Domenica 5 gennaio, alle 16.30, la prima al Teatro dell’Opera di Roma del trittico di danza contemporanea Notes de la Nuit. Repliche martedì 7 (ore 20), mercoledì 8 (ore 20), giovedì 9 gennaio (ore 20). In apertura la ripresa di Quartetto, del coreografo partenopeo Francesco Nappa che ha debuttato lo scorso aprile con la compagnia capitolina sulle note di Philip Glass (Saxophone Quartet concerto mvt.1) e Steve Reich (New York Counterpoint). Sul palcoscenico del Costanzi una formazione di sassofoni dal vivo (Fabrizio Benevelli, Marco Gerboni, Vittorio Quinquennale, Emiliano Rodriguez) ha ispirato i movimenti di quattro coppie: in scena i Solisti del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma. A seguire, per la prima volta all’Opera di Roma, Aunis creazione di Jacques Garnier ripresa da Jean-Claude Ciappara. Un trio maschile eseguito dai danzatori della Compagnia del Costanzi,sulle note di Maurice Pacher eseguite da due fisarmonicisti (Gerard Baraton e Christian Pacher). Chiude la serata la coreografia di Micha van Hoecke Aria Tango, con elementi scenici di Carlo Savi e costumi di Anna Biagiotti. Luis Bacalov al pianoforte con le sue composizione tanghere – eseguite insieme a Daniel Bacalov (percussioni), Giovanni Tommaso (contrabbasso) e Giovanni Iorio (bandoneón) – ha ispirato un racconto che vede ...
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“Notes de la Nuit” al Teatro dell’Opera di Roma
Un trittico di danza dedicato al fascino e al mistero della notte andrà in scena dal 5 gennaio al Teatro dell’Opera di Roma. Si intitola Notes de la Nuit e racchiude le creazioni di tre coreografi : Francesco Nappa, Jacques Garnier, Micha Van Hoecke direttore del corpo di ballo dello stesso ente. In apertura la coreografia di Nappa intitolata Quartetto, creata appositamente per l’Opera di Roma lo scorso aprile, che lo stesso coreografo definisce così: “Questa creazione è un intreccio di movimenti, sentimenti e stati d’animo guidati attraverso la diversità ,la profondità e le velocità dei ritmi soffiate dai musicisti ai ballerini”. Nappa ha immaginato quattro coppie immerse in un’esplosione di energia pura e astratta e svincolata da ogni forma di racconto. A seguire Aunis del coreografo francese Jacques Garnier, creato sulle musiche di Maurice Pacher in cui ha voluto far rivivere i ricordi degli anni infantili cullati dalla brezza marina. A chiudere il trittico il balletto Aria Tango di Van Hoecke frutto dello spunto nato da otto delle struggenti composizioni di Luis Bacalov legate alla tradizione del tango, ma anche svincolate nella loro modernità. Micha Van Hoecke racconta così la sua creazione: “ Un racconto-non racconto in cui si succedono ...
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