Il balletto classico preferito? Lo Schiaccianoci. Il balletto contemporaneo prediletto? Ballet Illusionen – wie Schwanense (Illusioni – come il Lago dei Cigni) di John Neumeier. Il Teatro del cuore? Bolshoi di Mosca. Un romanzo da trasformare in balletto? Le memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Orient Express. Il costume di scena indossato che hai preferito? Paganini. Quale colore associ alla danza? Bianco. Che profumo ha la danza? Il profumo dell’aria. La musica più bella scritta per balletto? Cajkovsky per gli apici fortissimi nel quarto atto del “Lago dei cigni”, per l’Adagio dello “Schiaccianoci” che era dedicato a sua sorella, per il secondo atto della “Bella Addormentata”… e Stravinsky per il “Sacre”. Il film di danza irrinunciabile? I documentari su Vasiliev, Plisesktaja e Maximova. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Vasiliev e Plisesktaja. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Il re della “Bella addormentata”. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Michel Fokine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Che uno non dovrebbe mai invecchiare… per ...
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