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Lo Schiaccianoci dell’Accademia scaligera celebra 15 anni

È un appuntamento che da sempre scandisce le festività natalizie: ritorna in scena al Piccolo Teatro di Milano – Teatro Strehler l’incanto de Lo Schiaccianoci, interpretato da allieve ed allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, con la coreografia del Direttore, Frédéric Olivieri. La produzione, che debuttò nel 2011, è ormai una tappa essenziale nel percorso formativo della Scuola di Ballo e un pilastro della fortunata collaborazione fra l’Accademia e il Piccolo. In scena dal 9 al 21 dicembre per ben quattordici recite, oltre 100 giovani talenti torneranno a misurarsi con uno dei titoli più celebri e tecnicamente impegnativi del balletto ottocentesco, nel raffinato allestimento scaligero firmato da Roberta Guidi di Bagno. Sulle celeberrime musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Frédéric Olivieri ha plasmato una versione dinamica che mantiene intatta l’onirica atmosfera dell’originale di Lev Ivanov, ma ne esalta la freschezza coreografica. L’incontro con questo capolavoro è fondamentale per ogni grande scuola di tradizione e questa produzione, entrata stabilmente nel repertorio della Scuola, chiede ai suoi giovanissimi interpreti non solo eccellenza tecnica, ma anche una notevole maturità espressiva e una padronanza dello spazio scenico, trasformando ogni replica in una vetrina del potenziale artistico dei futuri professionisti. Olivieri ha saputo ...

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Roberto Fascilla, un ricordo nell’anniversario di nascita

Nel giorno dell’anniversario della nascita di Roberto Fascilla, la danza sembra rallentare il suo respiro. C’è un momento, ogni anno, in cui il tempo si fa più sottile, quasi trasparente, e lascia intravedere l’eco di chi ha attraversato il palcoscenico con grazia, rigore e mistero. È un momento che non appartiene al calendario, ma alla memoria collettiva: quella memoria che non smette di ricordare i passi di chi ha trasformato il movimento in linguaggio, e il linguaggio in destino. Roberto Fascilla nasce di nuovo ogni volta che lo si nomina. E non perché il ricordo pretenda celebrazioni solenni, ma perché la sua Storia contiene qualcosa che non smette di fiorire: una disciplina gentile, un’inquietudine creativa, una dedizione che non si esaurisce nemmeno quando si spengono le luci del teatro. In questo giorno particolare, sembra quasi di vederlo ancora bambino, quando iniziò a danzare per rafforzare un corpo troppo fragile. Eppure, già allora, la fragilità non era un limite: era una promessa. Un richiamo silenzioso a cercare, nel gesto, una forma di equilibrio che il mondo non sempre sa offrire. La danza, per lui, non fu mai solo mestiere: fu un luogo in cui imparare a stare al mondo, un rifugio ...

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Imperdibile masterclass per i docenti tenuta da Oriella Dorella

La Masterclass votata all’insegnamento della danza classica accademica tenuta dall’étoile scaligera Oriella Dorella gode di un indirizzo didattico che mediante l’approfondimento cattedratico, sia teorico che pratico, offre ai docenti le dovute competenze di eccellente livello nella pedagogia applicata alla disciplina coreutica. La lezione della durata di una giornata (dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dopo la pausa pranzo dalle ore 14.30 alle ore 16.30) si svolgerà il 1° novembre 2025 presso la palestra di Vignale Monferrato (in provincia di Alessandria) nell’ambito dello storico Festival Internazionale “Vignale in Danza”, con l’intento di fornire agli insegnanti una revisione ampia e articolata, consentendo di analizzare la metodologia acquisita in tanti anni di onorata esperienza dalla Signora Dorella al fianco dei più celebri maestri internazionali. Mediante un percorso conviviale pensato appositamente per l’occasione (a numero limitato dove è necessario prenotarsi in tempo utile tramite la segreteria) Oriella Dorella assegnerà consigli e risponderà a domande sullo svolgimento della lezione rivolta all’apprendimento alla “sbarra” e al “centro”, alla competenza del ruolo di maestro/a, all’espressività, alla musicalità, all’interiorizzazione emotiva del gesto, alla filosofia della preparazione, all’approccio educativo dove l’aspetto tecnico rimane primario ma vincolato ad un cammino consapevole verso l’arte e il palcoscenico. Il corso di ...

