La Sylphide ripresa dal Maestro CoreografoPaul Chalmer. Il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma con i suoi primi ballerini e soliti, diretti da Eleonora Abbagnato, è al Łódź Ballet Festival il 16 e il 17 maggiocon il balletto La Sylphide ripresa dal Maestro CoreografoPaul Chalmer. Il Sovrintendente Carlo Fuortes in occasione della prossima partenza del Balletto del Teatro dell’Opera di Roma per la Polonia si riconosce “entusiasta per questa nuova avventura dei nostri tersicorei in Europa. Il livello e la qualità delle nostre produzioni ballettistiche sono in continua ascesa e come tali in grado di richiamare l’attenzione della programmazione culturale d’oltralpe ”. La Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato aggiunge che “la Compagnia è pronta per muoversi in contesti europei ed internazionali, e partecipare a Festival come quello di Łódź che quest’anno celebra i suoi primi 25 anni di attività. La Sylphide è un titolo importante del nostro repertorio e Paul Chalmer un vero esperto a cui affidare questa nuova sfida”. La Sylphide è il ballet blanc per eccellenza, capostipite del balletto romantico che ancora oggi conserva inalterato il suo fascino, tanto da essere uno dei classici più rappresentati dalle compagnie di tutto il mondo. Questo balletto segna una vera e propria rivoluzione nella tecnica e nello stile: per la prima volta la ...
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GD Web TV: La Sylphide – English National Ballet
La compagnia britannica English National Ballet porta in scena uno dei capolavori più importanti del patrimonio della danza classica: La Sylphide. In questo video, Frank Andersen ne descrive le caratteristiche principali. www.giornaledelladanza.com Foto di Laurent Liotardo
Read More »Storia della danza in Occidente. Il Settecento e l’Ottocento di Flavia Pappacena
La fortunata trilogia Storia della danza in Occidente, curata dalla casa editrice Gremese, conferma il suo elevato spessore culturale anche con la seconda pubblicazione: Il Settecento e l’Ottocento di Flavia Pappacena. Il piano dell’opera concepito dalla nota casa editrice romana prevede tre fondamentali volumi firmati da tre illustri esperti e cultori della materia coreutica: Ornella Di Tondo, Flavia Pappacena e Alessandro Pontremoli. Tutti e tre hanno profuso largo e scrupoloso impegno nell’approntare una ricostruzione diacronica della storia della danza e del balletto dall’antichità ai giorni nostri, suddividendosi l’ambizioso progetto in tre fondamentali quadri storiografici. Il secondo quadro storiografico, riguardante gli sviluppi della storia della danza intervenuti nei secoli XVIII e XIX, è stato affidato alla penna magistrale di Flavia Pappacena. Professore di Teoria ed Estetica della danza dal 1974 al 2012 presso l’Accademia Nazionale di Danza, e dal 2006 al 2014 presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Sapienza, dal 1984 dirige la sezione danza della collana Biblioteca delle Arti ideata dalla Gremese, dal 1993 la rivista di ricerca Chorégraphie e dal 1998 è autrice di numerosi saggi a carattere storico e teorico. L’impianto complessivo del volume, come emerge in maniera particolarmente evidente dall’indice iniziale, segue un rigoroso criterio ...
Read More »GD Web TV: Il NYC Ballet danza “La Sylphide”
Una storia di passione e amore, portata in scena dal New York City Ballet durante lo Spring Gala dello scorso 7 maggio. www.giornaledelladanza.com
Read More »La comparsa del tutù romantico
Tutù è un termine di origine francese ed indica un costume di scena indossato dalle danzatrici nel balletto classico. Nato nel 1832 con la SYLPHIDE (capostipite del balletto romantico), il tutù ha creato uno stile che ha segnato il mondo della danza per più di un secolo ed è ancora oggi la divisa tipica della ballerina “classica” . Esistono due principali tipi di tutù: il tutù lungo o romantico e il tutù corto o classico. La costruzione di entrambi si appoggia su un busto con baschina sulla quale vengono fissate le sovrapposizioni degli strati di tulle che devono rispettare dei calcoli matematici di sviluppo in funzione della lunghezza delle gambe della ballerina; questi strati di tulle,inoltre, hanno pesi e consistenze diverse: dall’estrema leggerezza di quelli del tutù romantico alla solidità e rigidità di quelli del tutù classico. Ciò che differenzia in maniera netta le due tipologie di costume è la lunghezza della gonna, la quale, mentre nel periodo romantico va dal ginocchio alla caviglia, alla fine del diciannovesimo secolo si accorcia notevolmente fino ad assumere la forma di un disco sopra le anche della ballerina. Il busto, al contrario, non subisce variazioni: è confezionato in tela ed è rinforzato con ...
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