Nato a Napoli, ha studiato presso Académie de Danse Princesse Grace, Scuola di ballo Teatro la Scala, English national Ballet school. Dopo ha iniziato a Danzare come free lance con Mauro de Candia, Giorgio Mancini, Christian Cellini, collaborando il Monaco dance Forum diretto Jean- Christophe Maillot. Si è unito a Staatsteater am Gärtnerplatz sotto Hans Henning Paar dove ha ballato molte delle sue opere e balletti così come pezzi di Fernando Melo. Sotto una nuova direzione, Karl Alfred Schreiner ha assunto la carica di House Choreographer e curatore della società. Durante la sua carriera a Monaco di Baviera, fa parte di diverse creazioni di coreografi come Jo Stromgen, Jacopo Godani, Toni Rizzi, Georg Reischl e Emauel Soavi, nonché ruolo principale di “One Flat Thing Reproduced” di Willam Forsythe. Ha partecipato al festival di Houston con coreografie di Jacopo godani e Marguerite Donlan. Francesco ha iniziato a far parte dei spettacoli (Minutemade), dove ha danzato pezzi di Marco Goeke, Emanuel Gat, Benoit Lachambre, Alexander Ekman, Marguerite Donlan, Roberto Zappala’, Cayetano Soto, Michael Keegan-Dolan, Gentian Doda, Eyal Dadon, Christoper Roman, Nanine Linning, Erna Ómarsdóttir, Nora Sitges- Sard, Edward klug, Giorgio Mancini, Nicole Peisl. È stato anche scelto come coreografo presso Gärtnerplatz, i ...
Read More »Tag Archives: Monaco
Forsythe, Kyliàn, Limòn: un trio imperdibile per lo Staatsballett di Monaco
Ci soffermiamo spesso sugli appuntamenti di danza in giro per l’Europa, e questa settimana non facciamo eccezione, dato che il programma che debutta il 6 febbraio allo Staatsoper di Monaco è sia inedito per gli accostamenti sia un’aggiunta al repertorio della compagnia. Sono, è vero, discutibili le serate miste, perché spesso si rivelano un espediente per richiamare il pubblico dei grandi nomi, ma parliamo qui di un programma che mette insieme Forsythe, Kyliàn e Limòn, con dei titoli meno noti, e con l’aggiunta al repertorio di The exiles, di Limòn. Di Forsythe è stato scelto Artifact II, noto sempre come seguito del più completo Artifact, ma in realtà nato come seconda parte di un balletto di quattro atti, come da tradizione, ma calato in un’atmosfera astratta, in modo che ogni sezione potesse essere indipendente. “Un balletto sul balletto”, secondo il suo coreografo, che in questo secondo atto presenta due coppie impegnate in un pas de deux neoclassico mentre tentano di sfuggire alla massa dei ballerini; ma anche così la tradizionale danza, il pas de deux classico tanto bello da far trattenere il respiro al pubblico, non dimentica il dinamismo e le sorprese tipiche del coreografo, qui celate nell’effetto di straniamento ...
Read More »