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Tag Archives: Macro al mattatoio di Roma

Il caleidoscopico linguaggio della danza con “Blanks”  di Ingrid Berger Myhre

  Il 20 ottobre 2018, nell’ambito di Romaeuropa Festival 2018, al complesso architettonico Macro al mattatoio sarà in scena Blanks, concept, coreografia e performance di Ingrid Berger Myhre, sviluppo tecnico e visual artist Sigurd Ytre-Arne con il contributo di Arts Council Norway, coproduzione Dansateliers Rotterdam, 4Culture (RO), Working Art Space and Production Bucharest, con il supporto di Norwegian Ministry of Foreign Affairs, Moving Futures Festival (NL). Dopo gli studi presso Trinity Laban Centre di Londra, Myhre consegue un Bachelor of Arts in Modern Theatre Dance presso Amsterdam School of the Arts (NL) e più recentemente un Master of Arts presso il Centro Coreografico di Montpellier (FR). Dopo la laurea, ottiene il Premio per artisti e un Grant di lavoro dal Consiglio d’Arte di Norvegia per il periodo 2016-2017. ll codice linguistico e la semiotica, ossia la disciplina che studia i segni e il modo in cui questi assumono un significato, sono elementi centrali nel lavoro della coreografa che, partendo da un testo, dal gesto e dall’accostamento tra i due, crea opere di forte impatto, caratterizzate da sottili intrecci di modalità comunicative differenti. Nel solo Blanks, come in un paradosso, Myhre svela dunque come la descrizione verbale di una situazione ne ...

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Libertà e rinnovamento con l’intenso e premiato “S.Solo” di Sara Sguotti

Il 18 ottobre 2018, nell’ambito di Romaeuropa Festival 2018, il complesso architettonico Macro al mattatoio ospita lo spettacolo di teatro danza S.Solo – Rituale del piacere dalla costrizione alla libertà, coreografia e performance Sara Sguotti, consulenza musicale Simon Thierrée, produzione Twain_Centro Produzione Danza Regionale, con il sostegno del MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con Atelier delle Arti Livorno. Dopo aver frequentato l’Accademia di Belle Arti di Frosinone e collaborato con la compagnia Ritmi Sotterranei, Sguotti danza con Virgilio Sieni, Anton Lachky e dal 2016 assiste il regista Roberto Magro prendendo parte al remake del film Suspiria. Nello stesso anno compone S.solo, opera apprezzata e sensibile, vincitrice del prestigioso Premio DNA appunti coreografici 2017, che prende spunto dalla poesia di Charles Baudelaire, Il serpente che danza, e da altre opere di Louise Bourgeois, Tracy Enim e RenHang per raccontare il piacere della coreografa, metafora di un’interiorità in cerca di liberazione dalle sovrastrutture culturali e dell’evocazione del proprio personale tormento. I movimenti dell’artista sono strutturati e morbidi, sensuali ed eterei, mai volgari o inopportuni, nonostante la scelta di proporre il lavoro indossando solo un paio di slip neri. La sua nudità infatti ...

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Viaggio nella vita e nella mente con l’intenso “Dokk” dei fuse*

Il 6 e 7 ottobre 2018, nell’ambito di Romaeuropa Festival 2018, il complesso architettonico Macro al mattatoio ospita la compagnia modenese fuse* con il premiato Dokk, coreografia e performance Elena Annovi. Nata nel 2007 da un’idea di Luca Camellini e Mattia Carretti, fuse* è costituita da un ensemble di ricercatori e artisti impegnati nella creazione di opere ed esperienze multimediali basate sul concatenamento di elementi virtuali, artistici e architettonici, con lo scopo di esplorare le sconfinate facoltà espressive delle tecnologie digitali emergenti, amplificando l’impatto emotivo della narrazione sullo spettatore. Vincitori di numerosi premi quali Digital Design Award, 20th Japan Media Arts Festival, Celeste Prize 2010 e 2011, e Digital Graffiti 2010, i fuse* presentano a Roma Dokk, in islandese buio, un viaggio nell’inconscio, in cui mondi e universi nascono e si dissolvono, nell’incessante ricerca di un equilibrio tra luce e buio. Il palcoscenico racconta un passaggio tra diverse fasi della vita, un luogo della mente in cui spazio, tempo, movimento e musica si confondono e si perdono, in cui la realtà viene ricreata secondo la propria immaginazione. Tale intimo percorso è accompagnato dal pulsare delle stelle ricreate in scena, associato alla misurazione del battito cardiaco dell’interprete, e da sonorità nate ...

