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Tag Archives: John Cranko

Il direttore e coreografo Renato Zanella “allo specchio”

Il balletto classico preferito? La Bella addormentata. Il balletto contemporaneo prediletto? Le Parc di Angelin Preljocaj. Il Teatro del cuore? L’Opera di Vienna. Un romanzo da trasformare in balletto? Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Dogville di Lars von Trier. Il costume di scena indossato che hai preferito? Principe Gremin in Onegin. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Aram Il’ič Chačaturjan per Spartacus. Il film di danza irrinunciabile? White Nights diretto da Taylor Hackford con Michail Baryšnikov. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Paolo Bortoluzzi e Luciana Savignano. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Tebaldo. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? John Cranko. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Fammi donna! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Pratica, pratica, pratica. Come ti vedi oggi allo specchio? Un artista che ne ha viste tante… Michele Olivieri Foto di Darja Stras Tisu www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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“Romeo e Giulietta” con il Balletto del Teatro Nazionale di Praga

Nuovamente ospite, dal 6 al 14 dicembre 2025, al Teatro Regio di Torino dopo La bella addormentata di Čajkovskij andata in scena nel 2023, il Balletto del Teatro Nazionale di Praga porta sul palco Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev. Alla compagnia ceca, composta da danzatori di diciotto nazionalità diverse, è richiesto di dare corpo ad un’ampia varietà di sentimenti, dall’aggressività alla tenerezza, seguendo i ritmi della ricchissima partitura, coreografata da Leonid Lavrovskij. La struttura musicale del balletto accosta in pannelli policromi, dai colori accesi come un’iconostasi ortodossa, scene e personaggi della tragedia di William Shakespeare. Romeo e Giulietta sarebbe dovuto andare in scena per la prima volta al Teatro Bol’šoj di Mosca, ma una serie di contrasti tra Sergej Prokof’ev e il teatro sovietico fecero sì che il balletto vide la luce a Brno, non lontano da Praga, nel 1938. Inizialmente si pensò ad un lieto fine, con la scusa dell’impossibilità di mettere in danza il momento della morte, cosa che infine Sergej Prokof’ev si risolse di attuare: l’esito fu mirabile, grazie alle qualità visive della sua scrittura musicale, che spinsero in quello stesso anno Ėjzenštejn a collaborare con lui. In effetti Prokof’ev arrivò qui ad una sintesi delle ...

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Imperdibile masterclass per i docenti tenuta da Oriella Dorella

La Masterclass votata all’insegnamento della danza classica accademica tenuta dall’étoile scaligera Oriella Dorella gode di un indirizzo didattico che mediante l’approfondimento cattedratico, sia teorico che pratico, offre ai docenti le dovute competenze di eccellente livello nella pedagogia applicata alla disciplina coreutica. La lezione della durata di una giornata (dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dopo la pausa pranzo dalle ore 14.30 alle ore 16.30) si svolgerà il 1° novembre 2025 presso la palestra di Vignale Monferrato (in provincia di Alessandria) nell’ambito dello storico Festival Internazionale “Vignale in Danza”, con l’intento di fornire agli insegnanti una revisione ampia e articolata, consentendo di analizzare la metodologia acquisita in tanti anni di onorata esperienza dalla Signora Dorella al fianco dei più celebri maestri internazionali. Mediante un percorso conviviale pensato appositamente per l’occasione (a numero limitato dove è necessario prenotarsi in tempo utile tramite la segreteria) Oriella Dorella assegnerà consigli e risponderà a domande sullo svolgimento della lezione rivolta all’apprendimento alla “sbarra” e al “centro”, alla competenza del ruolo di maestro/a, all’espressività, alla musicalità, all’interiorizzazione emotiva del gesto, alla filosofia della preparazione, all’approccio educativo dove l’aspetto tecnico rimane primario ma vincolato ad un cammino consapevole verso l’arte e il palcoscenico. Il corso di ...

