Ci aveva già incantati al Teatro Ristori di Verona la scorsa stagione, e ora torna in Italia sempre con Plage Romantique Emanuel Gat, coreografo molto noto e da qualche tempo molto presente sulle scene europee, il 25 ottobre alle 15.45 al Teatro della Pergola di Firenze. La coreografia, uno stretto intreccio fra movimento, musica e suono, è mossa dai sentimenti umani, che la rendono così antinarrativa e astratta. Una coreografia che ha dimostrato di poter coniugare brio, divertimento e la cultura della nouvelle vague francese, mettendo in scena il tempo, in un rincorrersi di musiche, brusii, e in una continua ricerca di risposta alle domande sullo spazio, sulle strutture sociali, sull’antropologia del suono, fino a indagare il centro stesso della danza: l’atto creativo. Plage Romantique esamina queste e altre questioni in maniera giocosa, sfruttando l’efficacia della coreografia come un mezzo rivelatore. In occasione dello spettacolo, è stato aperto un workshop (grazie all’Accademia di Virgilio Sieni) di quattro giorni, dal 20 al 23 ottobre, su selezione via curriculum, che si apre poi al pubblico con la presentazione di un nuovo progetto di Emanuel Gat, costruito durante i giorni del workshop, in scena il 24, 27 e 28 ottobre al Cango / Centro ...
Read More »Tag Archives: Plage Romantique
Invito sulla Plage Romantique di Emanuel Gat a Verona…
Il 27 e 28 marzo prossimi, uno spettacolo che viene direttamente dal festival Montpellier Danse 2014 e approda sul palco del Teatro Ristori di Verona per la sua unica tappa italiana: si tratta di Plage Romantique del coreografo Emanuel Gat. Ormai tra i coreografi più apprezzati della danza contemporanea internazionale, le cui creazioni sono ormai in repertorio anche a l’Opéra de Paris, al Ballet de Marseille, e al Ballet del Gran Théatre de Genève, Gat ha scelto qui di indagare lo spazio tra suono e visione, e la possibilità di coreografare questo spazio che li divide, o li unisce. Il suono fa anche da filo conduttore per uno studio della musicalità dei gruppi e delle strutture sociali, descritte proprio dalla loro musica. Ma questo studio è portato avanti attraverso una coreografia briosa, ludica e giocata su una buona dose di humour, che ancora una volta dimostra la tecnica coreografica studiata nei minimi dettagli per essere virtuosa e semplice, non narrativa e non astratta, lontana dalle risposte simboliche e vicina a continue domande. Perché sono le domande che interessano al coreografo, che vuole fondere nell’arte coreografica la regola fondamentale della performance teatrale: mettere in scena la verità dell’atto creativo, dove essere ...
Read More »