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La Bella di Nureyev tra classicismo, rigore e identità [RECENSIONE]

Aprire la stagione di Balletto 2025/2026 del Teatro alla Scala con La Bella Addormentata nel bosco nella versione di Rudolf Nureyev significa ribadire una concezione alta e non ornamentale del repertorio classico. La Bella nureyeviana, creata nel 1989 per l’Opéra di Parigi, resta una delle versioni più complesse e intellettualmente strutturate del capolavoro di Petipa e Čajkovskij: un balletto che chiede non solo brillantezza tecnica, ma una profonda consapevolezza stilistica e drammaturgica. Il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, diretto da Frédéric Olivieri, dimostra di possedere tutti gli strumenti necessari per affrontare questa sfida, restituendo una lettura solida, coerente e complessivamente convincente. La versione di Nureyev si fonda su una fedeltà rigorosa alla struttura petipaiana, ma ne riorganizza i pesi interni. Il principe Désiré diventa centro narrativo e simbolico del balletto; la Fata dei Lillà assume il ruolo di figura regolatrice del tempo e del destino; il Corpo di Ballo si trasforma in una vera forza drammaturgica. La scrittura coreografica si fa più densa, le transizioni più elaborate, la richiesta tecnica più stringente. La ripresa scaligera, curata da Laurent Novis con attenzione meticolosa e profonda conoscenza dello stile, contribuisce in modo decisivo alla fedeltà e alla solidità della ripresa ...

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Alla Scala le architetture coreografiche di William Forsythe

Dopo il Trittico Lander/Kylian/Béjart il viaggio tecnico e artistico che ha coinvolto danzatori e pubblico nella creatività dei maestri del Novecento proseguirà con Serata William Forsythe – The Blake Works, che nel 2023 ha visto il Corpo di Ballo scaligero diventare parte dello sviluppo creativo del grande coreografo. Dall’11 al 29 novembre l’attesissimo ritorno di questa produzione vedrà la Compagnia diretta da Frédéric Olivieri rinnovare in scena lo straordinario entusiasmo di due anni fa caratterizzato da un profondo senso di libertà, dinamismo e gioia nel superamento dei propri limiti che tutti gli artisti riconoscono nel lavoro fatto con Forsythe. A coronamento del suo progetto di esplorazione nel tessuto musicale del compositore britannico James Blake, iniziato nel 2016, William Forsythe ha destinato nel 2023 al Balletto scaligero la prima versione completa di questo lavoro, in una nuova e inedita serata. Dopo aver rappresentato nel corso delle passate Stagioni alcuni dei suoi più famosi pezzi storici, il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala è diventato protagonista di una nuova avventura creativa, una completa immersione nello stile di Forsythe che ha portato in scena le architetture coreografiche di Prologue, The Barre Project e Blake Works I. Proprio con Blake Works I, creato ...

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Balletti nell’arte coreografica: La Sylphide

La Syplhide è il primo balletto danzato interamente sulle punte. Il tutù ha dato vita ad uno stile che ha contrassegnato l’arte coreutica per più di un secolo, e continua ancora oggi a definire al meglio il tradizionale canone della ballerina classica accademica. Questo costume fu creato da Eugène Lamy. Con l’introduzione del tutù “La Sylphide” diventa il capostipite dei “ballets blancs” segnando in assoluto lo stile Romantico, nel quale dominano personaggi fantastici ed eterei, portati in scena ben appunto con i costumi bianchi in tulle. Il libretto reca la firma di Adolphe Nourrit e, nella prima versione la musica fu composta da Jean Schneitzhöeffer, su coreografia di Filippo Taglioni. Il balletto condensa tutta la poesia tipica del “movimento romantico” nato nella prima metà del XIX secolo che influenzò l’arte, la letteratura, la musica e naturalmente l’arte di Tersicore. James, un contadino scozzese, sta per sposare una contadina che si chiama Effie. Una Silfide, uno spirito alato dei boschi, si innamora di lui il giorno del matrimonio. Si rende visibile a James che si innamora a sua volta di lei e cerca di trattenerla, ma lei sfugge attraverso il camino. Entrano numerosi amici, la sua fidanzata, e la madre di ...

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Alessandra Ferri, “Giulietta è il sole! Sorgi, o bell’astro”  

Romeo (analizzando le parole usate nel titolo di questo articolo) paragona Giulietta al sole che sorge, mentre si affaccia alla finestra… In omaggio ai sessant’anni di Alessandra Ferri, prima ballerina assoluta, una delle più acclamate interpreti di danza classica e di questo ruolo shakesperiano, Rai Cultura ha proposto la registrazione dal Teatro alla Scala di “Romeo e Giulietta” nell’allestimento del 2000 con la coreografia in tre atti di Kenneth MacMillan. Al fianco della Ferri, Angel Corella e il Corpo di Ballo scaligero con la partecipazione degli allievi della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, e la direzione d’Orchestra di David Garforth (che ha dimostrato una solida conoscenza del linguaggio musicale di Prokof’ev), le maestose scene di Ezio Frigerio che dilatano il fascino dello spettacolo, i preziosi e sontuosi costumi di Franca Squarciapino. Nel cast gli ottimi scaligeri Michele Villanova (Mercuzio), Gianni Ghisleni (Tebaldo), Alessandro Grillo (Benvolio), Bryan Hewison (Paride), Matteo Buongiorno (Lord Capuleti), Bruna Radice (Lady Capuleti), Danilo Tapiletti (Duca), Flavia Vallone (Rosalinda), Laura Costa (Nutrice), Sergio Sanvito (Frate Lorenzo), Maurizio Licitra (solista Mandolino), Sabrina Brazzo (prima zingara), Beatrice Carbone (seconda zingara), Raffaella Benaglia (terza zingara), Maurizio Tamellini (Lord Montecchi), Roberta Voltolina (Lady Montecchi), Piera Pedretti (una dama), Camillo ...

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Applausi, ovazioni e grande successo per il “Gala Fracci” alla Scala [RECENSIONE]

Carla Fracci è stata una delle ballerine più celebri e amate del ventesimo secolo. Nata a Milano il 20 agosto 1936, ha iniziato la sua carriera alla autorevole Scuola di Ballo del Teatro alla Scala sotto l’attenta guida di Edda Martignoni, Paolina Giussani, Vera Volkova ed Esmée Bulnes, diplomandosi nel 1954, diventando prima ballerina nel 1958 ed in seguito étoile. Nel 1981 il “New York Times” la definì a ragion veduta “prima ballerina assoluta” (titolo assegnato in passato solamente alle più grandi, tra cui Pierina Legnani, Mathilde Kschessinska, Alicia Markova, Galina Ulanova, Alicia Alonso, Maya Plisetskaya, Eva Evdokimova, Margot Fonteyn, Alessandra Ferri, Yvette Chauviré e poche altre). La sua interpretazione di “Giselle” è considerata ancora oggi leggendaria e ha reso il balletto romantico per eccellenza un simbolo della sua nobile arte. La Fracci è stata una figura chiave, lavorando con compagnie di fama mondiale e collaborando con alcuni dei più grandi ballerini della sua epoca, come Rudolf Nureyev, Eric Bruhn, Vladimir Vasiliev, Paolo Bortoluzzi, Roberto Fascilla, Gheorghe Iancu (presente in platea al Gala), Mario Pistoni, Patrick Dupond, Andris Liepa e Mikhail Baryshnikov. La sua vita è stata un’espressione di grazia, talento e dedizione, che ha lasciato un’impronta indelebile. La sua ...

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