Il Valzer dei Fiori è uno dei momenti più celebri e riconoscibili dello Schiaccianoci, a conclusione del secondo atto. Rappresenta la piena realizzazione del mondo fiabesco che Čajkovskij costruisce attraverso musica e danza, e costituisce una sintesi perfetta tra eleganza, ricchezza orchestrale e immaginazione narrativa. In scena, il valzer celebra Clara e il Principe schiaccianoci nel Regno dei Dolci, come un grande omaggio festoso. Non possiede una funzione narrativa nel senso stretto, ma ha un forte ruolo simbolico: è la manifestazione della bellezza e dell’armonia del mondo fantastico in cui i protagonisti sono accolti. La musica crea un clima di grandiosità leggera, sospeso tra sogno e festa, e prepara l’ingresso al culmine del balletto, il Pas de deux finale. Il valzer segue la tipica forma tripartita del valzer ottocentesco, con introduzione, sezione principale e coda. L’introduzione è dolce e quasi sussurrata: un arpeggio dell’arpa apre la scena come un sipario che si solleva lentamente, evocando un giardino incantato che si risveglia. Il tema principale, affidato agli archi e poi ai legni, è sinuoso, ampio, e costruito su frasi che sembrano disegnare movimenti circolari: la musica stessa “gira”, richiamando le volute dei fiori mosse dal vento. La strumentazione è particolarmente ricca: ...
Read More »
Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore