Il balletto Cipollino nasce negli anni ‘50, ispirato al racconto per ragazzi di Gianni Rodari, Le avventure di Cipollino (pubblicato nel 1951). L’opera di Rodari, già molto popolare in Italia e nell’Europa dell’Est, offriva un materiale ricco per la danza: personaggi vivaci, situazioni allegoriche e temi sociali universali come giustizia e uguaglianza. La prima trasposizione in balletto fu curata in Unione Sovietica, dove il compositore Karen Khachaturian, nipote di Aram Khachaturian, scrisse una partitura vivace e teatrale, adatta ai giovani interpreti ma sufficientemente sofisticata per un pubblico adulto. La coreografia originale fu affidata a Genrikh Mayorov, che riuscì a trasformare la fiaba in una narrazione scenica con dinamiche di gruppo, duetti e momenti comici. Il balletto ebbe subito grande successo, soprattutto nei Paesi dell’Europa dell’Est, dove l’allegoria di Cipollino come piccolo che sfida il potente risuonava con il pubblico. La storia attraversò rapidamente i confini e approdò anche in Italia, dove continuò ad essere rappresentata come spettacolo per bambini e ragazzi, spesso in scuole di danza o teatri di provincia, mantenendo intatta la sua forza narrativa e il fascino visivo. La trama racconta di Cipollino che vive in un mondo dove il potere è esercitato ingiustamente dal Principe Limone e ...
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