Danzare richiede il coinvolgimento delle funzioni fisiche e di quelle cognitive. La danza di fatto è in grado di ampliare i volumi e le strutture cerebrali, e di stimolare l’adattamento psicomotorio. In particolare, ballare aumenta le dimensioni dell’ippocampo, struttura cerebrale che contribuisce alla memoria a breve e a lungo termine, a quella spaziale e all’orientamento. Quando si danza con continuità si verifica quindi un miglioramento significativo della memoria, dell’attenzione, dell’equilibrio corporeo, dei parametri psicosociali e della neuroplasticità. Quest’ultima indica la flessibilità di un sistema che non smette mai di apprendere e la capacità del cervello di modificare la propria struttura in risposta all’esperienza. Essa si dimostra fondamentale nella prevenzione delle malattie neurodegenerative e del naturale declino cognitivo. Rispetto all’attività di fitness generale, la danza apporta maggiori miglioramenti in più aree cerebrali. E’ l’unica attività fisica che comporta un aumento dei fattori neutrofici essenziali per lo sviluppo e la sopravvivenza neuronale, la plasticità sinaptica e la funzione cognitiva. I movimenti codificati della danza associati alla musica generano esperienze che attivano la mente, permettono di creare nuove connessioni tra le cellule nervose e di riparare i danni causati dal trascorrere del tempo. Imparare a danzare dunque ringiovanisce il cervello e il corpo ...
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Danzare indica il percorso di riconnessione con noi stessi
Indipendentemente dall’età e dalle motivazioni che spingono una persona ad avvicinarsi alla disciplina della danza, ballare garantisce benefici a molti livelli e a qualsiasi età. Attraverso la ripetizione del movimento e l’uso di entrambi gli emisferi cerebrali, logico e creativo, la danza migliora la neuroplasticità, ossia la capacità del cervello di modificare la propria struttura in risposta all’esperienza, costruendo nuovi percorsi neurali con conseguente aumento della forza mentale e della concentrazione. Danzare dunque riduce il declino cognitivo, migliora la memoria e mantiene l’integrità della materia bianca, componente tissutale del sistema nervoso centrale che controlla i segnali condivisi fra i neuroni, coordinando il lavoro delle diverse regioni cerebrali. La danza è anche un ottimo modo per far incontrare persone che possiedono interessi e passioni simili. Stimola nei bambini e negli adulti il lavoro di squadra e la cooperazione, permette di creare nuove amicizie e superare la timidezza. Il movimento condiviso con altre persone, infatti, permette al cervello di superare le barriere erette dalla paura e dalla mancanza di fiducia nei confronti di se stessi e degli sconosciuti, e contribuisce a generare un senso di connessione e uniformità, una comunità solidale alla base della nostra società. A causa dell’uso sempre crescente di computer, ...
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