Uno show spettacolare con “We call it Ballet” presso l’Auditorium San Fedele di Milano. Il racconto senza tempo della “Bella Addormentata” prende vita come mai prima d’ora, con una narrazione espressiva, danze impeccabili e costumi che scintillano con luci fosforescenti. Cinque straordinari ballerini illuminano il palcoscenico con la loro grazia eterea e la loro abilità tecnica. I costumi fosforescenti creano uno straordinario gioco di luci, dando vita alla storia. Un classico amato, “La Bella Addormentata”, reinventato in tutto il suo splendore. L’arte tradizionale si fonde con la tecnologia moderna in uno spettacolo di danza apprezzabile da tutti. Una “Bella Addormentata” come mai prima d’ora in questo spettacolo di danza e luci. Il balletto classico e la tecnologia moderna si uniscono per creare un capolavoro artistico singolare, dove i ballerini illuminano letteralmente il palcoscenico con coreografie scintillanti e costumi fosforescenti. Il racconto senza tempo della principessa risvegliata dal bacio del suo vero amore prende vita in uno spettacolo visivamente sorprendente, mentre perfette pirouette e salti mozzafiato sprigionano un caleidoscopio di colori sul palcoscenico. È una produzione che supera la tradizione, portando lo spettatore in un viaggio oltre l’immaginazione. “La bella addormentata” originariamente è il secondo, per cronologia di composizione, dei tre balletti di Pëtr Il’ič Čajkovskij. ...
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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata
“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...
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