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Il Direttore Artistico Thomas Edur “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? Non lo so… Il Teatro del cuore? London Coliseum. Un romanzo da trasformare in balletto? Qualcuno volò sul nido del cuculo di Ken Kesey. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Psycho di Alfred Hitchcock. Il costume di scena indossato che hai preferito? Seeping beauty di Derek Deane, Royal Albert Hall. Credo che i costumi fossero di Roberta Guidi Di Bagno e realizzati dalla migliore sarta al mondo. Jane era il suo nome, se non ricordo male. Ho indossato molti bei costumi durante la mia carriera, ma questo era qualcosa di diverso, come una seconda pelle. Quale colore associ alla danza? Verde pino. Che profumo ha la danza? Come il pane appena sfornato. La musica più bella scritta per balletto? Il lago dei cigni di Čajkovskij. Il film di danza irrinunciabile? White nights. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Mikhail Baryshnikov e Natalia Makarova. Il tuo “passo di danza” preferito? Entrelacé soubresaut. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Nessuno. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? John Cranko e Sir. Kenneth Macmillan. Tornando indietro, se ...

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Il Direttore Jan Broeckx “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Romeo e Giulietta di Cranko. Il balletto contemporaneo prediletto? Minus 16 di Ohad Naharin. Il Teatro del cuore? Bayerisches Nationaltheater. Un romanzo da trasformare in balletto? Gone with the wind. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Singing in the rain. Il costume di scena indossato che hai preferito? Romeo (versione di Cranko). Quale colore associ alla danza? Tanti… ogni movimento possiede un colore differente. Che profumo ha la danza? Tanti… stesso discorso del colore. La musica più bella scritta per balletto? Romeo e Giulietta di Prokofiev. Il film di danza irrinunciabile? White nights. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Vladimir Vasiliev ed Ekaterina Maximova. Il tuo “passo di danza” preferito? Temps leve (molto difficile da eseguire correttamente). Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Frollo. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Roland Petit. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Quasi non c’è più l’aspetto artistico nella danza, si danza solo tecnicamente senza veri sentimenti… Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Necessaria, difficile, da continuare sempre. Come ti vedi oggi allo specchio? Invecchiato ma ...

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La prima ballerina Rachele Buriassi “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? Wings of wax di Kylian. Il Teatro del cuore? Tutti i teatri dove ballo mi rimangono nel cuore. Un romanzo da trasformare in balletto? Tutti i migliori sono già stati fatti. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Il pianista. Il costume di scena indossato che hai preferito? La Dama delle Camelie. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? Il profumo che associo alla danza è quello dei teatri, del legno, delle punte e dei costumi. La musica più bella scritta per balletto? Il lago dei cigni di Tchaikovsky. Il film di danza irrinunciabile? White nights. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Baryshnikov e Makarova. Il tuo “passo di danza” preferito? Tutti i grandi salti. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Kitri. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? John Cranko. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie, Le direi grazie! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Sacrificio, persistenza, amore. Come ti vedi oggi allo specchio? Una ballerina felice, libera e soddisfatta. ...

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L’étoile Oriella Dorella “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? Lo Schiaccianoci. Il balletto contemporaneo prediletto? La Nona di Maurice Béjart. Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala di Milano e l’Arena di Verona. Un romanzo da trasformare in balletto? Il romanzo ispirato al film “E.T. L’extra-terrestre” scritto da William Kotzwinkle per un balletto dedicato ai ragazzi. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? The Danish Girl. Il costume di scena indossato che hai preferito? Gelsomina. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? L’odore della pece. La musica più bella scritta per balletto? Quelle composte da Nino Rota. Il film di danza irrinunciabile? Il sole a mezzanotte con Mikhail Baryshnikov. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Pina Bausch. Il tuo “passo di danza” preferito? Legato. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Caterina dal balletto di John Cranko “La bisbetica domata” con un bel Petruccio… Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Non riesco a trovarne solo uno, ma la storia del balletto ha visto grandi personalità come Roland Petit, Maurice Béjart senza scordare “le svolte” coreografiche impresse da Rudolf Nureyev. Tornando indietro, ...

