Abbiamo già parlato la scorsa settimana di Teatri di Vita di Bologna e della loro scelta di commemorare la Prima Guerra Mondiale con la rassegna interna alla stagione 2014/2015 Danze di pace dal fronte orientale (ovvio l’eco al romanzo “Niente di nuovo sul fronte occidentale” di Remarque), non solo in occasione delle commemorazioni, ma proprio nei giorni in cui su questo fronte orientale si acuiscono e si distendono nel giro di pochissimo tempo le tensioni politiche e militari. Dal fronte orientale sono state scelte dunque quattro compagnie, due già esibitesi in questo mese di novembre: il performer polacco Karol Tyminski ha presentato a inizio mese Doll House, un percorso sulla costruzione dell’identità, e ha chiuso novembre l’ucraino MOST Dance Project (di cui appunto ci eravamo occupati) che ha raccontato lo smarrimento davanti alla frantumazione creata dalla guerra civile. Proseguono il percorso sul fronte orientale in dicembre le compagnie di Olga Pona, dalla Russia e del Karakuli Dance Theatre, dalla Bielorussia. Il 4 e 5 dicembre va in scena il primo appuntamento con il Karakuli Dance Theatre di Olga Labovkina, coreografa diplomata all’Accademia Vaganova di San Pietroburgo, fondatrice della compagnia, e artista apprezzata sulla scena russa e in generale dell’Europa dell’Est, ...
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