nella seconda metà del XX secolo, tuttavia, hanno lavorato in modo tale che musica e danza rimanessero completamente indipendenti l’una dall’altra. Uno dei maggiori esponenti della Modern Dance americana Merce Cunningham ha creato coreografie prive di suono. L’artista riteneva, infatti, che un’eccessiva correlazione tra danza e musica non avrebbe aiutato il pubblico a percepire le due forme ...

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Isadora Duncan

Isadora Duncan, la fondatrice della danza moderna che morì strangolata da una sciarpa

Cosa rende un essere umano alla stregua di un mito? Sicuramente una vita straordinaria che, se unita ad una fine tragica, non fa che accrescere l’oblio al di là della morte. Ed Isadora Duncan può essere considerata una figura davvero leggendaria. E’ l’artefice di una radicale rottura nei confronti della danza accademica e tra le prime interpreti della danza moderna. Abolisce nei propri spettacoli le scarpette da punta, che considera innaturali, danzando a piedi nudi, e gli artificiosi costumi indossati dalle ballerine del XIX secolo, come il tutù, preferendo indossare abiti semplici e leggeri, che ricordano il peplo dell’antica Grecia. Scelte davvero di rottura per l’epoca, che si coniugano con l’esigenza di favorire la libertà e l’espressività dei movimenti. Isadora Duncan: una vita sempre al limite Angela Isadora Duncan nasce a San Francisco il 27 maggio del 1877. Il padre abbandona la famiglia quando ha soltanto tre anni. La Dunkan trascorre gli anni dell’infanzia tra le note dei brani di musica classica, suonati dalla madre, insegnante di pianoforte. E’ educata fin da piccola allo spirito di libertà e d’indipendenza. Isadora Duncan ha un’esistenza movimentata, trascorsa in gran parte in Europa, alternando i successi artistici a delusioni personali ed eventi luttuosi, tra ...

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Danza e psiche: quale relazione?

Tutte le discipline che richiedono movimento fisico generano risultati immediati ma momentanei e non conducono a una trasformazione profonda ed emozionale, in quanto il loro effetto svanisce rapidamente con conseguente perdita dei benefici ottenuti. La danza va oltre, non è semplicemente attività fisica, espressione artistica o un sistema di comunicazione non verbale. Danzare rappresenta un raffinato strumento di benessere psicologico che interviene contemporaneamente su vari livelli, individuale, psichico e sociale. Generalmente, quando ci dedichiamo ad attività piacevoli, prendiamo consapevolezza di quanto esse influiscano positivamente sul nostro vissuto psicologico, lo stress si riduce, ci distraiamo dai pensieri negativi e nel complesso siamo più sereni e bendisposti verso gli altri. Tali attività contribuiscono dunque al processo di formazione della nostra identità che si articola in quattro componenti: identificazione, individuazione, imitazione e interiorizzazione. Nel primo caso, il soggetto ricerca il senso di appartenenza alla collettività con figure rispetto alle quali si sente uguale e con le quali condivide alcune caratteristiche. Nell’individuazione, al contrario, il soggetto fa riferimento alle peculiarità fisiche, morali e socio-familiari che lo distinguono dagli altri. Attraverso l’imitazione, l’individuo riproduce consciamente o inconsciamente alcuni modelli comportamentali dell’ambiente in cui si trova. Infine, tramite l’interiorizzazione, il soggetto crea un’immagine precisa di sé ...

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Frasi di danza – Isadora Duncan – ispirazioni, riflessioni e passione

Ascoltate la musica dell’anima. Non sentite un essere interiore che si risveglia dentro? E’ per lui che la testa vi si drizza, che le braccia si sollevano, che camminate lentamente verso la luce. E questo risveglio è il primo passo della danza che concepisco io. Isadora Duncan (Tratto dal libro – DANZA aforismi e citazioni di Sara Zuccari – edito dalla Fondazione Léonide Massine) www.giornaledelladanza.com

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Danzare la rivoluzione Isadora Duncan e le arti figurative in Italia

Isadora Duncan Arriva al Mart l’attesa mostra dedicata alla danzatrice americana e icona culturale Isadora Duncan (1877-1927). Ribelle e carismatica, vera e propria diva, superò i canoni del balletto romantico in favore di un’autonomia di stili e tecniche. Centrali nel percorso espositivo sono il tema della liberazione del corpo femminile, l’influenza esercitata da Duncan nel contesto culturale del primo Novecento e il suo legame con l’Italia. Isadora Duncan Presenti in mostra numerosi grandi artisti che la rappresentarono o che ne furono ispirati: Rodin, Nomellini, Bourdelle, von Stuck, Zandomeneghi, Sartorio, Bistolfi, Baccarini, De Carolis, Chini, Cambellotti, Nonni, Boccioni, Depero, Severini, Casorati, Campigli, Sironi, Raphaël, Gio Ponti, Romanelli. Isadora Duncan Giovedì 17 ottobre  ore 12Anteprima riservata alla stampaInterverrannoVittorio Sgarbi, Presidente Gianfranco Maraniello, DirettoreMaria Flora Giubilei e Carlo Sisi, Curatoriaccrediti entro martedì 15 ottobre a press@mart.tn.it ore 18Presentazione al pubblicoInterverrannoVittorio Sgarbi, Presidente Gianfranco Maraniello, DirettoreMaria Flora Giubilei e Carlo Sisi, Curatoriingresso libero fino esaurimento postiore 19Inaugurazioneingresso libero Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com

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Bolzano Danza 2019: “Wanderer”

Gauthier Dance ©Regina Brocke Non sono molti i festival di danza contemporanea che possono vantare 35 edizioni ininterrotte. Bolzano Danza, organizzato dalla Fondazione Haydn di Bolzano e Trento, è tra questi, e tanto orgoglioso della sua storia quanto proiettato al futuro, riafferma la sua unicità presentando un’edizione ricca di sorprese che renderà lo spettatore un ‘viandante’ del tempo presente dal 12 al 26 luglio 2019. Wanderer il titolo dato al cartellone 2019 dal direttore artistico Emanuele Masi, affiancato dal guest curator della sezione Outdoor Rachid Ouramdane. Insieme ridisegnano la mappa di Bolzano attraverso la danza contemporanea, le sue infinite declinazioni, la sua storia, la sua capacità inclusiva e gli intrecci con altre arti: la musica in primis, eseguita dal vivo in molti spettacoli in programma, ma anche il nouveau cirque e le arti visive. Partendo da “Winterreise” che il coreografo Angelin Preljocaj traspone in danza nello spettacolo d’apertura ‒ spiega Emanuele Masi ‒ abbiamo scelto la figura del viandante romantico come emblema di questa edizione. Gli spettacoli presentati al Teatro Comunale, così come la sezione Outdoor, percorrono in direzioni diverse i possibili sentieri di un Wanderer, che – – come nel mito letterario – compie un viaggio in primo luogo ...

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