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Un tuffo nell’800 con la Paquita scaligera [RECENSIONE]

Il fasto e l’imponenza delle rappresentazioni alla Scala acquistano splendore e rinomanza anche grazie a nuove produzioni come Paquita, dove la purezza delle linee si rivela un aspetto fondamentale della tecnica e dell’estetica applicate alla danza classica. È uno di quei balletti che si era perso nel tempo malgrado possieda forme dinamiche e statiche chiare, precise e armoniose, meglio di molti altri cosiddetti capisaldi. Lacotte nella sua ricostruzione filologica ha plasmato la bellezza contornandola di eleganza, equilibrio, candore e purezza tipiche del periodo romantico e delle grandi protagoniste della scena storica. Paquita è un capolavoro sotto ogni punto di vista che sprigiona soavità nella totalità dei due estesi atti. Come se fossimo ancora nel 1887 i suoi movimenti non appaiono mai antiquati o polverosi. Altre versioni sono nate negli anni ma questo approntamento è ciò di più vicino a quelle di Mazilier e Petipa: è una cerimonia in onore della danza e questo accade senza alcun momento di calo, da apertura di sipario fino agli applausi finali, i quali sono stati meritatamente scroscianti e ripetuti. Da notare che è la prima Paquita “a serata intera” ad entrare nel repertorio del Teatro alla Scala che ha precedentemente presentato solo estratti come ...

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Coppelia del NBC: il riflesso della bellezza [RECENSIONE]

Marinel Stefanescu portò in scena, per la prima volta, la sua Coppelia nel 1982 al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia con la Compagnia Balletto Classico, protagonisti Liliana Cosi e lo stesso Stefanescu. Una storia d’amore che, a differenza di altri balletti romantici, in cui la passione non corrisposta porta alla morte, si conclude felicemente (con il matrimonio, rispettando così le convenzioni del XIX secolo). La versione di Stefanescu, tecnicamente forte e ricca di virtuosismi, è stata all’epoca del debutto un’opera pionieristica la quale incorporava diversi aspetti innovativi. Ancora oggi appare senza tempo per freschezza, potenza estetica e vitalità. Il balletto Coppelia si annovera senz’altro tra i capolavori del grande repertorio della disciplina classica per gli elementi artistici misurati perfettamente: coloritura musicale vivace e romantica, una storia credibile, ambientazione facilmente riconoscibile. Il nuovo allestimento presentato come spettacolo istituzionale di fine anno accademico dal NBC diretto da Elena Casolari, Rezart Stafa, Nicoletta Stefanescu al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, sabato 14 giugno, ha posto in primo piano la coreografia di Marinel Stefanescu per il primo e terzo atto (mantenendo la sua versione musicale originale e così la trama) mentre per il secondo è stato un autentico debutto nello stile contemporaneo ad ...

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Successo per gli allievi di Frédéric Olivieri [RECENSIONE]

Al consueto appuntamento di primavera, presso il Piccolo Teatro Strehler, la Scuola di Ballo diretta da Frédéric Olivieri è tornata in palcoscenico per quattro giorni, dopo la recente splendida passerella del 28 aprile alla Scala. La Scuola fu fondata nel 1813 da Benedetto Ricci e nel tempo ha formato artisti del calibro di Carla Fracci, Liliana Cosi, Luciana Savignano, Oriella Dorella, Roberto Fascilla, Roberto Bolle, Massimo Murru, Nicoletta Manni, Gilda Gelati, Marta Romagna, Alessio Carbone, Rebecca Bianchi, Sara Renda, Angelo Greco, Jacopo Tissi, Virna Toppi, Martina Arduino, Alice Mariani, e moltissimi altri. Articolato in otto anni di corso (fra gli 11 e i 18 anni di età), il dipartimento permette di ottenere un diploma dalla duplice specializzazione in danza classico-accademica e danza moderno-contemporanea, in linea con le attuali esigenze delle grandi compagnie internazionali che richiedono ai professionisti la padronanza di un repertorio ampio e diversificato. La Scuola è diretta dal 2003 da Frédéric Olivieri, anche attuale Direttore del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Le esibizioni dei vari corsi risultano sempre coinvolgenti, stimolanti e ben strutturate. Le maestranze incoraggiano costantemente gli allievi a dare il meglio di sé, a migliorare le capacità tecniche, le doti espressive, la musicalità, coltivando ...

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Margot Fonteyn: un omaggio alla divina nel 106° dalla nascita

  Dame Margaret Evelyn Hookham, conosciuta con il nome d’arte di Margot Fonteyn (Reigate, 18 maggio 1919 – Panama, 21 febbraio 1991) è considerata tra le più grandi ballerine di tutti i tempi. Ha trascorso l’intera carriera come artista del Royal Ballet (ex Sadler’s Wells Theatre Company), ed è stata nominata prima ballerina assoluta. Essere riconosciute con tale titolo è un grande onore, tradizionalmente riservato solo a ballerine eccezionali. La Fonteyn fu designata nel 1979, come premio per il suo 60º compleanno. Il titolo fu ratificato dalla Regina Elisabetta II in qualità di patrona della compagnia inglese di balletto. I primi anni li trascorse in Cina, dove la famiglia si trasferì per seguire il lavoro del padre. All’inizio della sua carriera, Margaret trasformò il cognome Fontes in Fonteyn (lo stesso fece suo fratello) e iniziò a prendere lezioni di danza classica all’età di quattro anni, studiando sia in Inghilterra che in Cina. La sua formazione a Shanghai avvenne con il ballerino russo espatriato Georgy Goncharov, contribuendo al suo continuo interesse per il balletto russo. La compagna di Goncharov, Vera Volkova, divenne in seguito influente nella carriera e nella formazione di Fonteyn. Tornata a Londra all’età di quattordici anni, si formò ...