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Onegin, il dramma in danza di John Cranko al Teatro di San Carlo

La Stagione di Danza 2024-2025 del Teatro di San Carlo prosegue con Onegin, il dramma in danza ispirato al romanzo in versi di Aleksandr Puškin, nella versione di John Cranko. La supervisione coreografica è di Reid Anderson-Graefe, già Direttore dello Stuttgart Ballet che ne custodisce l’eredità artistica, affiancato da Jane Bourne per la messa in scena. L’allestimento vede le scene e i costumi di Elisabeth Dalton riprodotti da Steen Bjarke, anche light designer, e Diana Eckmann. Le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, rielaborate da Kurt-Heinz Stolze, verranno eseguite dall’Orchestra del Teatro di San Carlo diretta da Martin Yates. Prima rappresentazione in calendario giovedì 26 giugno alle ore 20:00. Onegin sarà in scena per sei repliche, fino a giovedì 3 luglio. Impegnati Étoiles, Solisti e Corpo di Ballo del Lirico di Napoli, sotto la direzione di Clotilde Vayer. I protagonisti, Onegin e Tatjana, vedranno l’alternarsi di tre coppie: Danilo Notaro e Claudia D’Antonio danzeranno il 26 giugno e il 3 luglio. Per le recite del 27 giugno e del 1 luglio, interpreteranno i due ruoli Alessandro Staiano e Anna Chiara Amirante. Stanislao Capissi e Luisa Ieluzzi, infine, saranno sul palcoscenico il 29 giugno e il 2 luglio. Creato nel 1965 per ...

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“Les Étoiles pour homme” di Daniele Cipriani al Ravenna Festival

Les Étoiles pour homme, che chiuderà il Ravenna Festival il 13 luglio al Palazzo Mauro De André (ore 21,30) lancia un guanto di sfida a George Balanchine che sosteneva che Il balletto è donna! A dispetto di quanto asseriva il grande coreografo, i protagonisti di questo gala internazionale di danza, con la direzione artistica di Daniele Cipriani si declinano tutti al maschile. Con un titolo che prende in prestito la descrizione usata comunemente nel branding dei profumi: pour homme, e con qualche goccia di spirito (in tutti i sensi), questa edizione speciale – un progetto in esclusiva per il Ravenna Festival – inonderà la platea di un bouquet molto particolare in cui la nota olfattiva dominante sarà la danza maschile e il suo seducente accordo tra forza e grazia. Calcheranno il palcoscenico la stella internazionale Sergio Bernal (Sergio Bernal Dance Company), Davide Dato (Opera di Stato di Vienna), Lloyd Knight (Martha Graham Dance Company), Matteo Miccini e David Moore (Balletto di Stoccarda), i poeti della danza Sasha Riva e Simone Repele (Riva&Repele), nonché la “divina” Tatianna Youbetyabootskaya (al secolo Andrea Fabbri, unico danzatore italiano della troupe en travesti Les Ballets Trockadero de Monte-Carlo). Con loro, i danzatori della MM Contemporary ...

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Omaggio ad Amedeo Amodio tra docufilm e premio alla carriera

Il 2 luglio, alle ore 17 nella Sala del Refettorio, Biblioteca della Camera dei deputati “Nilde Iotti”, si terrà l’omaggio ad Amedeo Amodio con il saluto di Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera dei deputati, e Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura. Saranno presenti personalità del mondo della danza e dello spettacolo. In tale occasione Amodio, fra i maggiori esponenti italiani dell’arte coreutica del nostro tempo, parlerà della sua vita e carriera con la giornalista Baba Richerme e verrà presentato in anteprima il docufilm Amedeo Amodio – Il segno in movimento della regista Antonella Giovampietro. Il film, una riflessione sulla creatività, raccoglie i ricordi del Maestro, il quale si è espresso attraverso diverse arti (tra cui disegno e pittura, e anche il cinema, dove lo ritroviamo attore nelle pellicole di Liliana Cavani). La danza lui la “disegna”, e non solo con schizzi e bozzetti su fogli e taccuini ma, prima ancora, in quella visione immaginativa che solo i grandi artisti hanno: la idea, ovvero, Il segno in movimento. Ascoltarlo, mentre nel film scartabella tra vecchie foto, sarà come ascoltare un libro di storia del teatro e dello spettacolo, illustrato da filmati di lavori interpretati o firmati da lui. Se alcuni balletti ...

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