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Romeo e Giulietta (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

La tragedia dei due innamorati di Verona, scritta da William Shakespeare nel 1593, è una grande storia d’amore diventata eterna e trasposta in musica da uno dei più talentuosi compositori vissuti nel periodo sovietico, Sergej Sergeevič Prokof’ev. Basti pensare che nel 1914 si diplomò al Conservatorio con i voti più alti, vincendo il premio “Anton Rubinstein” come miglior allievo di pianoforte. Partì per un viaggio a Londra, dove conobbe, tra gli altri Claude Debussy, Maurice Ravel, Richard Strauss e in particolare Sergej Diaghilev (fondatore dei “Ballets Russes) nel 1912 mentre assisteva agli spettacoli di danza “L’uccello di fuoco”, “Petruskha” e “Dafni e Cloe”. Fu proprio su richiesta di Diaghilev che iniziò a comporre il suo primo balletto dal titolo “Ala e Lollij” su testo di Serghei Gorodecki. Nel 1915 Prokof’ev incontrò nuovamente Diaghilev a Roma e gli sottopose la partitura (ricca di ritmi selvaggi tanto da rimandare a “La Sagra della Primavera” di Stravinsky). Il celebre impresario mosse diverse perplessità (soprattutto rivolte alla carente russicità melodica) e invitò Prokof’ev a scrivere la musica per un altro balletto tratto da una fiaba popolare russa dello scrittore Aleksandr Nikolaevič Afanas’ev. A differenza di “Ala e Lollij” che rimase incompiuto (venne poi rielaborato ...

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Don Chisciotte: storia, personaggi, curiosità e trama

  Balletto amato per i suoi ricchi virtuosismi e per la tecnica accademica, il “Don Chisciotte”, prende spunto dal romanzo di Miguel de Cervantes “El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha”. È stato il primo dei “Grand ballets” di Marius Petipa a tema spagnolo (prima di questo titolo il celebre coreografo aveva creato altri balletti di matrice spagnola, ma il “Don Chisciotte” è risultato sicuramente il maggiore in termini di successo). Il soggiorno in Spagna del “più grande di tutti i maestri” come lo definì George Balanchine risale al periodo che lo vide ricoprire la posizione di primo ballerino al Teatro del Circo di Madrid. Questa carica gli aprì le porte dei salotti del XIX secolo e il suo approccio alla cultura ispanica che influenzerà alcune sue coreografie. La prima del balletto a Mosca diede inizio ad una lunga collaborazione tra Petipa e il compositore Aloisius Ludwig Minkus che sarebbe durata fino al 1886. Tuttavia, fu la ripresa del 1902 di Alexander Gorsky a costituire la base per tutte le produzioni moderne del “Don Chisciotte”.   “Don Chisciotte” è un toccante esempio di come la Spagna venga ritratta nei balletti con il suo turbine di danza d’insieme, nacchere, ventagli, ...

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Il capolavoro natalizio di Petipa/Ivanov al Regio di Parma

  “Lo Schiaccianoci” uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento. Lo spettacolo, dall’atmosfera natalizia per eccellenza, è la grande opera di Marius Petipa, adattata per i bambini e trasformata in balletto grazie alla celeberrima musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij con suggestioni oniriche tipiche della favola che incanterà grandi e piccoli sabato 28 dicembre ore 20.30 e domenica 29 dicembre ore 15.30. La versione raffinata del Balletto Nazionale Armeno, nella versione coreografica di Georgy Kovtun, con scene e costumi di Vyacheslav Okunev, rimane fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa e ripercorre i passi di Petipa e di Ivanov con lo scopo di restituire lo splendore della sua veste tradizionale.   Vyacheslav Okunev è nato a Leningrado nel 1957. Nel 1979 si è diplomato alla Facoltà di produzione teatrale dell’Istituto Statale di teatro, musica e film Cherkasov Leningrado (laboratorio di Ilya Segal). Come scenografo e costumista ha lavorato a più di trecentocinquanta produzioni. Vyacheslav Okunev è lo scenografo principale del Teatro Mikhailovsky. Le produzioni in cui ha lavorato in questo teatro includono “La storia dello zar Saltan”, “La sposa dello zar”, “La traviata”, “Otello”, “Rigoletto”, “Tosca”, “Carmen”, “Il barbiere di Siviglia”, “Die Csárdásfürstin”, “Die Fledermaus”, “Faust”, “Don Giovanni”, “Iolanta”, “Don ...