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Il tempo si fa scultore di corpi in “A set of timings” di Claudia Catarzi

L’8 settembre 2018, nell’ambito di Festival Short Theatre di Roma, il complesso architettonico Macro al mattatoio ospiterà A set of timings, concept e coreografia Claudia Catarzi, in collaborazione con Michal Mualem, elaborazioni musicali Piero Corso, Giorgio De Santis, Spartaco Cortesi, Francesco Taddei, drammaturgia Carlotta Scioldo, interpreti Claudia Catarzi e Michal Mualem. Una produzione Company Blu, in coproduzione con Armunia, Festival Inequilibrio,  Centro di residenze artistiche Castiglioncello, CCNN | Centre Chorégraphique National de Nantes e con il supporto di spazioK.Kinkaleri, Dance Identity Vienna (Austria), Città del Teatro/ Cascina, Teatro il Moderno/ Agliana, con il contributo di ResiDance XL e Network Giovane Danza D’autore. Apprezzata danzatrice e coreografa, Catarzi inizia la sua carriera collaborando con l’Ensemble di Micha Van Hoecke per proseguire con note compagnie di danza contemporanea, tra le quali Dorky Park/Constanza Macras, En-knap Group/Iztok Kovac, Compagnia Virgilio Sieni, Company Blu, e molte altre. Ottiene numerosi riconoscimenti come il premio Emergenze!/ Fabbrica Europa 2013, la menzione speciale della giuria MASDANZA XVIII Edition di International Contemporary Dance Festival of the Canary Islands, e il premio della giuria e del pubblico a Romaeuropa/Festival DNA 2013. Creato all’interno del progetto europeo Be SpecACTive!, A set of timings è una composizione coreografica basata sull’interazione di ...

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Emanuela Serra racconta solitudine e appartenenza con l’apprezzato “Just before the forest”

L’8 settembre 2018, all’interno del Festival Short Theatre di Roma, presso Macro al mattatoio andrà in scena Just before the forest, concept Emanuela Serra e Alessandro Pallecchi, in collaborazione con Ebrima Jawara, Emanuela Serra, Giovanni Russo, Kassim Sulaiman, Samba Jallow, Souleymane Traore, Vazoumana Sidibe, colonna sonora e installazione scenica Alessandro Pallecchi, interpreti Ebrima Jawara, Emanuela Serra e Vazoumana Sidibe. Una produzione Balletto Civile, Carrozzerie No.t, FuoriLuogo/ Fisiko, Associazione Mondo Nuovo Caritas “Progetto SPRAR”. Liberamente ispirato all’opera di Bernard-Marie Koltès, La notte poco prima della foresta, e ai fumetti di GIPI, Just before the forest racconta la solitudine, il tentativo di ritrovarsi e di essere trovati, di riconoscersi nell’altro simile a noi e nel bisogno di afferrarlo per sentirsene parte, rinunciando all’individualismo e all’egoismo a favore del senso di appartenenza al gruppo. Il progetto nasce dalla collaborazione fra artisti italiani e stranieri, e prende vita attraverso danza, intensa drammaturgia e la potente musica dal vivo di Pallecchi, che accompagna testo e gesti performativi, dando vita in maniera toccante e appassionante al tema quanto mai attuale della condivisione e coesione culturale. ORARI & INFO 8 settembre 2018, ore 19.00 Macro al mattatoio – Pelanda foyer 1 Piazza Orazio Giustiniani, 4 00100 ROMA ...

