Andrà in scena il 21 e il 22 gennaio 2023 al Piccolo Bellini di Napoli, Rosarosaerosae, concept, coreografia e performance di Sara Lupoli, una produzione ArtGarage, in coproduzione con Körper e Théâtre des Calanques Marsiglia. Si tratta di un racconto multimediale che indaga il processo di costruzione dell’identità a partire dal corpo e dalle sue infinite rappresentazioni. Un progetto visuale che va a ricercare le origini materiche, grafiche e cinestetiche che contribuiscono a far emergere il senso di genere e il conflitto che ad esso si associa. In questo percorso il cinema funge da trait d’union tra diversi stati emotivi e vari linguaggi artistici: proiezione, tessuto, suono, pelle, voce e danza si confondono in un repertorio di ambienti solitari e sensibili in cui l’io si disperde, mettendo in evidenza la natura mutevole dell’essere umano. Nel tentativo di rintracciare le matrici di una femminilità incorporata, frammentata e a volte estranea, Rosarosaerosae rappresenta un viaggio in cui l’immagine funge da declinazione elementare necessaria a riconoscersi e a dare senso alla pluralità di personalità che ci abitano. Rosarosaerosae è un progetto a lungo termine che indaga il rapporto tra le diverse rappresentazioni del sé. L’intera ricerca parte da un percorso personale e presenta ...
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“ALBUM – Toi, mon miroir”: è possibile attraversare lo specchio in cui si è riflessi?
Stasera, 14 marzo 2015, PianoBe Artistic Research presenta ALBUM – Toi, mon miroir, performance di danza e arte digitale, regia e coreografia di Sara Lupoli, su musiche originali di Vito Pizzo, interfaccia digitale di Carmine Spizuoco (CtrlaltLab). In scena le danzatrici Elena Cocci e Marianna Moccia. La performance è realizzata in collaborazione con Città della Scienza -“Teatro Galilei”, Korper Napoli e con il sostegno di Klap, Maison Pour la Danse -Marseille, ESDC “Rossella Hightower”-Cannes, ENSDM – Marseille, Ciam, Marseille, Art Garage. Nel quotidiano sociale un’evidente estraneità fisica e psicologica separa nello spazio i corpi che sono alla ricerca incessante di percorsi e traiettorie sempre nuovi e diversi. Il perimetro di azione si riduce poco a poco limitando il gesto fino a creare un incontro involontario ma inevitabile con l’Altro. Le distanze si accorciano, così come le identità si mescolano, rendendo difficile distinguere quello che prima appariva così chiaro. Emerge un nuovo organismo, che si dilata e si contrae, respira e vive grazie alla fusione di due identità o a due parti della stessa. All’enormità dello spazio visibile si oppone un movimento intimista scandito ciclicamente dal ritmo del corpo. Lo specchio (miroir) è luogo di confronto dove il Dentro e il Fuori perdono ...
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