Viviamo in un’epoca in cui siamo sempre rintracciabili, sempre online. Già per gli adulti, la cui infanzia e adolescenza non sono state bombardate da questa spropositata quantità di input e informazioni, è difficile regolare la quantità di tempo ed energia da investire sui social media. Per i ragazzi di oggi la faccenda diventa ancora più problematica. Stiamo pericolosamente perdendo la capacità di concentrarci sulle attività che stiamo svolgendo, controlliamo continuamente lo smartphone che diventa smart (intelligente) a spese della nostra capacità cerebrale in appiattimento. Quando si tratta di attività fisica e artistica, come nel caso delle lezioni di danza, è ancor più fondamentale che la connessione avvenga con il proprio corpo e non con gli account. Imparare a staccarsi dalla tecnologia aiuta ad ascoltarsi, ad avvertire i segnali e valutare il grado di stanchezza, evitando così infortuni, e migliorando tecnica e concentrazione. Quante volte vediamo allievi entrare nella scuola di danza con il telefono cellulare in mano, spulciare tra le pagine dei social alla ricerca di informazioni che in fondo neppure gli interessano, o controllare quanti like ha riceduto una loro foto? Appena iniziata la lezione, l’allievo è già stanco, spossato, ha dato fondo a molte delle sue energie cerebrali ...
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