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L’immediatezza della comunicazione con “Cosas” di Alma Söderberg

Il 13 settembre 2017, all’interno del Festival Short Theatre di Roma, presso Macro al mattatoio andrà in scena in prima nazionale Cosas, coreografia e performance dell’artista svedese Alma Söderberg, selezionato dal Centro di scoperta talenti emergenti nel campo della danza Aerowaves. Diplomata nel 2010 al SNDO di Amsterdam, Söderberg crea opere il cui comune denominatore è l’uso della voce, dei suoni e del corpo in movimento, che pongono la danza in correlazione immediata con la musica e il canto. Anche in Cosas dunque, la coreografa collega tra loro elementi espressivi diversi, creando un vivace e originale scambio tra l’artista in scena e il suo pubblico. Ne nasce un discorso che va oltre parole, liberate dal loro significato e trasformate in tutt’altro, un’unione indissolubile tra suono e gesto, una performance che fa dell’immediatezza il suo efficace strumento di comunicazione con lo spettatore. ORARI & INFO 13 settembre 2017, ore 21.00 Macro al mattatoio – Pelanda foyer 1 Piazza Orazio Giustiniani, 4 00100 ROMA (RM) Tel: +39 0644702823 Stefania Napoli www.giornaledelladanza.com

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Collage di suoni, gesti ed emozioni con “Travail” di Alma Söderberg

Il 12 settembre 2017, all’interno del Festival Short Theatre di Roma, presso Macro al mattatoio andrà in scena Travail, coreografia, musica, performance Alma Söderberg, drammaturgia Igor Dobričić, produzione Het Veem Theater, Coproduzione Het Veem Theater, Workspacebrussels, MDT/Danstationen/Atalante, Sweden, col supporto di Statens kulturråd Sweden. Coreografa, danzatrice e musicista svedese, Söderberg si diploma in coreografia presso la scuola SNDO di Amsterdam dopo aver studiato flamenco, danza contemporanea e fotografia. Il suo lavoro è una commistione di voce, suoni e movimento, in cui la danza è in continuo rapporto con la musica, il ritmo e il canto. Nel 2009 l’artista riceve il premio ITs Choreography Award nella categoria Entertainement, nel 2010 l’Audience Prize al 100 Grad Festival di Berlino e l’ACT Festival Prize a Bilbao l’anno successivo. Travail racconta perfettamente il mix di differenti elementi scenici e comunicativi che permea e ispira lo stile dell’artista, dando vita a un’esperienza coreografica originale e vera, che raccoglie frammenti di tutto ciò che può catturare l’attenzione, componendo un collage di suoni, parole, gesti, immagini ed emozioni. Unica in scena insieme alla sua drum-machine, Söderberg ricama un nuovo spazio che non reprime alcuna possibilità espressiva e comunicativa e che porta la sua arte al cuore dello spettatore. ...

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Evoluzione del corpo e dell’anima con “Don’t be frigthened of turning the page” di Alessandro Sciarroni

L’8 e 9 settembre 2017, all’interno del Festival Short Theatre, presso Macro al mattatoio di Roma andrà in scena Don’t be frigthened of turning the page, coreografia e performance di Alessandro Sciarroni su musica originale di Paolo Persia. Artista marchigiano attivo nel campo delle Performing Arts, delle arti visive e della ricerca teatrale, Sciarroni propone a Roma una versione del suo lavoro Turning basato sul progetto di ricerca Migrant Bodies che ruota attorno al concetto di migrazione nel senso più ampio del termine. Partendo dall’osservazione dei fenomeni migratori di alcuni animali che al termine della loro vita tornano a riprodursi e a morire nel luogo in cui sono nati, l’artista inizia a lavorare sul concetto di turning, ossia volteggiare, rappresentato attraverso l’azione del corpo che ruota attorno al proprio asse, che cambia ed evolve grazie a un percorso psicofisico emozionale. Don’t be frightened of turning the page trae titolo e ispirazione dall’intenso Chroma dello scrittore britannico Derek Jarman e da un album dei Bright Eyes, gruppo rock preferito dal coreografo. In questo solo, Sciarroni torna a eseguire l’azione in prima persona, raccontando l’opera attraverso una dinamica e velocità di rotazione su se stesso per un tempo indeterminato, creando una sorta ...

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