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Tag Archives: Liliana Cosi

Appuntamento imperdibile con “La danza dietro il sipario” [RECENSIONE]

Ospitata in uno dei Musei più belli di Milano, quello del Teatro alla Scala diretto da Donatella Brunazzi, con i suoi incredibili cimeli legati al tempio del Piermarini declinati sulle nove muse rappresentanti l’ideale supremo dell’Arte, la Mostra Lo sguardo nascosto a cura di Paola Calvetti e Livia Corbò nell’allestimento di Margherita Palli con le evocative fotografie di Gérard Uféras (Chevalier de l’Ordre des Art et des Lettres) affascina per i molteplici dettagli da esplorare. L’uso della luce, degli spazi, l’atmosfera, il collocamento e il percorso che abbraccia anche lo scenografico Ridotto Toscanini completa ogni affioramento. Il grande fotografo parigino attraverso i numerosi scatti (prevalentemente in bianco e nero) distilla una riflessione sulla memoria storica, ma soprattutto sul presente tra distanza e connessione. Le immagini includono momenti in prova, attimi di intimità e raccoglimento, sorrisi, riposi, compartecipazioni, distensioni, nel trascorrere del tempo che ognuno dei ballerini e delle ballerine con i maître, i coreografi e il direttore appaiono dalle profondità dei sensi riflettendo su alcuni dei nostri ricordi. Ricordi che diventano riflessioni sulla vita dietro le quinte prima di affrontare le luci della ribalta, sulle relazioni professionali e umane. Attimi importanti per molteplici aspetti della quotidianità. Uféras, in punta di piedi, ...

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Romeo e Giulietta (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

La tragedia dei due innamorati di Verona, scritta da William Shakespeare nel 1593, è una grande storia d’amore diventata eterna e trasposta in musica da uno dei più talentuosi compositori vissuti nel periodo sovietico, Sergej Sergeevič Prokof’ev. Basti pensare che nel 1914 si diplomò al Conservatorio con i voti più alti, vincendo il premio “Anton Rubinstein” come miglior allievo di pianoforte. Partì per un viaggio a Londra, dove conobbe, tra gli altri Claude Debussy, Maurice Ravel, Richard Strauss e in particolare Sergej Diaghilev (fondatore dei “Ballets Russes) nel 1912 mentre assisteva agli spettacoli di danza “L’uccello di fuoco”, “Petruskha” e “Dafni e Cloe”. Fu proprio su richiesta di Diaghilev che iniziò a comporre il suo primo balletto dal titolo “Ala e Lollij” su testo di Serghei Gorodecki. Nel 1915 Prokof’ev incontrò nuovamente Diaghilev a Roma e gli sottopose la partitura (ricca di ritmi selvaggi tanto da rimandare a “La Sagra della Primavera” di Stravinsky). Il celebre impresario mosse diverse perplessità (soprattutto rivolte alla carente russicità melodica) e invitò Prokof’ev a scrivere la musica per un altro balletto tratto da una fiaba popolare russa dello scrittore Aleksandr Nikolaevič Afanas’ev. A differenza di “Ala e Lollij” che rimase incompiuto (venne poi rielaborato ...

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L’Accademia della Scala torna a “DanzainFiera” 2025

Dal 21 al 23 febbraio, Firenze torna a essere la capitale mondiale della danza con la 19ª edizione di Danzainfiera, l’evento tradizionalmente ospitato alla Fortezza da Basso che richiama professionisti di alto calibro ed appassionati del settore coreutico, per una kermesse ricca di spettacoli, audizioni, workshop e incontri. Anche l’Accademia Teatro alla Scala sarà fra i protagonisti di questa edizione con diverse attività, alcune delle quali già sold out. Registrano il tutto esaurito, infatti, i tre appuntamenti che animeranno la Sala della Scherma sabato 22 febbraio dalle 9.30 alle 14.30: lo stage riservato a danzatori fra i 15 e i 22 anni tenuto da Frédéric Olivieri, direttore del Dipartimento Danza dell’Accademia Teatro alla Scala, che dal 1° marzo tornerà a dirigere anche il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala; la lezione di danza classico-accademica rivolta a tersicorei in erba (11-14 anni; ore 11.15-12.45) e il workshop per insegnanti di danza (ore 13-14.30) che approfondisce I fondamenti della sbarra di un primo corso, affrontando la metodologia alla base dell’insegnamento della tecnica della sbarra, appuntamenti entrambi affidati ad Elisa Scala, docente della Scuola di Ballo scaligera, accompagnata da Misato Sasaki, maestro accompagnatore dell’Accademia. Ancora qualche possibilità, invece, per assistere venerdì 21 ...