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Il lago dei cigni: storia, personaggi, curiosità e trama

  Balletto fantastico in tre atti e quattro scene, nel 1877 per la prima volta in assoluto venne portato in scena al Teatro Imperiale Bolshoi di Mosca con le coreografie firmate da Julius Wenzel Reisinger, il libretto di Vladimir Petrovic Begicev insieme a Vasil Fedorovich Geltzer (basato su una fiaba tedesca dal titolo “Der geraubte Schleier” di Jophann Karl August Musäus), con protagonisti Polina Karpakova, Vittore Gillert, Sergej Sokolov, Sergej Nikitin, Wilhelm Wanner, Olga Nikolayeva e le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij senza ottenere successo tanto da essere ritirato dalle scene.   Nel 1894, al “Memorial Matinée” in omaggio a Čajkovskij da poco scomparso, venne riproposto solamente il secondo atto, riallestito per volere del direttore del Teatro Imperiale Mariinskij, che ne affidò la coreografia a Marius Petipa il quale lo diffuse al suo assistente Lev Ivanov. In seguito il tutto venne rielaborato dalla coppia Petipa/Ivanov, che per l’occasione superarono le loro rivalità e si divisero la stesura della coreografia: Lev Ivanov curò gli “atti bianchi” (II e IV atto) e Marius Petipa si occupò del I e del III atto, gli “atti neri”. Si divisero anche i divertissement del secondo atto: Petipa coreografò la danza spagnola e la mazurka, mentre ...

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Lo Schiaccianoci con il Balletto Nazionale Armeno a Parma

  “Lo Schiaccianoci” è uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento. Lo spettacolo, dall’atmosfera natalizia per eccellenza, è la grande opera di Marius Petipa e Lev Ivanov adattata per i bambini e trasformata in balletto grazie alla celeberrima musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij con suggestioni oniriche tipiche della favola che incanterà grandi e piccoli sabato 28 dicembre 2024 ore 20.30 e domenica 29 dicembre 2024 ore 15.30. L’adattamento raffinato del Balletto Nazionale Armeno, nella versione coreografica di Georgy Kovtun, con scene e costumi di Vyacheslav Okunev, rimane fedele al balletto originale, emblema della tradizione ballettistica russa e ripercorre i passi di Petipa e di Ivanov con lo scopo di restituire lo splendore della sua veste tradizionale. Il primo atto si apre sugli ospiti che stanno arrivando per la festa a casa dei signori Stahlbaum e dei loro bambini, Mary e Fritz. Il padrino di Mary, l’eccentrico sig. Drosselmeyer, arriva con giocattoli per tutti i bambini e qualcosa di speciale per Mary. Durante la festa Drosselmeyer ha un’altra meravigliosa sorpresa, bambole ad altezza d’uomo che danzano per la delizia dei bambini. Egli poi fa a Mary il suo dono speciale, uno schiaccianoci in legno con l’aspetto di un soldato, uno strano regalo ...

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La Bayadére: storia, personaggi, curiosità e trama

“La Bayadére” ovvero “la danzatrice del tempio” catalogato come “balletto-sinfonico” è uno di quei titoli che incarnano appieno la concezione della danza classica e della sua disarmante purezza grazie ad un racconto epico di amore e vendetta divina. Ambientato nell’antica India, indica un altrove dove l’esotismo si tramuta in un riflesso culturale che mira ad esaltare e ad imitare usi, forme, suggestioni e misteri di paesi lontani. Questo tema era particolarmente in voga nell’arte del balletto intorno al XIX secolo. Nel 1838 una compagnia di danzatori indiani fece tappa a Parigi con autentiche bayadere (termine coniato dagli occidentali – in special modo dai viaggiatori – in riferimento alle danzatrici indiane che si esibivano in feste e cerimonie religiose e profane) e l’interesse per l’esotico aumentò confermando il fascino delle genti europee nei riguardi dell’Oriente. Il balletto “La Bayadère” nella sua forma originale si dipana in quattro atti su musica di Léon Minkus e coreografia di Marius Petipa il quale si lasciò ispirare da più fattori: sicuramente dalle cronache lette sulla stampa nel 1875 a proposito della visita del Principe di Galles in India, senza tralasciare la suggestione tratta dal balletto “Sakountala” di suo fratello Lucien su libretto di Théophile Gauthier ...

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Balletti nell’arte coreografica: La Bella Addormentata

“La bella addormentata”, nota anche come “La bella addormentata nel bosco” è una fiaba europea ispirata a quella di Giambattista Basile, viene ricordata soprattutto nella versione dei fratelli Grimm e in particolare in quella di Charles Perrault. Nell’arte tersicorea, il balletto è il secondo per cronologia di composizione, dei tre composti da Pëtr Il’ič Čajkovskij (per cui delineò la musica in soli quaranta giorni). Il libretto fu scritto dal principe e sovrintendente dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo, Ivan Vsevoložskij, la coreografia venne affidata a Marius Petipa. La prima rappresentazione ebbe luogo il 15 gennaio 1890 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo ed ebbe successo fin da subito. Marie Petipa, figlia del coreografo Marius, danzò al debutto il ruolo della Fata dei Lillà (inizialmente il ruolo era mimico; dal 1922 si trasformò sulle punte), Varvara Nikitina (la Principessa Florina), il padre della celebre prima ballerina assoluta Matil’da Feliksovna Kšesinskaja, Felix Kschessinsky (Re Florestan), Giuseppina Cecchetti (La regina), Timofei Stukolkin (Catalabutte), Pavel Gerdt (Principe Desiré). La prova generale avvenne alla presenza dello zar Alessandro III che si complimentò con l’autore. La direzione orchestrale fu di Riccardo Drigo, protagonista la milanese Carlotta Brianza (Aurora) che si formò alla Scuola di Ballo della Scala. “La bella ...

