Dopo aver inaugurato l’edizione 2014 del Napoli Teatro Festival Italia con la prima assoluta Reshimo, la Vertigo Dance Company presenta un riallestimento di una coreografia storica di Noa Wertheim: Mana, il cui debutto risale al 2009. Mana significa, in molte lingue austronesiane della Melanesia e della Polinesia, “forza sovrannaturale”. La scena è in bianco e nero. Tra la luce e l’ombra, che assumono un significato fortemente simbolico, si svolge lo spettacolo che è un viaggio mistico filosofico. Sullo sfondo il disegno stilizzato di una casa che simboleggia, è scritto nelle note, la separazione tra esterno e interno. In questa atmosfera i danzatori, Yael Cibulski, Micah Amos, Tomer Navot, Sian Olles, Marija Slavec, Eyal Vizner, Emmy Wielunsk, Yuval Lev, si muovono come in senso circolare, come in una una cerimonia tribale. Gli evidenti richiami mistici sono sottolineati dalle atmoasfere evocate dalla musica di Ran Bagno. La fonte del lavoro è il libro più importante della tradizione cabalistica medioevale, lo Zohar (Il Libro dello splendore) che ebbe nel mondo ebraico una diffusione straordinaria, quasi pari a quella della Bibbia. Il libro, che ha lo scopo di preparare il lettore all’incontro con il divino e all’esperienza interiore, racconta in circa millesettecento pagine, le avventure e ...
Read More »