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2024 un anno di danza e balletto

Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...

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Don Chisciotte: storia, personaggi, curiosità e trama

  Balletto amato per i suoi ricchi virtuosismi e per la tecnica accademica, il “Don Chisciotte”, prende spunto dal romanzo di Miguel de Cervantes “El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha”. È stato il primo dei “Grand ballets” di Marius Petipa a tema spagnolo (prima di questo titolo il celebre coreografo aveva creato altri balletti di matrice spagnola, ma il “Don Chisciotte” è risultato sicuramente il maggiore in termini di successo). Il soggiorno in Spagna del “più grande di tutti i maestri” come lo definì George Balanchine risale al periodo che lo vide ricoprire la posizione di primo ballerino al Teatro del Circo di Madrid. Questa carica gli aprì le porte dei salotti del XIX secolo e il suo approccio alla cultura ispanica che influenzerà alcune sue coreografie. La prima del balletto a Mosca diede inizio ad una lunga collaborazione tra Petipa e il compositore Aloisius Ludwig Minkus che sarebbe durata fino al 1886. Tuttavia, fu la ripresa del 1902 di Alexander Gorsky a costituire la base per tutte le produzioni moderne del “Don Chisciotte”.   “Don Chisciotte” è un toccante esempio di come la Spagna venga ritratta nei balletti con il suo turbine di danza d’insieme, nacchere, ventagli, ...

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Il lago dei cigni: storia, personaggi, curiosità e trama

  Balletto fantastico in tre atti e quattro scene, nel 1877 per la prima volta in assoluto venne portato in scena al Teatro Imperiale Bolshoi di Mosca con le coreografie firmate da Julius Wenzel Reisinger, il libretto di Vladimir Petrovic Begicev insieme a Vasil Fedorovich Geltzer (basato su una fiaba tedesca dal titolo “Der geraubte Schleier” di Jophann Karl August Musäus), con protagonisti Polina Karpakova, Vittore Gillert, Sergej Sokolov, Sergej Nikitin, Wilhelm Wanner, Olga Nikolayeva e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij senza ottenere successo tanto da essere ritirato dalle scene.   Nel 1894, al “Memorial Matinée” in omaggio a Čajkovskij da poco scomparso, venne riproposto solamente il secondo atto, riallestito per volere del direttore del Teatro Imperiale Mariinskij, che ne affidò la coreografia a Marius Petipa il quale lo diffuse al suo assistente Lev Ivanov. In seguito il tutto venne rielaborato dalla coppia Petipa/Ivanov, che per l’occasione superarono le loro rivalità e si divisero la stesura della coreografia: Lev Ivanov curò gli “atti bianchi” (II e IV atto) e Marius Petipa si occupò del I e del III atto, gli “atti neri”. Si divisero anche i divertissement del secondo atto: Petipa coreografò la danza spagnola e la mazurka, mentre ...

