Il Premio Godot 2024 per la migliore coreografia di danza spagnola e flamenco è stato assegnato a Marcos Morau & La Veronal, Lorena Nogal, Shay Partush, Jon López e Miguel Angel Corbacho per Afanador. Il Ballet Nacional de España, che ha commissionato quest’opera, ha annunciato la notizia sui canali social. Sul profilo Facebook della compagnia diretta da Rubén Olmo si legge: Alla terza edizione del Premio Godot è stato assegnato il premio per la miglior coreografia di danza spagnola e flamenco a Marcos Morau & La Veronal, Lorena Nogal, Shay Partush, Jon López e Miguel Angel Corbacho per Afanador. Siamo molto entusiasti di questo riconoscimento per il lavoro svolto in questa nuova produzione del Ballet Nacional de España. Speriamo che questo spettacolo continui a piacere e ad avere il successo di pubblico e critica che stiamo riscuotendo in questo momento. Afanador ‒ ideazione, direzione artistica e coreografia di Marcos Morau ‒ è uno spettacolo ispirato alle immagini del fotografo Ruvén Afanador, apprezzato fotografo di moda colombiano, noto anche per i suoi ritratti di celebrità del cinema e della musica, che da anni mantiene uno stretto rapporto con il flamenco. Afanador unisce fotografia, flamenco e danza in un unico spettacolo. Ispirato ...
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Centenario Antonio Ruiz Soler: omaggio ad un’autentica leggenda del Flamenco
Cade quest’anno il centenario della nascita di Antonio Ruiz Soler, uno tra i danzatori e coreografi più leggendari della storia della danza spagnola, considerato un vero e proprio mito. Conosciuto nel mondo del Flamenco semplicemente come “Antonio El Bailarín”, nasce a Siviglia nel 1921. “Enfant prodige”, manifesta le sue brillanti doti sin dalla tenera età, infatti a soli sette anni si esibisce al Teatro Duque di Siviglia sorprendendo il pubblico con il suo talento. Sua partner storica sin da quegli anni Florencia Pérez Padilla, conosciuta artisticamente come Rosario, con cui stabilisce una straordinaria intesa artistica, al punto che, dal 1928 al 1952, “Rosario y Antonio” diventano la coppia artistica più famosa in tutta la Spagna. Nel 1929 danza in presenza dei reali di Spagna Alfonso XIII e Victoria Eugenia. A sedici anni si trasferisce in America, dove trascorre dodici anni, lavorando con artisti di fama mondiale, tra cui la celeberrima Carmen Amaya. All’apice della sua fama, nel 1949, torna in Europa e continua la sua carriera di danzatore collaborando con i più grandi coreografi dell’epoca, quali Léonide Massine, che lo scelse come primo ballerino in Le Tricorne, alla Scala di Milano, coreografia che successivamente Antonio rielaborò in una nuova ...
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