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Paolo Bortoluzzi: un ricordo nell’87° anniversario dalla nascita

Paolo Bortoluzzi nacque a Genova il 17 maggio del 1938 e si spense a Bruxelles il 15 ottobre del 1993. Sicuramente fu uno dei più grandi ballerini del nostro tempo, un’eccellenza e un artista aperto alle esperienze tersicoree tra le più moderne, oltre alle innate doti da danseur noble per intimenticabile grazia. Sostenuto da un fisico massimamente duttile e controllato, possedeva una netta precisione nei movimenti, un calibrato rigore e una sensibilità esecutiva che lo trasformarono in un grande interprete. Studiò danza dapprima a Genova. Allievo di Ugo Dell’Ara, Nora Kiss, Viktor Gzovskij e di Asaf Messerer, debuttò a diciannove nel capoluogo ligure, partecipando al Festival internazionale del Balletto di Nervi diretto da Mario Porcile nel 1957 e poi a Milano. Negli anni a Nervi si vide con il Balletto Europeo diretto da Léonide Massine, con i Ballets des Etoiles di Milorad Miskovitch e con il Balletto del Novecento di Maurice Béjart. In quegli anni nasce il suo sodalizio con Carla Fracci che li vedrà in seguito splendidi protagonisti in numerose coreografie. Bortoluzzi si distinse come un danzatore classico di nuovo stile, adatto ad una nuova epoca. Vinse al concorso Viotti di Vercelli nel 1958 il premio di pas de deux ...

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Gala Fracci alla Scala: programma e ospiti del tributo

Prosegue il tributo della Scala e dei suoi artisti a Carla Fracci, che è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, fonte di ispirazione per generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto. Appena insediato alla Direzione del Ballo, Frédéric Olivieri, che ha al suo attivo la realizzazione di molti e fortunati Gala nelle precedenti direzioni, prosegue la tradizione, istituita a partire dal 2022 da Manuel Legris per celebrare nel nome di Carla Fracci la danza e il balletto. Per la edizione 2025, Olivieri ha voluto incentrare il programma su brani che si rifanno direttamente ai ruoli creati per Carla Fracci o che la sua interpretazione ha reso immortali, che rivivranno attraverso i protagonisti di questa edizione: il Corpo di Ballo, i Primi ballerini, i Solisti, e gli ospiti internazionali Marianela Nuñez e Reece Clarke, stelle del Royal Ballet già acclamate sul palcoscenico scaligero, mentre sarà un debutto per Romina Contreras, principal dancer al Balletto di Santiago e ora in forza presso lo Czech National Ballet di Praga. L’Orchestra del Teatro alla Scala sarà diretta da Valery Ovsyanikov e per confermare il fil rouge tra Scuola e Compagnia, il programma vedrà impegnati anche gli Allievi della ...

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Addio a Jean Pierre Bonnefous, storico étoile e principal

Il mondo della danza internazionale piange la scomparsa di Jean-Pierre Bonnefoux (Bourg-en-Bresse, 9 aprile 1943 – Charlottesville, 15 aprile 2025) importante primo ballerino e insegnante di danza classica. Direttore artistico, in diversi incarichi, tra cui al “Charlotte Ballet” e alla “Chautauqua Institution”. Nel 1952 viene ammesso alla Scuola di danza dell’Opéra di Parigi presso la quale studia con i docenti Raymond Franchetti, Suzanne Lorcia e Gérald Mulys, mentre nel 1957 si unisce alla Compagnia del Palais Garnier di cui ne diviene danseur étoile all’età di 21 anni. Sotto la direzione di George Balanchine, Bonnefoux ricopre la carica di principal del “New York City Ballet”. Ha danzato con il Bolshoi di Mosca, il Kirov di Leningrado e il Teatro alla Scala di Milano. Numerosi sono i ruoli che lo hanno visto interprete di successo, tra i tanti si ricordano “Études” di Harald Lander, “Apollon Musagète”, “Agon” e “Orphée” di George Balanchine, “Giselle” di Alicia Alonso, “Noces” e “Webern op. 5” di Maurice Béjart. Nel 1965 crea il ruolo di Febo in “Notre-Dame de Paris” di Roland Petit all’Opéra di Parigi. Ha inoltre ballato in diverse creazioni di Jerome Robbins, come “An Evening’s Waltzes” e opere di George Balanchine, come il “Concerto ...

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