Rachid Ouramdane presenta in prima nazionale sul palcoscenico del Teatro Eliseo, in occasione del RomaEuropa Festival, il suo spettacolo intitolato Sfumato. Creato originariamente nel 2012 insieme a Sonia Chiambretto (autrice dei testi) con le musiche di Jean-Baptiste Julien, la regia di Laurent Lechenault, la scenografia a cura di Sylvain Giraudeau, il disegno luci di Stéphane Graillot ed i costumi realizzati da La Bourette, Sfumato affronta la tematica dei cambiamenti climatici e degli effetti causati, unendo tecnologia con coreografia, musica e scenografia. Lo spettacolo sviluppa un polittico di differenti quadri collegati fra loro attraverso la ricerca cromatica, passando dai monocromi della scenografia alla colonna sonora. Gli uragani, gli tsunami, l’innalzamento delle acque che inghiottono interi villaggi diventano fonti di energia e ispirazione che spronano i danzatori ad avventurarsi in esperienze eccezionali, senza cedere alle facili emozioni. Lo stile sviluppato dal coreografo francese Rachid Ouramdane, talvolta definito “docu-fiction” o “poetica della testimonianza” (in quanto adopera il lavoro coreografico al fine di creare opere di testimonianza), è stato da lui utilizzato per affrontare temi come la tortura o la storia di giovani atleti immigrati. L’attrazione principale del coreografo verso i temi politici e sociali si concentra soprattutto nel loro potenziale di esperienza estetica: i suoi lavori sono il risultato di intense e lunghe ricerche sul campo, grazie anche alla collaborazione di documentaristi per le riprese video, ...
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