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Raymonda (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

Uno degli ultimi grandi titoli del glorioso periodo dei “Balletti Imperiali” ha visto la luce in tre atti e quattro scene, su musica di Aleksandr Konstantinovič Glazunov con la coreografia originale di Marius Petipa. Il libretto fu scritto dallo stesso Petipa insieme alla contessa Lydia Pashkova; le scene furono allestite da Oreste Allegri, Pyotr Lambin e Konstantin Ivanov. Rappresentato a San Pietroburgo per la prima volta dal “Balletto Imperiale” al Teatro Mariinskij il 19 gennaio 1898 con la direzione orchestrale di Riccardo Drigo vide interpreti d’eccezione Pierina Legnani (Raymonda), Sergej Legat (Jean de Brienne), Olga Preobrazhenskaya (Henriette), Claudia Kulichevskaya (Clemence), Nikolaj Legat (Béranger), Pavel Gerdt (Abderakhman), Georgy Kyaksht (Bernard) e Giuseppina Cecchetti (Contessa Sibilla). Il successo al debutto fu eccezionale, in gran parte a favore della Legnani (che nel secondo atto eseguì una straordinaria sequenza di “entrechats quatre done sur la pointe”), della coreografia di Petipa (l’argomento semplice servì a creare numerosi numeri di danza per mettere in luce le abilità e le capacità dei ballerini solisti) e della partitura di Glazunov (la cui affabile musica su temi aggraziati riecheggiò l’arte di Čajkovskij). Apoteosi dello stile di Marius Petipa, il balletto è una commistione di generi che non risente di ...

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Galà di Balletto “L’Arte di Marinel Stefanescu” a Reggio Emilia

“Il Nuovo Balletto Classico” in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, presenta lo spettacolo “L’Arte di Marinel Stefanescu”. L’evento organizzato per ricordare il grande Maestro, si terrà Martedì 15 ottobre 2024 al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia alle ore 20,30. Durante la serata verrà, inoltre, consegnato il premio alla carriera ad Eleonora Abbagnato, étoile dell’Opéra di Parigi, Direttrice del Teatro dell’Opera di Roma e presidente del Consiglio Superiore dello spettacolo. Saliranno sul palco l’étoile Rebecca Bianchi ed il primo ballerino Michele Satriano dell’Opera di Roma, i ballerini solisti Irina Chiriacescu e David Dutu dell’“Opera di Bucarest” e la compagnia del “Nuovo Balletto Classico”, diretta da Rezart Stafa, che porterà in scena alcune delle eccelse coreografie del Maestro Stefanescu. MARINEL STEFANESCU (Bucarest 27 dicembre 1946 – Reggio Emilia 24 dicembre 2023) si diploma all’Accademia di Ballo di Bucarest. Si perfeziona al Teatro Bolshoi, poi al Kirov con il M° Pushkin. Nel 1968 viene nominato primo ballerino all’Opera di Bucarest. Dal 1966 al 1976 balla con partner come: Alicia Alonso, Tessa Beaumont, Magdalena Popa, Iliana Iliescu, Natalia Makarova, Liane Daydé, Ekaterina Maximova. Per quattro anni è primo ballerino dell’Opera di Zurigo. Nel 1974 balla con Liliana Cosi alla Scala “Giselle” ...

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“La fille mal gardée” di Frédéric Olivieri debutta a Bologna

Porteranno a Bologna uno dei balletti più antichi del repertorio, “La fille mal gardée”, gli allievi della “Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala”, ospiti per la prima volta del Teatro Comunale di Bologna. Lo spettacolo, che ha debuttato nell’aprile 2023 al Piermarini con la coreografia del Direttore della Scuola scaligera Frédéric Olivieri, su musiche di Peter Ludwig Hertel, è in programma al “Comunale Nouveau” sabato 28 settembre alle ore 20:30, con replica domenica 29 settembre alle ore 16:30. Le scene e i costumi di Luisa Spinatelli sono rielaborati da Angelo Sala e da Maria Chiara Donato, e le luci sono a cura di Andrea Giretti. Il balletto, nato con la coreografia di Jean Bercher Dauberval e andato in scena per la prima volta a Bordeaux nel 1789 – quattordici giorni prima della presa della Bastiglia – con il titolo “Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien” (quello attuale appare per la prima volta a Londra nel 1791) ha conosciuto nel tempo molteplici edizioni e numerose modifiche anche nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura. Tra le due pagine musicali oggi esistenti Olivieri ha scelto per la sua coreografia quella di ...

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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata

“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...

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