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Una vita per la danza Éric Vu-An: stella tra le stelle

Molteplici personalità del mondo culturale e dello spettacolo, figure internazionali della danza, gente comune, istituzioni, fondazioni, enti lirici, compagnie di danza, tra cui “Ballet Nice Méditerranée”, “Teatro alla Scala”, “Opéra National de Paris”, “Les Ballets de Monte-Carlo”, “Fondation Maurice Béjart” e “Béjart Ballet Lausanne”, hanno ricordato in questi giorni la straordinaria levatura artistica di Éric Vu-An scomparso prematuramente l’8 giugno 2024. Era nato il 3 gennaio 1964 a Parigi con origini vietnamite da parte del padre adottivo (quello naturale era di Guadalupa). Da sempre aveva voluto danzare, era il suo desiderio più grande. Infatti a soli cinque anni entra nello Studio di Rue de Tournon a Parigi e prende la sua prima lezione di classica da Madame Edith George (maestra di danza di origini italiane, il cui vero nome era Adèle Marie Romana Lazzarotto che fu in precedenza ballerina, cantante e attrice anche nel celebre film musicale “Folies-Bergère” diretto da Henri Decoin con Eddie Constantine e Zizi Jeanmaire). Nel 1974 Éric Vu-An prende parte al Concorso per l’ammissione alla “Ecole de Danse de l’Opéra National de Paris” sostenendo l’audizione da solo senza accompagnamento di un insegnante, convinto che l’arte di Tersicore fosse la sua unica e insostituibile guida. La Scuola ...

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PROSPETTIVE01

PROSPETTIVE01– Arenzano in Danza: al via la XXIII edizione

“Prospettive01” è una rubrica rivolta ad artisti e contesti che rappresentano un mondo di talenti in continua evoluzione. Ideata e curata da Lorena Coppola, la rubrica si propone di raccogliere una serie di interviste e di articoli mirati a dar voce e spazio a tutte le fasce creative del mondo coreutico che costituiscono giovani realtà in via di sviluppo ed espansione, progetti innovativi, o realtà già consolidate, di spiccato talento, meritevoli di attenzione. Un luogo di rivelazione e di incontro di nuove prospettive. Si svolgerà dal 2 al 7 luglio 2018 la XXIII edizione di “Arenzano in Danza”, il più atteso festival di danza della Liguria. Come di consueto, l’evento racchiude varie iniziative: stage con maestri di chiara fama, il Premio Concorso DanzArenzano Giovani e un Gran Galà di chiusura. I premiati di quest’anno sono Stéphane Fournial con il XX DanzArenzano Arte, Oleg Vinogradov con il Premio alla Carriera, Stefano Forti con l’XI Premio DanzArenzano Media Show ed Elena Bottaro, con il V Premio Excellent Dancers Grand Prix. Madrina assoluta sarà Renata Calderini. Lo stage, dal 2 al 7 luglio, è la cornice ideale per i tanti giovani talenti impegnati con Renata Calderini (classico e repertorio), Lara Bogni (contemporaneo), Marco Pierin ...

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La “Coppélia” di Sergej Vikharev ritorna al Bolshoi

La “Coppélia” di Sergej Vikharev ritorna al Bolshoi

  Per l’annunciata nuova stagione di Balletto al Teatro Bolshoi di Mosca, il direttore del Corpo di Ballo Makhar Vaziev, ha inserito una creazione del compianto Sergei Vikharev, dando ancora visibilità alla sua versione rivista di “Coppélia” (dall’originale di Marius Petipa ed Enrico Cecchetti) su musica di Léo Delibes, prevista a Gennaio 2018 con in scena i Principal, Solisti e i danzatori del Corpo di Ballo. Versione di Coppélia che, a detta di critici e pubblico, fin da subito è apparsa come un piccolo gioiello prezioso. Nel corso della stagione del Bolshoi è inoltre previsto un programma speciale di celebrazioni per Petipa che coinvolgerà nuovamente il lavoro di Vikharev nel luglio del 2018. La fama di Sergei Vikhraev è dovuta agli importanti progetti di ricostruzione filologica dei balletti dell’epoca classico/romantica sulla base di alcune notazioni conservate. Un lavoro che ha attinto dai documenti del passato per essere fedele, quanto più possibile, all’intento e allo stile di Marius Petipa con una visione rispettosa ed autentica. Sergei Vikhraev scomparso prematuramente all’età di 55 anni, il 2 giugno 2017 per un arresto cardiaco (era nato a San Pietroburgo il 15 febbraio del 1962), dopo la veglia svoltasi presso il Teatro Mariinsky l’8 giugno ...

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